1. Kyenge – 2. Schlein – 3. Pradi. 

Questo pezzo è il terzo e l’ultimo di una riflessione cominciata qui e proseguita qui. Ma i capitoli precedenti si possono tranquillamente saltare – a dire il vero si può saltare anche questo, tanto quel che importa è tutto nel titolo: io domenica voterò il PD alle europee, e lo farò serenamente, senza mal di pancia. Sono anzi molto contento di poter scrivere sulla scheda il nome di Cécile Kyenge, per la battaglia di civiltà che in questi mesi ha saputo portare avanti: una battaglia che per la verità non è ancora vinta, e che Renzi non dà nemmeno la sensazione di voler troppo combattere. Diciamo che ha altre priorità; non sarebbe la prima volta che una promozione a Bruxelles occorre a rimuovere un personaggio divenuto scomodo o ingombrante. Resto convinto che persino in un parlamento agli antipodi, la Kyenge riuscirebbe a dare fastidio ai razzisti italiani. L’europarlamento è molto più vicino: spero che potrà continuare là una lotta necessaria per i diritti civili, anche in nome di quei milioni di residenti in Europa senza cittadinanza che votare non possono.

Poi voterò per Elly Schlein e Andrea Pradi, che da quanto ho capito ricadono nell’area civatiana; perché se è vero che la mia equidistanza tra Grillo e Renzi (e Berlusconi!) è quasi totale, basta sostituire a Renzi il PD nella sua totalità e complessità perché il piattino nella bilancia si abbassi all’istante. Mi pare che il dibattito parlamentare sull’Italicum abbia dimostrato come oggi la migliore opposizione a Renzi – la più costruttiva, perlomeno – sia quella interna: persino nel momento di massimo espansione di Renzi c’è qualcuno che non si allinea, che abbozza un progetto diverso: può sembrare un segno di debolezza, ma è lo stesso che ha consentito a Renzi di succedere prontamente a Bersani. Non credo che un’alternativa sinistrorsa al progetto di Renzi possa nascere altrove che nel PD: lo dico con molto rispetto per chi in questi mesi ha lavorato per la Lista Tsipras, che spero possa oltrepassare lo sbarramento e ottenere un buon risultato. Ma credo che nei prossimi anni il quadro sia destinato a semplificarsi, con la convergenza di quelle correnti di populismo che in Italia oggi si odiano soltanto per questioni di bandiera: ormai Grillo Berlusconi e Salvini, al di là della naturale rivalità tra contendenti, dicono le stesse cose. Che siano proporzionali o uninominali, le elezioni dei prossimi anni rischiano di diventare una sfida tra europeisti e antieuropei. Toccherà farsi piacere l’Europa in blocco, o cedere al mito della piccola patria chiusa e felice. Prima ancora che socialdemocratico, io mi considero una persona razionale: qualsiasi ente sovranazionale imperfetto e corrotto mi sembra preferibile a un piccolo mondo antico che forse non è mai esistito e che comunque non ci sarà verso di far ri-esistere. L’Europa, viceversa, esisterà. Ci metterà più tempo del previsto, ma i nostri figli saranno europei.

Il paradosso delle braghe

Potendo scegliere, poi, io li vorrei pure socialdemocratici. Forse chiedo troppo, ma a questo punto il mio voto è scontato. Conosco l’obiezione: il PSE quasi sicuramente resterà abbracciato al PPE in una grossa coalizione centrista. Ora, per spostare verso la sinistra il baricentro del PSE io ho due opzioni: posso votare il PSE, sperando che questo conquisti abbastanza voti da ribaltare i rapporti di forza, e da imporre Martin Schulz come il primo leader europeo salutato da un’investitura popolare; oppure posso votare Tsipras, per “dare un messaggio”. Quest’ultima mossa, alla luce degli ultimi vent’anni di esperienza italiana, mi sembra nient’altro che una manifestazione di autolesionismo: se voti a sinistra, il centrosinistra si sposta verso destra. Questo è l’unico messaggio che passa. La cosa potrà non piacere, ma portatemi un solo esempio in cui le cose non siano andate così. Io non ne conosco, per cui voto PSE.

