Manchester By The Sea (Kenneth Lonergan, 2016).

Hai presente certi ceffi che vedi al bancone, nel tardo pomeriggio o se ripassi all’ora di chiusura, sempre una pinta davanti mezza vuota, hai presente quel tipo di espressione…

“Non fissarlo”.
…ma è più una smorfia, di uno che la vita l’ha preso a legnate ma per qualche motivo si è dimenticato di darle il colpo finale, e forse la birra serve a questo, o a lenire il dolore, o a dormire senza sogni, chi può dirlo.
“È meglio se non lo fissi, dammi retta”.
È che mi ricorda qualcuno.
“Casey Affleck in quel film?”
Oddio cosa mi hai fatto pensare.
“Con venti chili in meno, magari”.
Che è il principale problema di quel film.
“Un problema? Che Casey Affleck è in forma?”
Sono contento per lui e il suo affezionato pubblico, ma interpreta un tizio che, hai presente la trama? Beve una birra all’ora almeno da dieci anni. E ancora ha una linea fantastica…
“Sarà la neve che spala dal suo abbaino”.
…ed è il sogno erotico delle inquiline dei palazzi in cui lavora da tuttofare. Allora sì, dico che c’è un problema con i corpi che Hollywood presta al cinema d’autore. Non sono realistici, non mi parlano del mondo in cui abito, non ho niente contro Casey Affleck, gli auguro tutti i premi, ma sembra calato nel Massachusetts da un film di gangster, o di supereroi, è di nuovo lo stesso problema di Captain Fantastic: sono tutti troppo belli perché io me la beva. E bersela è un po’ il senso di andare al cinema, no?
“La sospensione dell’incredulità”.
Esatto.
“Adesso comincia a fissarti lui, vedi?”
Chissà che gli è successo, poveraccio.
“Non sono fatti nostri”.
Perché invece quello che succede a Casey Affleck?
“Eh? Stai scherzando?”
No. Spiegami per quale motivo al mondo dovrei interessarmi all’elaborazione del lutto di Casey Affleck. Un lutto finto, tra l’altro. Come se non avessi già i lutti miei che mi danno da fare.
“Hai bevuto”.

Questo in realtà è un altro film, ma è la foto più recente
che ho trovato di Casey Affleck al bancone. 

Un po’ sì, ma in malto veritas. Spiegami sul serio: perché devo stare male? Perché mi ha fatto star male, quello stronzo di Lonergan. Mi ha fatto stare in pena per gente che non è mai esistita. Come se non avessi già la mia gente, viva o morta, che reclama attenzione e lacrime, no, devo pure provare pena per questi figurini che patiscono come la gente normale e bevono più della gente normale ma non ingrassano mai.
“Senti. È un film che è piaciuto a tutti. A tutti, capisci?”
E beh certo, chi vuoi che si metta contro dei bambini morti (continua su +eventi!)

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Una risposta

  1. io un film di Moretti sulla morte di sua madre non lo ho visto ne lo andrei a vedere manco se mi pagassero mentre per questo ho speso i miei 8 euro senza rimorsi (segno di estrofilia?). Il ragazzino mi è piaciuto molto, sembra che da giovani si elabori il lutto ( prevedibile nel suo caso) più facilmente che da adulti.
    Matteo Z.

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