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Le fette, non troppo sottili

(Fuor d’ironia, questo blog è sinceramente solidale con Autistici/Inventati, un collettivo in cui ci sono senz’altro persone meravigliose che fanno cose egregie. Purtroppo non sono quelle con cui ho avuto a che fare io. Segue ironia).

Solidale con Suca

“Senti, tu che hai un blog di classifica”.
“Che classifica?”
“Voglio dire che ti leggono in tanti”.
“Tanti chi?”
“Potresti aiutarci a far girare questa notizia, che sui media ufficiali non passa”.
“Che notizia?”
“Beh, in breve, c’è un giudice che è riuscito a farsi clonare un server norvegese di Autistici con una rogatoria internazionale”.
“Eeeeeh?”
“Massì, hai presente Autistici Inventati, il collettivo di mediattivisti…”
“Autistici. Autistici. Mi dice qualcosa”.
“Dai, sono quelli che si battono per l’anonimato on line, che è una causa che hai sposato anche tu”.
“Aspetta, aspetta, con chi mi sarei sposato, io?”
“Eddai, gli autistici. Quelli della piattaforma noblogs”.
“Noblogs. Noblogs”.
“E insomma, molti collaborano anche a indymedia”.
“Aaaaaaaaaaaaaaaaah, indymedia! Noblogs! Gli autistici!”
“Collettivo autistici/inventati”.
“Ma certo che me li ricordo, gli autistici! Come potrei dimenticarmeli. In realtà io ci penso tutti i giorni un pochettino, agli autistici… anche in quelle giornate, hai presente, che torni a casa stanco”.
“Eh, come no”.
“Però io almeno un minutino per pensare agli autistici lo trovo sempre… magari mi sto lavando i denti, o appaiando i calzini… e intanto penso agli autistici”.
“Bene, quindi immagino vorrai essere solidale, con…”
“Con gli autistici, gli inventati, con noblogs, con indymedia, con tutti. Assolutamente. Ci mancherebbe”.
“E ne parlerai sul tuo…”

“Lasciami pensare. Sono quelli che non regalano le mail a chiunque le chieda, no? Hanno una certa, come dire, discrezionalità. Cioè, se gli stai simpatico puoi essere @autistici.org. Altrimenti no”.
“Vabbe’, ma è un modo per…”
“…per evitare i malintenzionati, eh, certo. Quindi insomma stiamo parlando di quelli che quest’estate, sul loro sito molto ben indicizzato su google, lasciarono scritto che io ero un pedofilo, sono quelli, no?”
“Ma, no, non sono loro, cioè…”
“Sì, non proprio loro, però… sono quelli che quando me ne accorsi, dopo qualche giorno, chiesi che togliessero quella cosa dal loro sito, perché era palesemente diffamatoria, insomma un’infamia bella e buona, e loro non mi risposero per un po’, no?”
“Comunque era estate, erano stanchi”.
“No no, fammi pensare… erano quelli che, quando finalmente risposero, mi dissero più o meno macheccazzo vuoi, ahò. Sissì mi ricordo, quello che mi scrisse così era proprio un @autistici.org. Hai detto che gli hanno clonato il server?”
“Sì, è una vergogna”.
“Son d’accordo, è una vergogna. Ma fammi pensare… sono quelli che quando cercai di spiegare che di mestiere insegno nelle scuole, lavoro coi minori, e che quindi un’infamia del genere poteva rovinarmi la reputazione e in pratica la vita… sono quelli che mi risposero che ci tenevo alla reputazione perché ero un piccolo borghese di merda; sono loro quindi”.
“Sì, però, non è che se uno tra tanti ti risponde male allora tu…”
“Aspetta, aspetta. Sono quelli che quando gli chiesi di rispettare la loro policy, che in nero su bianco diceva che andavano rimossi tutti i contenuti palesemente diffamatori, mi risposero che la policy non diceva così, e che poi come facevano loro a sapere se io ero un pedofilo o no, toccava a me dimostrarlo, sono loro, sì?”
“Va bene, a Roma probabilmente qualcuno ha sbroccato, però….”
“Senti, posso farti una domanda?”
“Dimmi”.
“Tu sei un pedofilo?”
“Ma che razza di… no, ovviamente”.
“Me lo puoi dimostrare?”
“Che io non sono un pedofilo?”
“Esatto. Perché io quest’estate mi sono posto il problema, cioè: come faccio a dimostrare a questi simpatici mediattivisti che io non sono quello che pensano loro? Mi faccio sequestrare un pc pieno di foto di donne adulte? No, giusto per sapere come regolarsi la prossima volta”.
“Senti, ho capito. Quelli di indy Roma ti hanno fatto un torto, però qui c’è in ballo qualcosa di più, la libertà di…”
“Ma scusa, eh, sono sempre gli stessi che quando dall’unità gli dissero di mandargli una diffida, mi risposero “suca”, sono loro”.
“Ma lo sai, alcuni son ragazzi, cosa vuoi…”
“Eh, certo, io gli scrivo: cari ragazzi, state violando due articoli due del codice penale, guardate che è un problema sia per me che per il giornale, e loro come ti rispondono? Suca. Cioè, mi stai chiedendo di essere solidale con mister Suca”.
“Ma no, autistici non è mister Suca, è molto di più…”
“Sono quelli che per tre righe di diffida hanno scritto su tutti i nodi di indymedia che io li minacciavo, cioè se non mi sbaglio Leonardo minaccia indymedia è diventato il tormentone dell’estate mediattivistica, no? Perché gli avevo mandato tre righe di diffida”.
“Ma è una strategia difensiva, la usi anche tu in fondo…”
“Ma infatti funzionò benissimo, perché sul loro sito c’era scritto che ero un pedofilo, amico di pedofili, che i pedofili vanno ammazzati, che io abitavo nel tal luogo e di mestiere facevo la tal cosa… e su tutti gli altri siti c’era scritto che io stavo minacciando loro”.
“Era estate, eravamo tutti stanchi…”
“Ma infatti, mi ricordo bene che stavo andando in vacanza ma dovevo spiegare ai miei famigliari che forse sarebbe venuto qualche mitomane sotto casa mia ma non c’era da preoccuparsi, era solo che qualcuno era impazzito su internet. Mi ricordo bene, io e le mie ansietà piccoloborghesi. Ma insomma adesso gli hanno fatto una rogatoria internazionale”.
“Sì”.
“Ecco, infatti, io mi ricordo che quest’estate, al culmine di tutta ‘sta storia, la loro linea era più o meno: denunciaci pure, tanto poi ti tocca andare di rogatoria internazionale, pappappero. Cioè, forse il pappappero l’ho aggiunto io”.
“Forse”.
“Anche se lo trovo appropriato. Dunque hanno trovato un magistrato che l’ha fatta, la rogatoria. E per conto di chi?”
“Iannone”.
“Iannone! Ma mi ricordo anche di lui! Iannone! Perché mi davano dello Iannone, i mediattivisti, dicevano che ero come Iannone”.
“Probabilmente non intendevano nel senso…”
“Cioè, Iannone li aveva querelati o non so cosa perché gli avevano dato del fascista, no? Ecco, per loro era la stessa cosa: dare del pedofilo a un insegnante di scuola media e dare del fascista a Iannone di Casapound per loro era l’identica cosa. Cioè loro rivendicavano il diritto a dare del fascista a Iannone e del pedofilo a me. E mi stai chiedendo solidarietà per loro”.
“Senti, lo so, è successa una cosa che ti ha fatto incazzare”.
“Nooo… Incazzato io? Ma quando mai”.
“Però devi capire che questi sono i classici scazzi on line, quelle cose che capitano solo su internet, perché se tu li vedessi di persona capiresti…”
“Ma infatti è successa anche questa cosa, cioè a un certo punto io mi sono detto forse è meglio che togliamo questo diaframma digitale e ci guardiamo in faccia, così ho preso il treno e ci sono andato, a vederli”.
“Ci sei andato?”
“A una riunione di indyroma. Mi son detto, mal che vada ci scrivo un pezzo. Volevo solo spiegare il mio punto di vista, perché finché continuano a pensare che sono un borghese e non si accorgono che sono un essere umano come loro… Purtroppo quelli con cui mi ero scazzato non c’erano, avevano altri impegni, credo che giocasse la Roma o qualcosa del genere. ”.
“E gli altri?”
“Mi sono stati ad ascoltare, e hanno detto che ci avrebbero pensato”.
“E poi cos’è successo”.
“Niente”.
“Come niente”.
“Son tornato a casa col trenino degli eroi e ho aspettato una settimana, niente. Allora gli ho scritto: ciao, vi ricordate quel vecchio problema? Che si fa? Volete proprio lasciare scritto che sono un pedofilo? Non è tanto bello. Sia nei confronti della vostra stessa policy, sia nei confronti del codice penale”.
“E a quel punto?”
“E a quel punto quelli che non si erano presentati alla riunione si sono incazzati: ma come, un pericoloso accusatore di indymedia si permette di entrare a una nostra assemblea? Beh, sì, era un incontro pubblico, ho bussato e sono entrato”.
“È che magari hanno paura degli infiltrati”.
“Fanno bene, infatti io sono entrato e mi sono presentato subito. Anche col cognome. Un classico, no? tutti gli agenti digos fanno così: ciao, mi chiamo nome e cognome. Comunque è ricominciato il carosello di articoli Leonardo contro indymedia, la lobby pedofila contro il mediattivismo, eccetera eccetera. Ho buttato via quaranta euro e un pomeriggio a Roma per sentirmi dare dello iannone”.
“E poi com’è andata a finire?”
“Non è mica finita”.
“No?”
“No, io ho chiesto a google di togliere le pagine infamanti, e alcune le ha tolte. Bisogna che gli riscriva… però davvero, cioè, chi me lo fa fare di mettermi contro un gruppo organizzato con server all’estero che può spargere merda a 360° senza temere niente e nessuno? Cioè mi chiamo leonardo, mica roberto saviano. Quindi capisci che io ci penso a loro. Un pochino tutti i giorni. Magari mi sto allacciando le scarpe, e penso agli autistici. Credo che si meritino la mia solidarietà”.
“Eh?”
“Hai capito bene, sono solidale con gli inventati, gli autistici, sono veramente addolorato che vi abbiano clonato il server, maledetto Iannone, non so se sia fascista o no ma sono sicuro che è una persona cattiva! Cattivo Iannone! Pensi che si possa dire?”
“Ma penso di sì, è una valutazione soggettiva”.
“Bene, perché se io scrivo qui qualcosa di anche solo vagamente infamante, un PM può benissimo sequestrarmi il blog in forma cautelare… mentre quelli di noblogs, grazie ai loro server norvegesi possono dare del pedofilo a tutti i maestrini d’Italia senza temere rogne legali, e quindi secondo te da che parte dovrei stare? Cattivo Iannone! Solidarietà ad autistici! Nessuno tocchi la libertà degli autistici! Chi tocca i server degli autistici muore!”
“Senti, lascia stare, forse è meglio che non…”
“Ma dove vai, aspetta. Ce l’hai un attimo? Vieni di là, per favore”.
“In cucina?”
“Pensavo di affettarmi un po’ di culo per gli autistici, secondo te preferiscono fette sottili o un po’ più consistenti?”
“Ma no, lascia perdere”.
“Come lascia perdere, scusa, guarda qui che bel culo! Tocca! È bello o no?”
“Beh, sodo è sodo”.
“Vedi? Guarda che se rifiuti mi offendi”.
“Uff”.