Incidentalmente, voterò anche per Renzi, che senz’altro non si tratterrà dal mettere la sua gioiosa faccia sul mio voto, e di sbandierarlo per dimostrare che la gente è dalla sua e vuole le riforme che piacciono a lui. Tutto questo è senza dubbio fastidioso, ma mi resta pur sempre un blog per ricordare a chiunque interessi che le cose non stanno affatto così. Peraltro la riforma che più di tutte mi preoccupa – l’Italicum – mi sembra ormai destinata ad arenarsi, e di questo devo ringraziare persino la buona tenuta elettorale di Beppe Grillo.

E dunque insomma le cose stanno così: Renzi non mi piace, ma il voto al PD mi sembra l’unico sensato. Il calcolo è stato più complesso del solito, ma una volta terminato la coscienza non registra nessun dissidio interiore. La pancia, in particolare, non prova nessun fastidio; e non capisco nemmeno perché dovrebbe. Sarà perché per me il voto è sempre stato soprattutto un’operazione aritmetica, una banalissima addizione: non un’epifania, o una seduta di autocoscienza, o un modo per esprimere la propria identità più recondita nel chiuso confortevole della cabina elettorale. Prima di fare la mia addizione posso avere un po’ di dubbi, ma sono tutti in un certo senso matematici: cosa succederà a y se voterò x? e se votassi z? Eccetera. Dubbi esistenziali non ne ho. La pancia poi sta già pensando ad altro; probabilmente alla scusa da trovare per aprire un pacchetto di pistacchi. Si tratta, ormai l’ho capito, di una pancia atipica rispetto alla media delle pance italiane. Che posso dire: è la mia pancia, non è più raffinata di tante altre pance. Forse è fallata, c’è tutta una gamma di frequenze che non capta e che sono evidentemente indispensabili per capire gli italiani. Io invece sto qui a scrivere, a spiegarmi, quasi come se toccasse agli italiani capire me.

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66 risposte

  1. “qualsiasi ente sovranazionale imperfetto e corrotto mi sembra preferibile a un piccolo mondo antico che forse non è mai esistito”.

    E perché? l'ente sovranazionale non è composto forse dalle stesse persone che ti fanno tanto schifo? pensi che appiccicando un'etichetta “europeo” agli italiani, ai francesi, ai tedeschi diventino diversi da quello che sono?

    E perché il patriottismo europeo dovrebbe essere migliore del patriottismo italiano?

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  2. A proposito, che età hanno i tuoi figli? perché secondo Giannuli ci vorrà qualche anno per fare l'Europa unita http://www.aldogiannuli.it/2012/06/unita-europea/

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  3. Grazie Leonardo, con i post precedenti mi avevi fatto spaventare…

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  4. 1) “io voto PD – …”
    perché non sono sorpreso? sono io che sono diventato troppo scafato o sei tu che sei diventato prevedibile?

    2) “La pancia, in particolare, non prova nessun fastidio;”
    Mi rallegro. E la faccia, la faccia come sta?

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  5. “Più Europa” vuol dire farsi governare dai tedeschi. Se ne hai tanta voglia, ma perché non ti trasferisci in Germania?

    Lascia l'Italia a quelli che la amano e, con tutti i loro difetti, vogliono governarsi da soli.

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  6. Probabilmente anche io voterò come te (stesse persone) ma con qualche maldipancia in più.

    In particolare, non sono molto sicuro di quanto la tua affermazione, molto forte “Quest'ultima mossa, alla luce degli ultimi vent'anni di esperienza italiana, mi sembra nient'altro che una manifestazione di autolesionismo: se voti a sinistra, il centrosinistra si sposta verso destra. Questo è l'unico messaggio che passa. La cosa potrà non piacere, ma portatemi un solo esempio in cui le cose non siano andate così. Io non ne conosco, per cui voto PSE.” sia vera al di fuori del contesto italiano (non ne so molto, in effetti).

