Americana, anglistica, cinema, Cosa vedere a Cuneo (e provincia) quando sei vivo, provincia

Pimp My Francis Scott Fitzgerald

Ciao, sono tornato. Cioè, non me ne sono mai
veramente andato via

Il grande Gatsby 3d (Baz Luhrmann, 2013)

Giulietta Capuleti, se proprio volete la verità, non si è mica uccisa. Nel director’s cut inedito ha dato retta ai genitori, si è sposata il suo pezzo grosso di Verona Beach e adesso ha tre bambini, un conto offshore e una terza abbondante mastoplatica – sta già cominciando a stirarsi le rughe. Anche Romeo non si è ucciso, ha solo messo un po’ di chili. Ha fatto la guerra, il giro del mondo in barca a vela, un semestre a Oxford e tante altre cose, non tutte legali. Ma è ancora lui, è il Romeo di Baz Luhrmann: si innamora al volo, e ogni volta è per sempre. Tanto carino e ombroso, eppur gioviale e alla mano, però ogni tanto gli scappa la pazienza e capisci che potrebbe ammazzare qualcuno. Ha sicuramente ammazzato qualcuno. Probabilmente il modo migliore per apprezzare il Grande Gatsby 3D è prenderlo per il sequel di quel vecchio Romeo+Juliet che ci fece conoscere sia Luhrmann che Di Caprio. Eravamo tutti molto più giovani, tranne il testo di Shakespeare. Quello era già stato condito in tutte le salse, Bernstein ci aveva già musicato West Side Story, cosa ci si poteva aspettare di più? Lo abbiamo scoperto allora, cosa aspettarci da Luhrmann: più tutto. Il cielo stellato a Luhrmann non basta, lui nel firmamento come minimo ci vuole la nebulosa di Andromeda ingrandita un milione di volte. Non c’è un pedale che abbia mai premuto con cautela, lui sa solo schiacciare a tavoletta: più luce, più colore, più melodramma, più baraccone, più canzoni, più buffoneria, più divismo, ma anche più aderenza al testo. Luhrmann lo tradiva meno di Zeffirelli, con la sua Verona toscaneggiante e le sue calzamaglie improbabili. Perché in fondo poi cos’è Romeo e Giulietta se non una storia di tamarri che si sfottono fino alle estreme conseguenze, e allora forse è giusto affidarsi a Luhrmann che è il più tamarro di tutti. Non che Zeffirelli sia la damina inglese che vorrebbe essere, eh; ma Luhrmann è di più. Più grosso. Più luccicante, più rumoroso. Luhrmann è uno che ti pimpa di brutto, Baz, mi è piaciuto come hai pimpato Shakespeare, perché non ti cimenti con qualche capolavoro della letteratura americana del Novecento? Non tirarti indietro, Baz, pimpami Francis Scott Fitzgerald!

Sempre il solito, dolce sensibile e ogni tanto
ammazza qualcuno.

Il Grande Gatsby è un film che va visto in 3d, mai mi sarei immaginato di scrivere una cosa del genere. Ma forse non avevo mai visto un vero 3d. Quello di Luhrmann fa impallidire Iron Man: niente oggetti lanciati al pubblico, ma una girandola di fondali di cartone – all’inizio sembra un film di animazione – come un libro pop-up. Il Grande Gatsby 3d è, in effetti, un libro pop-up, come quelli che si comprano ai bambini che non sanno ancora leggere per stupirli con i personaggi di cartone che spuntano fuori dalla pagina appena la apri. Fitzgerald scrive: “automobile”, Luhrmann te la fa spuntare dallo schermo, lucida come un giocattolino appena uscito dal negozio. Scrive “luce verde”, e lui ti mostra la luce verde, cinque, sei, venticinque volte, nessun bambino analfabeta deve perdersi la pregnanza della metafora. Anche l’insegna con gli occhiali, si è capito cosa rappresentano gli occhiali? Volete che ve la mostri un’altra volta? Non c’è problema (continua su +eventi!)

4 pensieri su “Pimp My Francis Scott Fitzgerald

  1. cominci a essere lungo l'elenco di film da non vedere… molto più lungo di quello dei film da vedere (è possibile perfino che sia un elenco vuoto, quello dei film da vedere intendo)
    perciò mi chiedo: davvero a carpi c'è la piazza più grande d'italia?
    cioè: io vengo da roma, dove qualche piazza discreta si trova, mi trovo a bologna per qualche giorno e sto quasi per convincere mia moglie a fare un giro a carpi
    a carpi? e che c'è a carpi? chiede (ma è più una minaccia)
    la piazza più grande del mondo, dicono quelli di carpi, rispondo
    quindi mi chiedo se davvero a carpi ci sia la piazza più grande del mondo, o d'italia, oh, va bene anche la seconda o la terza, eh
    a proposito:
    carpigiani?
    carpesi?
    carpioni?
    carpedoni?
    carpinesi?
    carpiani?
    non è che posso continua' a di' quelli di carpi

    "Mi piace"

  2. Se dici “stronzi” ci voltiamo… ma in linea di massima ci chiamiamo carpigiani.

    Non c'è la piazza più grande del mondo, né d'Italia, è propaganda, mi dispiace. Lunedì c'è la festa del patrono, infatti io sono via fino a martedì.

    Il 29 invece faccio un mezzo reading, pensa che roba (devo anche mettere l'annuncio).

    "Mi piace"

  3. Gentile sig. Tondelli,
    La sua recensione è una delle migliori che abbia letto in vita mia. Mi ha spinto a vedere il film, e devo dire che ho ritrovato in pieno tutte le sue osservazioni…

    "Mi piace"

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto Twitter

Stai commentando usando il tuo account Twitter. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...