93 pensieri su “Le fette, non troppo sottili

  1. Uno ti chiede qual è la tua posizione sull'anonimato su internet e tu rispondi che stavi meglio da anonimo.
    Come dobbiamo intendere questa risposta? Come un tentativo di svicolare dalla domanda, oppure che sei affetto da antropocentrismo galoppante?

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  2. Interessante: io avevo capito che, secondo te, non si poteva chiedere agli adm di Indy di togliere le porcate perché tanto poi qualcuno le avrebbe potute ripostare, che ci volete fare, è l'open publishing bellezze; tu invece sostieni che le toglievano davvero, solo che zacchete, ricomparivano un nanosecondo dopo.
    A parte che tu come fai a saperlo (eri anche tu un adm e vedevi i log, o stavi su Indy 24/7?), per il visitatore occasionale come me, anche fidandosi, il risultato finale era comunque lo stesso: le porcate erano sempre là.
    Passavano i troll fascisti a scriverle per screditare il Movimento? Guarda, è credibile quanto quella dei comunisti che mettono la munnezza a Napoli per screditare Berlusconi (l'ho sempre detto, io, che gli estremi si toccano): tant'è vero che io, quel paio di volte che sono andato a pesca di porcate da quelle parti, non ho dovuto usare la dinamite e nemmeno la rete a strascico, bastava infilar dentro un braccio.
    E siccome sono pigro, so anche che le porcate ci restavano perché ci lasciavo la finestra del browser aperta e poi, anche tornando ore o giorni dopo, quando mi decidevo a farci un post, erano sempre lì; ma anche cose allucinanti eh, tipo una ricostruzione complottista sugli ebrei iracheni cacciati nel 1948 non dal loro governo ma dalle bombe del Mossad, con tanto di metafora della serpe sionista (presa pari-pari dai Protocolli), con la testa in Medioriente ma le spire pronte ad avvolgere il mondo intero nel suo abbraccio mortale.
    Sono sicuro che ne troverei anche adesso, ma sai, ho passato l'età in cui si prende un pentolino, si riempie d'acqua e si mette sul fuoco per dimostrare che a 100 gradi bolle a quelli che non ci vogliono credere: è un problema loro, non mio.
    Come non vado a scartabellare l'hard disk per dimostrare che è falso che “Nel frattempo là fuori continua a esserci un fottio di forum antisemiti, nazisti e deliranti, che non hanno mai attirato il tuo interesse.”
    Ci feci pure i post comparativi, con le stesse, identiche porcate prese dagli stessi articoli / libri e riportate sia su siti di estrema destra che di estrema sinistra (di nuovo, se non te lo ricordi, è un problema tuo e non mio).

    Cosa c'entra tutto ciò con la tua vicenda? Niente, se non che adesso hai toccato con mano cosa succede se vai a dirgli di togliere una porcata: arriva l'adm e ti fa, aò, io nun zo e nun vojo manco sapè sessei pedofilo, nun me frega'n cazzo emmò nun lo hiddo manco pp'er cazzo.
    Però 'il peggio che c'è in giro' sono io, eccerto: quanto ci misi, io, a rimuovere la fotina (perculatoria) di qualcuno, notare bene strapubblica, presa da un sito mille volte più visto del mio e senza dati sensibili né niente, quando quel qualcuno me lo venne a chiedere?
    Mica voglio ringraziamenti, eh, ma com'è che ti ricordi solo quello che vuoi tu?

    Comunque, se pensi che a darti del pedofilo su Indy sia io, denunciami pure; solo, non pensare che ti farei lo sconto sul risarcimento danni a mio favore in onore dei vecchi tempi.

    tibi

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  3. Veramente una brutta storia, quella che si è svolta attorno al caso Leonardo. Personalmente non ciò capito una mazza, forse perché non me ne frega una mazza. Ho visto tante di quelle contraddizioni, sinceramente, che ho preferito riprendere lo studio del pianoforte. Al mio primo concerto inviterò te, Mazzetta, Craloz e pure le tricoteuse sceme.