    Perché un elettore che volesse spingere il PD (o il PSE) un pò meno verso Alfano (Juncker) sarebbe istintivamente portato a votare Tsipras, ma forse, come suggerisci tu, è controproducente. Non ho ancora deciso, ma di certo è una considerazione importante.

    Kimboz

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  7. Ma poi sei sicuro che i piddini votino Schultz? L'induzione dice altro.

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  8. Se vuoi votare PD, sei liberissimo di farlo, non è certamente più il partito di De Gasperi, Moro ed Andreatta, ma se questa è la tua scelta non vedo nulla di scandaloso a dirlo.

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  9. Io voto Grillo perché del Bomba non mi fido.

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  10. Comunque ti comunico che i tuoi figli sono già europei. L'Italia è, geograficamente, culturalmente e anche politicamente, una parte importante dell'Europa.

    Ma tu, votando PD, vuoi che sia euristi. Che vuol dire disoccupati o emigranti. E vuoi rendere l'Italia subordinata alla Germania. Auguri

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  11. Nel tuo calcolo però non hai considerato che votando Renzi voti anche Berlusconi che è il suo migliore alleato.

    È vero che la differenza è fra euristi e non euristi. Ma questa volta Berlusconi ha scelto di stare con gli euristi quindi con te e tu con lui.

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  12. …che il pd si trovi bene con b. non mi sembra né una novità né una considerazione degna di nota…

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  13. Anche io la penso come Leonardo e voterò PD, ma abito in Lombardia, tu chi sceglieresti tra i candidati in Lombardia? Grazie

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  14. Come sempre la regola aurea per il voto è di votare il partito che ti piacerebbe andasse al governo e non votare per dare un potenziale segnale a qualcuno in europa o, ancor peggio, solo in italia (un pò come votare un partito nazionale alle politiche per dare un segnale alla lista civica del tuo comune). Per “ti piacerebbe” è da intendersi quello che presenta il miglior compromesso tra la competenza di governo dei suoi candidati e i TUOI ideali. Non ha senso votare per un partito che ti piace per come fa opposizione, perchè l'opposizione è tanto migliore e pura tanto meno cambia le cose. Per criticare e denunciare ci sono già i giornali, non serve andare in parlamento.

    Detto questo è da notare che ora votiamo per l'Europa, quindi appaiono senza senso i voti dati a partiti che non si collocano nemmeno in gruppi europei (la loro presenza sarà quasi inutile qualunque sia il loro operato) oppure che si dichiarano “anti europei” (un pò come se alle tue comunali si votasse per dei tizi che propongono di abolire il comune stesso).

    E detto questo credo voterò Verdi, con la Frassoni, una parlamentare europea che ci invidiano tutti. E' vero che non passerà la soglia, ma è una soglia molto probabilmente incostituzionale (vedi iter Germania), c'è già un primo ricorso e i voti potrebbero essere recuperati.

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  15. Perché la storia va da quella parte.
    Se appiccico l'etichetta “europeo” a italiani francesi e tedeschi, tanto per cominciare escludo eventualità di guerre europee; che è il motivo per cui è tutto iniziato 50 anni fa. La cosa mi interessa tanto più quanto vengo dall'Italia, e le guerre tendo a perderle.

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  16. Ma sai, è quella parte del corpo che gli altri hanno davanti più di quanto non ce l'abbia io stesso: è una domanda che va girata alla controparte.

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  17. Mentre con la lira resteranno tutti in Italia a guadagnare il 30% in meno? Non è un po'… controintuitivo?

    Se fate il referendum sull'euro, i primi posti di lavoro che creerete saranno gli spalloni. Io preferirei restare in Italia e avere una valuta stabile.

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  18. Restando tra i civatiani: Briano, Sinigaglia, Viotti.

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  19. Motivazione troppo profonda per poterla controbattere.

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  20. Eccallà…un altro che pensa con la pancia!!! 🙂

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  21. Uff…grazie, m'hai levato un peso.
    E a loro tre hai regalato un voto.
    (due, mi pare d'aver capito)

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  22. Signori, siamo seri.

    Alzi la mano chi comprerebbe una macchina usata dal bomba…..

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  23. Esci un po', sei noioso.

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  24. con molta meno intelligenza e spirito critico (e mal di pancia) sono giunto alle stesse conclusioni, per i nomi c'è ancora tempo:
    probabilmente deciderò domenica pomeriggio, dopo la pennichella, perché la mattina devo correre una 10 km e vorrei fare il mio personal best
    sono un po' ot?
    no, è proprio questo il punto: il compañero renzi ha fatto di tutto per non farmi votare pd, fortunatamente grillo & berlusconi mi hanno convinto del contrario
    un'altra cosa c'è: i commenti dei grillini che infestano pagine di quotidiani online e blo vari…

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  25. Ok, il ragionamento fila, mi hai convinto: sosterrò i valorosi civatiani nella loro fiera battaglia per spostare a sinistra il baricentro del corpaccione dem. Così vado sul sito del Pd per vedere quali sono i candidati per la mia circoscrizione, Italia meridionale. A parte che l'elenco è pressoché nascosto (ma certo, vuoi sprecare pagine del sito a far conoscere i tuoi candidati, le loro competenze e le loro proposte? Come, le preferenze? Ops che sbadati, è vero, non si vota con l'Italicum). Comunque, cercando bene, lo trovo, l'elenco: una spoglia tabellina, senza manco le foto e solo con il link ai siti personali, che però diversi candidati non hanno, destinati a restare semplici nomi. Civati suggerisce di votare Elena Gentile, la numero 4 della lista, ma devo andare sulla fiducia perché il sito personale della candidata non è raggiungibile. In compenso posso vedere in che splendida compagnia si ritrova. Capolista quella simpatia naturale della Picierno, poi Pittella, Arlacchi, PIRILLO (gli ha dedicato un cameo l'ultima puntata di Report, un vero idealista), più altri militi ignoti, quasi tutti ex consiglieri regionali, eurodeputati, sindaci. Aria di stantio, nessuna ampiezza di visione, vuoti slogan senza concretezza, senza la benché minima analisi, non parliamo di strategie. Scusa Leonardo, la tua pancia te lo consente perché qualche candidato decente puoi votarlo. La mia, di fronte a questa caricatura di vecchio notabilato, francamente si torce. No, proprio non ce la faccio. Ci ho provato, la buona volontà ce l'ho messa, ma non mi pare proprio che il mio voto servirebbe a spingere nella direzione che vorrei. Al contrario, suonerebbe come un avallare la più imbarazzante deriva piddina.
    Ma poi, scusa eh, ma chi l'ha detto che il voto di opinione sia inutile? D'accordo, la lista Tsipras difficilmente supererà lo sbarramento del 4%, ma se nessuna forza politica comincia a esprimersi in maniera chiara a favore di programmi radicalmente alternativi a quelli sostenuti dal maggiore partito di centrosinistra, e sulla base di quei programmi a raccogliere consensi, mai nessuna reale alternativa avrà la minima possibilità di imporsi. La verità è che chi dall'interno spinge in una direzione (Civati) ha bisogno che all'esterno si manifesti una forza che tira inequivocabilmente dalla stessa parte. E se questa forza ottenesse un risultato superiore alle attese, ecco che avremmo un segnale interessante, inaspettato: non solo i populisti e le destre xenofobe raccolgono la rabbia delle fasce più povere, ma anche, finalmente, i movimenti che più radicalmente si riconoscono nei valori della sinistra: la sinistra torna a fare il suo mestiere.
    Tu dirai che sono un sognatore, ma se non fossi il solo…

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  26. Contento tu. Io ho smesso. Buona fortuna.