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  4. ciao Leonardo,

    al tempo di “Dalla parte del consumatore” avevi vagamente accennato a questa faccenda Indymedia. Avevo provato a fare qualche ricerca ma mi ero stufata in fretta e l'ho capita (un po') solo ora.

    Capisco solo adesso quanto ti abbia infastidito, e forse allarmato, che io avessi tirato fuori la tua professione di insegnante. Per quel che vale, di questo mi scuso.

    Comunque le differenze tra lo scontro con il nostro blog e quello con Indymedia mi pare ci siano. Primo, noi non ci siamo sognate di mettere il tuo cognome, né indirizzo, numero di telefono, foto segnaletica dead or alive eccetera, e questo perché il nostro non era un attacco personale a te, ma alle idee che avevi espresso. Il che mi pare una differenza fondamentale che abbiamo dimenticato tutti molto bene.
    Se ho capito bene Indymedia ti dava del pedofilo, mentre a noi non è passato nemmeno per l'anticamera del cervello di darti del magnaccia: abbiamo distinto e abbiamo detto che, con un pezzo purtroppo fin troppo efficace, avevi illustrato la prostituzione come se lo sfruttamento non esistesse, il che a nostro parere era altamente disinformativo e quindi molto grave. Ma questo non ci ha confuse e non ci ha fatto urlare che tu sfruttassi la prostituzione in prima persona.

    Inoltre, ben prima che arrivassi tu a commentare da noi, ti ho subito difeso contro chi ti aveva dato del fascista: sono convinta che siano parole da prendere sul serio e che la demonizzazione dell'avversario sia il peggior lasciato antidemocratico – questo sì protofascista – che ci sta lasciando Berlusconi.

    A proposito, colgo l'occasione per darti un piccolo link che (coincidenza) ho scoperto perché la tua direttrice lo citava pochi giorni fa in un suo editoriale.

    http://www.africanews.it/oltre-500-le-nigeriane-uccise-in-italia-indagine/

    (Scusami eh, sono un tantinello insistente. Ma mi piacerebbe che, tra le tante sensibilità che hai, ci fosse anche quella per la questione delle donne in Italia).

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  5. beh essere anonimi non è un male dopotutto, comunque non s'è capito un cazzo di tutta questa storia e per inciso la mail Autistici te la dà dopo un po' , basta avere pazienza.

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  6. Ma al di là di tutto, vogliamo un attimo parlare della funzione di Indymedia? Sono dieci anni che se la tirano con la storia della controinformazione e dell'essere un canale alternativo rispetto al mainstream. Ma in tutto questo tempo fosse uscita una volta, dico una volta, un'inchiesta, un lavoro giornalistico, dico almeno una cazzo di notizia. Se vai sul loro sito, a parte parlare dei cazzi loro trovi al massimo qualcuno che ti parla del complotto mondiale.

    La Gabanelli fa controinformazione. Indymedia mi sembra solo uno scantinato pieno di adolescenti brufolosi e pretenziosi

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  7. Posso lasciare un commento io che ho il vanto di avere una casella mail su autistici e ho seguito in silenzio anche la vicenda di Leonardo su Indymedia? Saluto tra l'altro isaroseisarose che conosco.
    C'è purtroppo una grande confusione, alimentata dallo stesso Leonardo, sulla questione. Il fatto è, per chi conosce un minimo Indy (e di certo non tutti questi detrattori che leggo e che straparlano di adolescenti brufolosi o di “bettola da far west”), che non c'è stato nessun attacco di Indymedia nei confronti di Leonardo ma un post molto provocatorio di tale Miciochecanta, personaggio non ben identificato e autore di numerosi altri post poco rispettosi, in verità, nei confronti di vari personaggi. Per cui la locuzione “Indymedia ti ha dato del pedofilo” è totalmente errata.
    E'stato Miciochecanta ad esagerare con le parole ma non tanto con i contenuti che in buona parte erano esatti, a parte la presunta pedofilia di Tondelli. Come diceva qualcun altro prima di me, i dati e la foto di Leonardo invece sono pubblici e Miciochecanta non ha fatto altro che ri-postare qualcosa che in rete c'era già.
    Compito degli admin di Indy era nascondere, o come si dice in gergo “hiddare”, solo nel caso in cui il post non avesse rispettato la policy di Indy. Ma hiddare non significa che quel post sparisce dalla rete, attenzione, significa solo che è nascosto ad una prima occhiata nella pagina di Indy.
    Bene, Leonardo ha fatto il diavolo a 4 per hiddare quel post pur sapendo che se qualcuno l'avesse cercato su Google l'avrebbe trovato comunque.
    Indylombardia l'ha hiddato perchè probabilmente non voleva rotture, Indyroma invece visto l'atteggiamento molto poco diplomatico di Leonardo e visto che il sito in estate versava in condizioni terribili (ricordo che stava chiudendo) non ha trovato gli estremi per nascondere quel post, secondo loro il pezzo di Micio non violava la policy di Indy.
    La cosa poteva finire lì, gli admin (e c'è ancora il link in rete, potete cercarlo) si sono prodigati per far capire a Leonardo che il suo era un atteggiamento insensato ma non c'è stato verso. Leonardo ha diffidato.
    Questo è quello a cui ho assistito io, insieme ad una miriade di commenti di maleducati che intervenivano per dire la loro, sia da una parte che dall'altra, come si usa nella rete in generale e non solo in Indymedia. Però io consiglio a tutti di cercare in rete i vari link che portano alle discussioni a cui ho accennato, ho guardato poco fa e ci sono: è molto meglio farsi un'opinione diretta sulla questione leggendo con i propri occhi piuttosto che fidarsi di un blogger che stimiamo o di qualcuno che commenta un suo post.
    Inoltre un'ulteriore aggiunta: A/I non è collegato con Indymedia, spiace sapere di qualcun* che si è sentito deluso da un progetto così bello e importante e che tra l'altro fa aprire una mail a chiunque(anche a me e non mi conosceva proprio nessuno). E' veramente orribile leggere questa enorme bugia da una persona stimata e apprezzata come Leonardo e quello che è accaduto ad A/I meritava, a mio parere, nella sua gravità, un post decisamente più serio e solidale di quello che ho letto. Di certo lo meritava più di Zanetti, accusato di diffamazione, a cui la polizia ha sequestrato l'intero blog e che invece ha avuto il totale appoggio di Leonardo. Noi invece, che purtroppo abbiamo il solo demerito di avere una casella di posta su A/I e il difetto di credere in uno spazio di lavoro libero e collaborativo, non solo siamo completamente innocenti ma ci troviamo anche presi in giro e denigrati in tutti i modi.
    Purtroppo questa è diventata l'Italia, un posto dove le persone oneste sono calpestate nei loro diritti e con la finta pretesa di fare ironia.
    Saluti libertari.

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  8. Non ci siamo capiti o non sai leggere, Anonimo. IO NON SONO UN ADMIN di Indyroma, sono una persona che ha seguito (come puoi fare anche tu cercando i link in rete)la vicenda.
    Ho una casella di posta su A/I come migliaia di persone su questa terra, potrei averla anche su Libero o su Yahoo ma se questa ti sembra una colpa oppure una bella scusa perchè la polizia possa frugare nei miei dati allora sei mess* molto male. Saluti libertari.

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  9. Mi scuso con l'anonimo sopra, che era finito nell'antispam per nessuna ragione al mondo (forse era troppo lungo).