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  27. Quindi nei Balcani negli anni '90 giocavano a ramino (sarebbero ancora là a giocare a battaglia navale coi civili di Sarajevo, se non fossero arrivati i caccia imperiali USA a bombardare le batterie serbe tutt'intorno)? E adesso in Ucraina, a bocce?
    Let's face it, l'Europa non riesce a dissuadere nemmeno 4 straccioni che sbarcano sulle sue coste, figurarsi un'invasione seria. Poi certo, i singoli Stati che tanto vituperi possono cavarsela un po' meglio: bloccano i treni a Ventimiglia e te li rimandano indietro, alla faccia di Schengen.

    tibi

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  28. Guadagnare 30% in meno? Studia economia prima di dire scemate.

    Oggi, con l'euro, la gente non ha più soldi; oggi, con l'euro, la gente si impicca; non te ne sei accorto? Con la lira eravamo la quarta potenza industriale del mondo; non te lo ricordi?

    Con la lira, la valuta non era stabile (e chi se ne frega?) ma il lavoro era stabile e i soldi c'erano. Un professore di scuola media tirava su la famiglia e pagava il mutuo per comprarsi la casa. Tu la potresti comprare la casa con la tua bella valuta stabile?

    Dall'euro non si esce per referendum, quella è una scemata: si esce per decreto, come siamo entrati, come uscimmo dallo SME.

    Quella degli spalloni è un'altra scemata. I capitali sono già andati via dall'Italia, non te ne sei accorto? Non cogli spalloni, ma comprando titoli esteri, banalmente e legalmente. I capitali sono liberi di muoversi nell'Europa dell'euro, non lo sapevi? Sono solo i poveracci, quelli che hanno pochi soldi, che non li hanno portati all'estero.

    Povero Leonardo, vuoi essere di sinistra e non hai ancora capito che l'euro è il miglior strumento in mano al capitale e che sta ammazzando il lavoro e tutte le conquiste sociali dei lavoratori. Purtroppo non sei l'unico.

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  29. E a proposito di controintuitivo: come mai allora con questa bella valutona forte i giovani, i più intelligenti, i laureati, se ne stanno andando dall'Italia (e dalla Grecia, dalla Spagna, dal Portogallo). E guarda caso vanno in UK o in USA dove la valutona forte non c'è (sterlina svalutata del 30% nel 2008, dollaro sempre più basso rispetto all'euro). Oppure vanno in Germania che è quella che si è costruita l'euro su misura per la propria economia, visto che l'euro è un marco svalutato.

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  30. Leo, non mi dire che anche tu fai come beppe che espelle a colpi di click chi esce dal tuo pensiero unico….o anche tu sei diversamente democratico? 🙂

    Per la maserati segnalata dall'ottimo atlantropa rilanci tu o rilancio io….

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  31. Guarda che non è che abbiamo fatto la pace perché abbiamo firmato i trattati; al contrario: abbiamo firmato i trattati perché avevamo deciso di fare la pace.

    E oggi l'euro sta riportando la guerra. Come la chiami la tragedia greca?

    Quando dopo la seconda guerra mondiale Adenauer è andato in visita in Grecia aveva una scorta minima. Oggi quando la Merkel va in Grecia ci vogliono centinaio di poliziotti e devono bloccare la città. Stiamo proprio andando verso la pace.

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  32. Eh no, c'è gente che con la scusa di “amare” potrebbe prenderla a botte finché crepa.

    Magari le voglio più bene io, che preferirei non vederla sempre più piccola e sola.

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  33. L'”amore” troppo spesso è una scusa per legnare la partner. Magari le voglio più bene io che preferirei non vederla sempre più piccola e sola.

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  34. Saprò poco di economia, ma il 30% è una ragionevolissima stima che lessi a suo tempo sul blog di Beppe. E del resto per quale altro motivo vorresti tornare alla lira, se non per svalutare? Ti mancano i baffoni di Caravaggio?

    “Con la lira eravamo la quarta potenza industriale del mondo; non te lo ricordi?”