    Allora: può darsi che io non ci sia mai stato, come scrivi “nessun attacco di indymedia” nei miei confronti. C'è un tale che ha scritto che ero un pedofilo e andavo ammazzato, e dopo mesi il messaggio è ancora là. Un'infamia bella e buona, immotivata, che andava come minimo hiddata immediatamente: niente da fare, è ancora là. I riots di Roma di ieri invece non ci sono, perché indyroma ha evidentemente di meglio da fare. Senza parlare degli altri messaggi che furono messi su indypiemonte, indyabruzzo, ecc. Ce n'è uno di pochi giorni fa che dice che io esulto per il sequestro del server. Le solite cazzate, le solite infamie da anonimi. Secondo te non è un attacco, ok.

    “E'stato Miciochecanta ad esagerare con le parole ma non tanto con i contenuti che in buona parte erano esatti, a parte la presunta pedofilia di…”

    Hai detto niente.
    Ma scusa, anche la Bibbia, se togli qualche leggenda qua e là, più o meno tutti i riferimenti alla divinità e ai personaggi mitici, diventa un resoconto storico.

    La letterina di miciochecanta diceva, papale papale, che io sono pedofilo perché difendo altra gente che secondo miciochecanta è pedofila. Fine. Non diceva nient'altro. Miciochecanta non ha prove, non ha argomenti, non ha un nome. Ma secondo gli admin di indyroma, quest'estate, era più attendibile di me. Ce ne fu uno che scrisse più o meno così: miciochecanta esagera ma lavora un sacco, te invece non sappiamo chi sei. Uno che sta su indy da prima di indy (ci aveva la bibiesse, ci aveva), però evidentemente non è in grado di usare un tasto di google per informarsi su di me. No, lui preferisce miciochecanta. E anche tu, tutto sommato, continui a pensare che quello che scrive miciochecanta sia “in buona parte esatto”. Anche se esagera, eh, che peccato. Poi però quando ti clonano la casella vorresti solidarietà. Certo, accomodati.

    “Come diceva qualcun altro prima di me, i dati e la foto di Leonardo invece sono pubblici e Miciochecanta non ha fatto altro che ri-postare qualcosa che in rete c'era già.”

    Come ho ripetuto fino alla noia, ed è davvero inquietante che ancora a questo punto non ti sia chiaro, il problema non è che su indymedia ci sia la mia faccina non molto fotogenica, ma che ci sia scritto, senza nessuna prova, un'infamia che può danneggiare pesantemente la mia vita. Però se ti clonano l'e-mail vuoi solidarietà. Ma certo, accomodati. Magari l'e-mail ti serve per mandare un'altra letterina anonima i cui contenuti sono “in buona parte esatti” (anche il Mein Kampf, se togli tutti i nomi, i verbi, gli avverbi, resta un esempio di punteggiatura interessante).

    “Bene, Leonardo ha fatto il diavolo a 4 per hiddare quel post pur sapendo che se qualcuno l'avesse cercato su Google l'avrebbe trovato comunque.”

    E dovrò fare il diavolo a 5, visto che siamo a dicembre e tu non hai ancora capito che la cache di google non è un perpetuo muro della vergogna, ma ricarica periodicamente i contenuti: quindi, se togli un pezzo infamante che squalifica tutta Indymedia da Indyroma, dopo un po' google non lo trova più, fine del problema. Ma no: in estate insistevate molto sul fatto che avreste continuato a ripostarlo finché vi pareva, perché la mia reputazione è una cosa che voi avete il diritto di rovinare: siete anonimi, per rovistarvi nel server serve una rogatoria internazionale, quindi mi sarei dovuto attaccare, scrivevate, al cazzo. Ma tu adesso mi chiedi solidarietà. Prego, accomodati. Continua…

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  10. “visto l'atteggiamento molto poco diplomatico di Leonardo”

    Sì, ecco, il problema è la diplomazia. Bisogna essere ossequiosi quando ci si rivolge a voi, perché altrimenti voi vi incazzate e trasformate il vostro sito nel muro della vergogna. Questo è assolutamente chiaro: chi fa uno sgarro agli admin di indyroma, paga.

    “e visto che il sito in estate versava in condizioni terribili (ricordo che stava chiudendo) non ha trovato gli estremi per nascondere quel post”.

    Cioè: siccome avevano molto da fare non riuscivano a hiddare un post. Nel frattempo (basta controllare) hiddavano tante altre cose. Hanno anche hiddato una serie di commenti sul post stesso. Ma hiddare quell'infamia, no, erano troppo stanchi.

    “secondo loro il pezzo di Micio non violava la policy di Indy.”

    Ma non è vero. Lo sapevano benissimo che era un'infamia e che violava la policy. Tant'è che stavano per toglierlo. Poi hanno visto la diffida e hanno voluto fare i duri e i puri. E hanno cominciato a scrivere in lungo e in largo che avevano l'Unità contro.

    “gli admin (e c'è ancora il link in rete, potete cercarlo) si sono prodigati per far capire a Leonardo che il suo era un atteggiamento insensato ma non c'è stato verso.”

    Ma lol.

    Scusa, il momento in cui si sono “prodigati” me lo sono proprio perso. E' stato quando mi hanno risposto “suca” o quando mi hanno risposto: “risparmiaci velati – e manco tanto – scenari giudiziari, che in questa discussione quello esposto con nome e indirizzo sei tu”?

    Ma adesso mi chiedi solidarietà. Per carità, ne hai tutti i diritti.

    “A/I non è collegato con Indymedia”.
    Già.
    Quel che è successo – se leggi su indymedia Italia in questo momento – è che una letterina anonima su indymedia Abruzzo è stata usata come pretesto per sequestrare un server di A/I con una rogatoria internazionale. Mi sbaglio?

    Siete innocenti? Penso di sì, ma c'è da dire che siete anonimi e quindi non ho la minima idea di chi siate. So che tra di voi c'è gente che si è molto prodigata a coprirmi di merda, ecco, questo lo so. Però, se mi chiedete solidarietà, io non ve la nego.

    Vi dovete anche tenere l'ironia, però, perché uno che viene sistematicamente infamato da una banda di stronzi con server all'estero, se non aveva un po' di ironia a cui aggrapparsi, a quest'ora sarebbe esploso.

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  11. Beh, ti farà piacere sapere che ho seguito questo link proprio grazie alla segnalazione su Indy che hai citato, quella di qualche giorno fa che sostiene la tua esultanza per il sequestro del server. E sarai contento ovviamente di sapere che, dopo aver letto il tuo pezzo e i tuoi recenti commenti, anche la mia impressione non si discosta troppo.
    Evidentemente abbiamo proprio una visione differente: tu la chiami solodarietà mentre io nel tuo post ci ho trovato solo un assurdo livore nei confronti di A/I e di chi lo utilizza solo perchè una persona che ti ha risposto male aveva una casella di posta lì.
    Sarebbe quasi ridicolo tutto questo, se non avessi visto con i miei occhi qualche tempo fa un tizio che abbatteva con l'auto le vetrina di una nota catena d'abbigliamento solo perchè l'amante di sua moglie si riforniva anche da quella marca.
    Purtroppo alcune situazioni hanno il potere di riuscire a confondere anche le persone più lucide, di avvolgere nella nebbia del rancore l'obiettivo reale e l'oggetto della questione. Quel passaggio dal “tu” singolare al “voi” plurale fino a “una banda di stronzi con server all'estero” suppongo rivolto ad Indymedia ma confuso ancora, per l'ennesima volta, con A/I credo che non abbia bisogno di un'ulteriore risposta da parte mia. Così come non è il caso di rispondere punto per punto alla questione della diffamazione da parte di Miciochecanta sulla quale mi sono già espressa e non intendo ripetermi nuovamente. Questo tipo di botta e risposta su chi la racconta meglio non mi appartengono, mi appartiene invece la fiducia nell'intelligenza della gente che sa ancora usare il cervello, sarà già andata su Google, avrà cercato “Leonardo” e “Indymedia” e letto tutti i commenti di quei link. Senza fidarsi di noi e di questa assurda mania, molto italica in verità, di diventare paonazzi e sbattere i piedi per terra per avere ragione a tutti costi.
    Solo una cosa: hai scritto “Ma adesso mi chiedi solidarietà. Per carità, ne hai tutti i diritti”. No, non te l'ho chiesta (devi averlo sognato)e stai pur certo che io non te la chiederei di sicuro, non riuscirei sicuramente a sopportare la tua “ironia”, ma nel caso dovessi mai avere bisogno della tua solidarietà (qualunque cosa accada), beh, non me la accordare. Preferisco farne a meno.
    Saluti libertari e addio

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  12. Quindi quando scrivevi: “quello che è accaduto ad A/I meritava, a mio parere, nella sua gravità, un post decisamente più serio e solidale di quello che ho letto” tu non stavi chiedendo solidarietà.

    Questo è un guaio, perché io invece ho capito così. Parliamo due lingue diverse?

    E quando un gruppo di persone protette dall'anonimato mi scrive “suca” e di stare molto attento, perché loro hanno i miei dati e io non ho i loro, io sento come una velata minaccia nei miei confronti. Per te invece si sono “prodigati” a “spiegarmi”. Parliamo due lingue diverse?

    E mi vuoi spiegare, con l'intelligenza di chi sa usare il cervello (in che nella mia lingua implica che io non lo starei usando, ma probabilmente nella tua è un garbato complimento) quali sarebbero i contenuti “in buona parte esatti” di quel messaggino che per me, nella mia lingua, può essere considerata soltanto un'infamata palesemente diffamatoria, e quindi hiddabile immediatamente?

    Ti urta la mania italica di sbattere i piedini? Vogliamo parlare della mania italica di trasformare un nodo di indymedia in un ricettore di letterine anonime? Pensi che altrove possa succedere una cosa del genere?

    Altrimenti, visto che sei stanca, lascia perdere. Prova soltanto a suggerirmi nella tua lingua, cosa devo spiegare ai miei ragazzi e ai loro genitori quando mi chiedono perché su internet c'è scritto che sono un pedofilo.

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  13. Che due maroni…
    Tondelli, se non facevi tu tutto quel casino la cosa veniva dimenticata due secondi dopo.
    Sei tu che ci stai continuamente tornando sopra facendo salire i risultati su google, quasi che in fondo tu ne abbia qualche vantaggio nel sentirti dare del pedofilo.
    Adesso poi con la storia di autistici stai cadendo nel patetico. Ma se Liberazione ti facesse un pezzo contro tu che faresti, te la prenderesti con l'Unità?
    Indymedia e autistici sono cose diverse, come sono diversi quelli che ieri stavano in piazza e contro i quali oggi ti scagli accomunandoli ai tuoi nemici personali.
    Ma ormai, per un presunto torto subito, ce l'hai con tutti quelli che potrebbero essere di quella parte o vicini.
    Non mi stupirebbe un tuo prossimo passaggio all'area finiana o addirittura un tuo ingresso al tg4 come braccio destro di Fede. La mentalità che stai dimostrando è la stessa.

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  14. Visto che ti annoi (e giustamente, continui a ripetere le stesse cose false da cinque mesi) ti propongo un gioco nuovo: dimostramele.

    “Sei tu che ci stai continuamente tornando sopra”
    – io scrivo su tre blog e scrivo mediamente 4 pezzi la settimana. Mostrami quanti post ho scritto su questo argomento in quattro mesi. (Se non ne hai voglia: 2 su un centinaio. Magari ne hai scritti più tu, da anonimo, sui vari nodi di indy che sono stati spammati con questa storia).
    Poi lo so anch'io che tu preferiresti che non se ne parlasse più. Anch'io preferirei che indyroma fosse un sito serio, che facesse informazione e non tirasse merda anonima.

    – “facendo salire i risultati su google”.
    Puoi dimostrare questa cosa in qualche modo? Perché a me risulta l'esatto contrario: in estate questa storiella era nella prima pagina dei risultati di google, e adesso, nel google che tengo a casa mia, non c'è più. Tu che google usi? Per l'ennesima volta: ma tu sei sicuro di avere chiaro cos'è google, come funziona?

    – “come sono diversi quelli che ieri stavano in piazza e contro i quali oggi ti scagli”… mostrami dov'è che mi sono scagliato contro i manifestanti. Se ti riferisci ai vandali, mi stavano sonoramente sulle palle a Genova e non ho cambiato idea: allora facevano il gioco di Scajola e oggi fanno il gioco di Maroni. Non mi stupisce affatto che tu li difenda.

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  15. Tu che google usi? Per l'ennesima volta: ma tu sei sicuro di avere chiaro cos'è google, come funziona?

    Io sì, e tu?

    Funzionalità: Dettagli di personalizzazione della ricerca

    Tipi di personalizzazioni

    * Cronologia delle ricerche
    A volte personalizziamo i tuoi risultati di ricerca in base alle attività di ricerca precedenti che hai svolto su Google, ad esempio le ricerche che hai eseguito o i risultati su cui hai fatto clic.

    Se hai eseguito l'accesso all'account Google e hai attivato la Cronologia web, queste personalizzazioni si baseranno sulla tua Cronologia web. Se hai eseguito l'accesso e non hai attivato la Cronologia web, non verrà eseguita alcuna personalizzazione basata sulla cronologia delle ricerche. Con la Cronologia web puoi scegliere quali ricerche vengono memorizzate e utilizzate per personalizzare i tuoi risultati.

    Se non hai eseguito l'accesso a un account Google, i tuoi risultati di ricerca potrebbero essere personalizzati in base alle informazioni sulle ricerche precedenti collegate al tuo browser tramite un cookie. Dato che le ricerche potrebbero essere eseguite su un unico computer da più persone, Google non mostra un elenco delle attività di ricerca precedenti svolte su tale computer. Ulteriori informazioni su come disattivare queste personalizzazioni
    * Posizione
    Tentiamo di utilizzare le informazioni sulla tua posizione per personalizzare i tuoi risultati di ricerca se abbiamo motivo di ritenere che ciò possa essere utile (ad esempio, se cerchi una catena di ristoranti, è plausibile che tu voglia trovarne uno nella tua zona). Tale personalizzazione potrebbe dipendere da una posizione predefinita che hai specificato in precedenza (ad esempio in Google Maps) o da una posizione approssimativa basata sul tuo indirizzo IP.

    Riprova a fare la ricerca in navigazione anonima o con un buon anonymizer. Sorpresina…!

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  16. Visto che ti piace tanto ciò che a me non piace per niente allora, per farmi capire, risponderò a modo tuo.
    Non stavo chiedendo solidarietà, stavo solo facendo notare che è cosa ben più grave ciò che è successo ad A/I, ossia il sequestro di un server con migliaia di caselle di posta di gente innocente con la scusa di una e-mail (visto che A/I ha sempre fornito senza problemi ciò che la polizia chiedeva) rispetto a ciò che è accaduto ad un blog di una singola persona accusata di diffamazione e che tu hai difeso con accanimento.
    Forse chi ti ha scritto “suca” e di stare molto attento era una singola persona che non fa tutta Indymedia nè tutta Indyroma nè A/I (che non c'entra niente, ripeto).
    Gli admin si sono “prodigati” a spiegarti la situazione durante la discussione tra i commenti alla tua minaccia di diffidare.
    I contenuti in buona parte esatti nel pezzo di Miciochecanta sono i seguenti:
    -sul tuo blog hai difeso a spada tratta Zanetti il cui blog trattava dei falsi abusi sui bambini in maniera talvolta molto poco pulita
    -Zanetti è stato consulente di Pino La Monica condannato per abusi su bambini
    -Zanetti è amico di Vittorio Apolloni, padre del pedofilo Valerio Apolloni condannato per abusi su decine di bambini e creatore di “Falsi Abusi”.
    A tutto ciò aggiungo un fatto personale: quando uscì quel tuo pezzo su L'Unità ti feci una domanda tra i commenti e grande fu il mio stupore di vedere i falsabusisti in cricca, riuniti tutti lì, che avevano con te grande familiarità. A me non hai risposto tu, lo ha fatto in tua vece Apolloni.
    Quindi i tuoi legami con i falsabusisti sono acclarati ma l'accusa di pedofilia non c'entra nulla con questo, ognuno ha le sue motivazioni per fare ciò che fa e tu non hai commesso nessun reato. Come dici tu, è un'accusa infamante.
    Indymedia non è un ricettore di lettere anonime, gli utenti sono anonimi e spetta agli admin il rispetto della policy del sito.
    Potresti spiegare ai ragazzi e ai loro genitori che una persona ti ha infamato su Indymedia a causa della tua strenua difesa di un blog che si occupa di falsi abusi sui bambini chiuso per una denuncia di diffamazione. Abbastanza semplice.
    Comunque sì, parliamo due lingue totalmente diverse.
    Infine: suppongo che adesso arriverà la tua risposta dove controbatterai punto per punto alle mie argomentazioni…mi dispiace ma davvero la trovo una cosa noiosa e non ci posso fare nulla.
    Di questo passo si potrebbe andare avanti all'infinito e non mi pare il caso.
    Ribadisco il mio pensiero: sono spiacente che questo livore nei confronti degli admin di Indyroma si sia riversato su migliaia di persone innocenti fino al punto di scrivere un post che sbeffeggia i loro diritti calpestati su un server che nulla a che fare con Indyroma.
    L'abuso e la violazione della privacy di migliaia di persone non è una cosa di cui ridere soprattutto per le modalità in cui la faccenda si è svolta.
    Saluti e addio.
    Dimenticavo: caro anonimo, grazie per gli “attributi” ma non mi interessano, vivere in una società sessista non ti salverà dalle tue responsabilità, fai una scelta di campo e scegli di svegliarti dall'oblio di tettaculismo televisivo in cui sei precipitato.

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  17. Però non è simpatico il modo che hai, di gettare sassate e poi di annoiarti se invece di andare a segno ti rimbalzano. Quando si fanno delle accuse gravi, come le tue, bisognerebbe fornire delle prove: no, anche tu pensi che le prove le debbano portare i presunti colpevoli.

    1) “visto che A/I ha sempre fornito senza problemi ciò che la polizia chiedeva”

    Sono gli stessi autistici ad affermare che non possono fornire i log della posta alla polizia, perché non li conservano.

    2) “Forse chi ti ha scritto “suca” e di stare molto attento era una singola persona”

    Erano due (basta leggere). Io ho dialogato con tutta la lista di indyroma (che è pubblica); sono anche andato a un loro incontro pubblico. Il risultato non si discosta molto dal “suca” iniziale. Basta leggere.

    3) “…Zanetti il cui blog trattava dei falsi abusi sui bambini in maniera talvolta molto poco pulita”

    “in maniera talvolta molto poco pulita” vuol dire tutto e nulla. Nel pezzo che tu ritieni “in buona parte” corretto, Micio scrive cose gravissime su Zanetti, senza dimostrarle (siccome sono palle). Tu hai delle prove che Zanetti abbia commesso scorrettezze o scritto bugie? forniscile. Altrimenti, quello che ti ostini a fare dopo mesi, è alzare un polverone. Tu l'hai mai letto il blog di Zanetti? Io ho la sensazione di no; che tu continui a fidarti delle cose che su di lui ha scritto un troll anonimo.

    4) “A me non hai risposto tu, lo ha fatto in tua vece Apolloni”.

    In che senso? Ti rispose in privato, firmandosi Apolloni? Hai qualche prova per dimostrare che Apolloni abbia mai partecipato realmente alla discussione?

    5) “Potresti spiegare ai ragazzi e ai loro genitori che una persona ti ha infamato su Indymedia a causa della tua strenua difesa di un blog che si occupa di falsi abusi sui bambini chiuso per una denuncia di diffamazione. Abbastanza semplice”.

    A parte l'evidente sopravvalutazione degli strumenti critici di un dodicenne, mi dispiace che tu continui a non trovarci niente di strano. Per un'accusa, non per una condanna, Zanetti si è visto sparire il blog. Ma ti va bene, perché un anonimo che trolla su indy ti ha raccontato che parlava male dei bambini, e tu gli credi. E per te è ok, non è affatto grave che sequestrino un blog in istanza cautelare. Poi, tre mesi dopo, ti clonano una e-mail anonima, e ti incazzi. Questo sì che merita la solidarietà di tutte le persone che sei prontissima a infamare, dopodomani, per sentito dire.

    6) “scrivere un post che sbeffeggia i loro diritti calpestati”

    Cioè, in questo pezzo io mi starei prendendo gioco di quelli a cui hanno clonato l'e-mail. Buffo: c'è solo un'altra persona su indy che sta sostenendo una sciocchezza del genere, ed è proprio micio che canta. E dire che basterebbe leggere le prime tre righe.

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  18. No mi spiace, questa cosa però non te la permetto.
    Questo modo di fare che fa tanto Ignazio La Rissa in tv che accusa Di Pietro di analfabetismo perchè non sa che rispondere è di una tristezza unica.
    Supporre che io non abbia mai letto il blog di Zanetti o non riesca a riconoscere Apolloni quando scrive, con tutta la sua inutile prosopopea, o ancora quello sgrammaticato di Maxifasso quando li ritrovo sempre in rete non solo è una supposizione errata su una persona che non conosci e che non si sognerebbe mai di dare dell'ignorante a nessuno per sminuire il valore delle sue dichiarazioni, ma anche una fantasia che non trova riscontro nelle mie insistenze affinchè si cerchi sempre l'origine delle notizie, cosa che ho sostenuto varie volte nei commenti precedenti.
    Queste “accuse gravi” che io avrei fatto poi dove sarebbero? Nel sostenere che mi ha risposto Apolloni in tua vece o nel fatto che ho sostenuto l'assurdità delle accuse di Miciochecanta nei tuoi confronti o ancora nell'aver espresso la mia contrarietà per la maniera poco pulita di procedere di Zanetti? Perchè, sono dei reati questi, per cui dovrei portare le prove?
    O mi stai dando aprioristicamente della bugiarda perchè ho una casella mail su A/I?

    Io ho la vaga idea che ti salga il sangue alla testa ogni volta che si nominino quelle caselle di posta, adesso oltre a quei due che ti hanno risposto “suca” ti è partito l'embolo anche per me, addirittura starei “infamando” e forse sono proprio Miciochecanta. Pure. E menomale che ti sto difendendo.
    Vabbè, ora le caselle A/I da bruciare nel fuoco della tua ira sono tre, te ne restano almeno 1997. Io farei partire una crociata.

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  19. Questa non è una discussione televisiva: non sto interrompendo nessuna delle tue argomentazioni. Ti sto chiedendo di mostrare delle prove, e tu non lo fai.

    Affermi di “riconoscere Apolloni quando scrive”. Io no, non lo riconosco. Da cosa lo capisci? Dalla “prosopopea”? E cioè? A me non mi risulta che sul thread di quell'articolo sia mai comparso Apolloni. Ti dispacerebbe così tanto mostrare le prove, o almeno gli indizi per cui a te risulta diversamente?

    Le “accuse gravi” che tu hai fatto nei confronti di Zanetti stanno lì sopra, oltre che nel pezzo di Micio che scrive cose ributtanti su Zanetti. E' il pezzo i cui contenuti tu trovi “in buona parte esatti”. Allora, per favore, mostraci le prove per cui qualcuno può sostenere che Z. facesse apologia della pedofilia, come scrive il micio. “Sono reati questi?” Ehi, sì, si tratta di apologia di reato, e forse non lo sai, ma in Italia non ci vanno tanto leggeri, coi pedofili on line.
    Io però il blog di Zanetti lo leggevo, tutte quelle apologie non le ho mai viste; ti chiedo di mostrarmele e tu non ce le hai. Però continui a parlare di una non meglio precisata “maniera poco pulita”.

    Ti sto dando della bugiarda perché stai contribuendo, magari inconsapevolmente (ma ciò non ti scusa, siamo maggiorenni) a diffamare delle persone, senza fornire prove.

    Guarda che i due Mister Suca (che sono molto più di due) sono semplici maleducati che non meritano solidarietà. Tu assomigli molto a una che quest'estate, e anche adesso, sosteneva che io me la facevo con persone poco pulite; e la prova di questa connivenza con una cricca filopedofila erano i commenti di tre persone nel thread. Addirittura avrei dovuto cancellarli per dimostrare che non ero loro complice. Naturalmente non ho le prove per dimostrare che sei tu: quella era anonima e anche tu lo sei. Ragionate in modo molto simile, questo te lo posso dire. E' un modo di ragionare da inquisizione, lasciatelo dire.

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  20. Vorrà dire che la prossima volta, che non ci sarà, mi toccherà “portare le prove” per ogni cosa che affermerò. Pazienza. Questo perchè il modo di ragionare da Inquisizione è il mio.
    Come ha scritto qualcuno prima di me: contento tu, contenti tutti.

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  21. Non per “ogni cosa” che affermi: per delle accuse gravi, che qualcuno ha fatto, e che tu sostieni siano “in buona parte” corrette.

    Ci sono persone coi loro nomi e cognomi che sono state accusate di fare apologia della pedofilia: è un'accusa gravissima. Tu dici che quelle accuse sono corrette; ti chiedo di dimostrarmele; cosa c'è che non va?

    C'è che non hai una sola prova per affermare quello che dici. N-i-e-n-t-e. Sei convinta di aver discusso con Apolloni e chissà con chi stavi discutendo. Ma da agosto ad adesso, non ti è proprio mai venuto il dubbio?

    Se ritieni che Falsiabusi sia un'associazione a delinquere, perché non li denunci? Hanno un sito enorme, pieno di documentazione: è così difficile trovare qualche prova di quello che sostieni? Evidentemente sì, perché non me le hai mostrate. Io non ho mica letto tutto, eh. Chissà, potrebbe esserci anche qualcosa che ti dà ragione… ma tu non ce lo mostri. Insinui che qualcuno abbia “maniere poco pulite” e scappi via. E' questo secondo te è un comportamento “pulito”?

    Sai che c'è? che l'anonimato è comodo. Si possono insinuare tante cose terribili senza mai prendersi una responsabilità. Ed è un tuo diritto. E guai a chi te lo tocca.

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  22. Ma infatti, fai bene ad arrabbiarti.
    Io ho scritto che le accuse di apologia della pedofilia su Tizio e Caio sono corrette.
    E ho scritto anche che Falsi Abusi è un'associazione a delinquere.
    Nel giardino della tua fantasia, però l'ho scritto.
    Molto bravo comunque a distogliere l'attenzione dal discorso su A/I. Clap clap.

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  23. L'attenzione di chi? Siamo in due qui, da un bel pezzo.

    E tra l'altro anche tu fai sempre finta di volertene andar via. Guarda che mica ti trattengo.

    Anzi: per favore, se proprio vuoi replicare, spiega una buona volta come hai fatto a capire che le accuse deliranti di micio nei confronti di Zanetti sono “in buona parte” corrette (non mi hai mai risposto); spiegami da cosa riconosci Apolloni quando ti scrive (non mi hai mai risposto); spiega cosa significa per te l'espressione “falsiabusisti in cricca”, perché se tu credi che ci sia una “cricca” che si ritrova su internet per fare apologia di un reato così grave, nel giardinetto non molto fiorito della mia fantasia l'associazione a delinquere c'è tutta.

    Oppure continua a non spiegare niente, come stai facendo da giorni. Però, la prossima volta che tiri sassi e nascondi mani, per favore, fallo su un altro sito.

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  24. Guarda che non c'è nulla da spiegare, stai facendo tutto da solo, o forse non sai leggere.
    Non ho mai scritto che “le accuse deliranti di micio nei confronti di Zanetti sono in buona parte corrette”, ho scritto invece: “contenuti che in buona parte erano esatti” e ti ho spiegato qualche commento più su di quali contenuti si tratta (vedi voce “consulente di Pino la Monica” ecc., stanno lì eh)
    E non ho mai scritto di una “cricca che si ritrova su internet per fare apologia di un reato così grave”, ho scritto invece: “grande fu il mio stupore di vedere i falsabusisti in cricca”.
    Ma suppongo che tu abbia le prove, contrariamente a me, per sostenere la tesi che le frasi che ho scritto non solo siano “gravi accuse” ma abbiano un significato differente, occulto a chi legge e addirittura si siano completamente trasformate in altre frasi. Oltretutto tu sì che puoi DAVVERO permetterti di infamare, tanto io sono anonima.

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  25. Sì, notoriamente il problema sono le persone con nome e cognome che infamano gli anonimi su internet.

    Senz'altro tu avrai problemi sul luogo di lavoro e coi famigliari, quando su internet comincerà a circolare la notizia che infamano un anonimo. Magari hai un parente apprensivo a cui dovrai spiegarlo, non t'invidio.

    Dunque: dopo tre giorni che ti chiedo cosa c'è di effettivamente corretto nel pezzo di micio, pare che l'unica cosa sia che Zanetti è stato consulente di La Monica. Vero.

    E poi?
    Dicevi che Zanetti “trattava dei falsi abusi sui bambini in maniera talvolta molto poco pulita”. Finché questa cosa non la spieghi meglio, resta un'insinuazione. Così come quando parli della cricca. Insinui. Ma non spieghi.

    Se qualcuno ti chiede di spiegarti, fai finta di andartene.
    Se qualcuno prova a interpretare, addirittura non sa leggere.

    Per esempio: “i tuoi legami con i falsabusisti sono acclarati” cosa significa? Cos'è che acclara, il fatto che qualcuno abbia scritto commenti sul thread? Ma qualcuno chi, Zanetti? Apolloni? E – te lo chiedo già da un po' – sei proprio sicura che Apolloni sia intervenuto? Come fai a dirlo?

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  26. Entrambe le persone che hai citato hanno commentato sul thread e sono certissima che mi abbia risposto Apolloni, lo riconoscerei tra mille ma come ti ho già INUTILMENTE spiegato non è una colpa nè conoscerli nè collaborare con loro. Più che altro mi stupisce questo tuo modo di schernirti. Conosci Apolloni? Sì? Embè? E sticazzi!
    E sulla cricca cosa c'è da spiegare? Stavano lì in cricca perchè alla fine lo sono una cricca, come lo sono anche quelli di cui si circonda Frassi. Ti piace di più la parola congrega? Ok, la congrega di Zanetti o Frassi.
    Per quanto riguarda il modo di scrivere di Zanetti (ma anche di altri di tutt'altra parte) lo trovo poco pulito, poco onesto se vogliamo considerare come normalità questi cybercircoli sulla pedofilia (ma non c'erano i tribunali un tempo?)dove si discute sfiorando sempre la diffamazione.

    Infine (e qua mi potrai chiedere i danni, invocare Giove tonante e chiedere mille rogatorie internazionali per la mia casella di posta su A/I)trovo molto poco pulito anche il tuo modo di scrivere, soprattutto questo post che mi tocca personalmente.
    Come ti ho già scritto precedentemente più che un post di solidarietà mi dà l'impressione che sia un modo per togliersi certi sassolini dalla scarpa che niente hanno a che vedere con la maggior parte della gente onesta che sta su A/I.
    In questo modo hai solo voluto, non so se a bella posta o no, confondere diversi piani e diversi livelli, innanzitutto Indymedia con A/I e poi due-tre maleducati con tutta la gente che sta su Indymedia. I risultati si leggono dai commenti dei tuoi lettori e tu non hai fatto assolutamente nulla nè per dipanare la nebbia in cui tu li hai volutamente avvolti nè per correggere i tuoi errori. Hai addirittura affermato falsamente che A/I dà la casella di posta solo a chi conosce, una bugia bella e buona.
    E io non ti chiedo neanche di portare le prove di questa gigantesca cazzata come di tutte le altre cazzate che hai sparato perchè al contrario di quello che sostieni la mentalità inquisitoria qua ce l'hai solo tu.
    Certo che mettersi ad infamare degli anonimi solo perchè non devono spiegarlo ai loro familiari è una gran bella cosa, del resto è soprattutto da quelle caselle mail che proviene tanta di quella cultura alternativa che circola nel nostro Paese: produzioni indipendenti, postpornografia, antisessismo, antirazzismo, collettivi e circoli libertari che fanno varie attività sul territorio per non parlare di tutti i Noblogs che fanno un lavoro immane.

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  27. E, in ultimissima istanza, adesso ti arriva anche il pippone sul tuo modo di fare perchè chiedere le prove per ogni mia affermazione, tentare di minacciarmi affermando che io abbia scritto “accuse gravi”, darmi dell'ignorante e quant'altro non ti pone al riparo da ciò che tu e la gente come te sta combattendo.
    Berlusconi e il berlusconismo ormai l'avete talmente introiettato che questi metodi da bassa lega, questo modo poco costruttivo di porsi nella discussione facendo a gara a chi piscia più lontano non è costruttivo per nessuno.
    Mettetevelo in testa, mettitelo in testa.
    O riuscite ad offrire un'alternativa credibile anche nel vostro modo di fare cultura, sia nei contenuti che nelle modalità, o prima o poi sarete scoperti a fare le caricature di un Sallusti o di un Feltri.
    Abbiamo tutti una responsabilità sulla rete, lasciata alla nostra coscienza, è vero, ma ce l'abbiamo, specialmente chi è seguito da così tanta gente.

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  28. No, tu non hai nessuna responsabilità, e lo stai dimostrando.

    A proposito: io non ti sto minacciando di un bel niente. Nemmeno potrei, dal momento che non so chi sei e non ho nessun modo per risalire a te. Lascia che ti spieghi cos'è una minaccia.

    “XXXXXXX sostiene che la pedofilia non è un crimine ma va accettata e difesa come libertà sessuale, insultando, minacciando e diffamando chiunque provi a far luce sugli abusi pedofili.
    evidentemente per lui chi osa anche solo pensare che la pedofilia faccia schifo è un pericoloso delinquente.[…]Ora questo squallido individuo di nome XXXXXXX XXXXXXXX
    inizia sul suo pessimo blog a difendere a spada tratta questo lurido squallido amico dei pedofili, dimostrando anchegli di essere uno squallido filopedofilo.
    XXXXXXXX abita e insegna lettere a xxx (xxx) e questa è la sua lurida faccia di pedofilo.
    xxxxxxx [url]
    […]VERGOGNA!! CACCIATELO A CALCI IN CULO!!!!
    I PEDOFILI E CHI LI DIFENDE VANNO AMMAZZATI !!!”

    Questa, oltre a essere una minaccia (tant'è che ho dovuto togliere nomi e cognomi e dati), è anche una buona parte della letterina di micio i cui contenuti tu consideri “in buona parte esatti”.

    Tu scrivi questa cosa; sono accuse molto gravi; ti chiedo le prove. Tu non ce le hai, ma ti senti minacciata. Massima solidarietà.

    E quando ti avrei dato dell'ignorante? Anzi. Se hai un sistema per percepire “tra mille” la presenza di Apolloni in un commento anonimo, ti prego, rendicene edotti. Io per ora non ho nessuno strumento per capire quando la cricca antipedofila si materializza nei miei commenti, rendendomi complice di cose poco pulite che tu però non specifichi perché non ti va.

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  29. Quanto alla “maggior parte della gente onesta che sta su A/I”, loro hanno la mia piena solidarietà. Purtroppo su A/I c'è anche gente come quella che ha infamato Zanetti e me, e ci sei tu che continui a sostenere che tutto sommato in quell'infamata c'erano tanti contenuti esatti. Qui secondo me c'è un problema: ho voluto sollevarlo, raccontando la mia esperienza. Ti ha fatto incazzare? Mai quanto me, ti garantisco.

    “E io non ti chiedo neanche di portare le prove di questa gigantesca cazzata”

    Fai bene a non chiedermele, perché le hai davanti. Se concedessero un'e-mail a chiunque gliela chiede (cosa che nessuno è tenuto a fare, per inciso), che senso avrebbe questo? http://1.bp.blogspot.com/_XAb1MzWtdLs/TO1-LRqhKxI/AAAAAAAACTA/I2iyV0sLSpI/s1600/autinv.gif
    Inoltre: se basta chiedere per ottenere, dov'è la mia casella? L'ho chiesta.

    Quindi ti pare così gigantesca, la cazzata?

    Alla fine, malgrado tutta la cultura alternativa, produzioni indipendenti, postpornografia, antisessismo, antirazzismo, collettivi, quando arriviamo al nocciolo del problema, tu reclami la libertà di accusare chi ti pare di quel che ti pare senza nessuna responsabilità e nessuna prova, proprio come un Sallusti e un Feltri qualsiasi (salvo che loro sono professionisti, tu giochi ancora tra i dilettanti, dribbli con miciochecanta). Al che io mi chiedo a cosa sia servita tanta postpornografia, tanto antisessismo e anticompagnia bella. Spero che almeno ti ci sia divertita.

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  30. “Forse chi ti ha scritto “suca” e di stare molto attento era una singola persona che non fa tutta Indymedia nè tutta Indyroma nè A/I (che non c'entra niente, ripeto). “

    La prima regola di indymedia è no agli attacchi personali. Se qualcuno si prende certe libertà (sulla lista non nei commenti sul NW) va sbattuto fuori e non chi pretende rispetto per la propria persona. E a casa mia chi tace acconsente. Il consenso è l'altra regola delle liste di indymedia. E' stata fatta una roll call (o come cazzo si chiama) per radunare le truppe, non per chiedere partecipazione. Io ci vedo ben poco di “libertario” in tutto questo, dal basso della mia esperienza ormai trentennale in “politica” (chiamiamola così). Anch'io attendo il rispristino della mia casella. Belli qui tenemo i capelli bianchi e non ci facciamo prendere per il culo da ragazzini che hanno ancora molto tempo da perdere…

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  31. Grazie Leonardo, avevo sempre sospettato che la cricca Indy, A/I ecc. fossero sostanzialmente degli infami che con la scusa della militanza si fanno i comodacci loro. E fanno anche da utili idioti per MF. Grazie per averli smascherati.

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  32. Grazie Leonardo, avevo sempre sospettato che la cricca Indy, A/I ecc. fossero sostanzialmente degli infami che con la scusa della militanza si fanno i comodacci loro. E fanno anche da utili idioti per MF. Grazie per averli smascherati.

    Sieg Heil, hai dimenticato la firma

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