    Ricordo che avevamo politici che per vincere le elezioni ci chiamavano quarta o quinta potenza industriale; ricordo che la delocalizzazione verso paesi dalla manodopera mano cara era già iniziata (vuoi veramente competere con il terzo mondo?); ricordo che i Paesi del BRIC erano ancora sottosviluppati, mentre ora – giustamente – sono in competizione con noi.

    Se i capitali se ne vanno dall'Italia, non è a causa dell'euro; ma prima di uscire dall'euro i conti in banca li toglieremo anche io e te – anche tu, non sei veramente così scemo da perdere in un fine settimana il 30% dei tuoi risparmi. A meno che tu non abbia risparmi. Ma non ti conviene neanche in questo caso.

    Io una casa la sto comprando e, se passiamo alla lira, il suo valore crollerà. Ma fosse solo questo il problema.

    Purtroppo stai credendo a una serie di favole che hanno come fine ultimo un piccolo mondo che non esisteva ai tempi di Guareschi e non esisterà nemmeno in futuro. La sinistra è (è sempre stata) da tutta un'altra parte, mi dispiace.

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  35. Perché, secondo te con l'euro sta diventando più grande? Non lo vedi che stanno comprando le nostre industrie? Non lo vedi che siamo diventando più poveri?

    Vedrai i tedeschi come la amano l'Italia: hanno già amato la Grecia, il Portogallo, la Spagna: ameranno anche noi se continuiamo così. Vota Schulz: Dall'Anschluss all'Anschulz!

    Non l'hai sentita la candidata (tedesca) dei verdi a Ballarò che si è lasciata sfuggire che l'uscita dall'euro sarebbe un disastro per la Germania perché i loro prodotti diventerebbero carissimi e la disoccupazione aumenterebbe. Capisci perché ci vogliono tenere nella tonnara? E noi, tonni, li votiamo pure.

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  36. Ma l'hai letto quello che ha deciso Berlinguer, scritto probabilmente Spaventa e pronunciato in parlamento Napolitano nel 1878 per motivare il voto contrario all'entrata nello SME? Quella era la sinistra che difendeva il lavoro. Raccontavano favole? Non erano di sinistra? Davvero?

    “Inserendoci in quest’area, nella quale il marco e il governo tedesco hanno un peso di fondo, dovremo subire un apprezzamento della lira e un sostegno artificiale alla nostra moneta. Nonostante ci sia concesso un periodo di oscillazione al 6%, saremo costretti a intaccare l’attivo della bilancia dei pagamenti. Lo Sme determinerà una perdita di competitività dei nostri prodotti e un indebolirsi delle esportazioni. C’è un attendibile pericolo di ristagno economico”

    Luciano Barca: “Europa o non Europa questa resta la mascheratura di una politica di deflazione e di recessione anti operaia”.

    Berlinguer: “Noi dobbiamo entrare nel merito delle questioni monetarie ed economiche, poi fare una polemica di demistificazione della retorica europeista”

    http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/05/19/eurozona-quando-giorgio-napolitano-era-contro-la-moneta-unica/987141/

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  37. 30% di cosa? Conosci la differenza fra svalutazione e inflazione?

    E secondo te la guerra ai BRICS la facciamo meglio con l'EURO/Marco forte o con la lira debole? Da quando in qua vendi meglio i tuoi prodotti se son più cari?

    Il valore della tua casa crollerà? ma chi te lo ha inventato? Svegliati! il valore è crollato ora perché non c'è più domanda. Io la casa ce l'ho già e sto provando a venderla, ma da 4 anni il mercato è fermo, ho dovuto abbassare il prezzo del 30% e comunque non trovo clienti. Questo è il meraviglioso mondo dell'euro in cui i valori sono stabili?

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  38. per votare pd senza farsi venire il mal di pancia bisogna avere molto pelo nello stomaco

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  39. Fammi capire: una volta che il prezzo della tua casa fosse esprimibile in lire, credi che avrai la fila fuori per comprarla?

    “1878” è un bel refuso. Era un secolo dopo, ma comunque qualche anno prima del referendum sulla scala mobile.

    Se Napolitano, Spaventa, Berlinguer cambiarono idea, forse capirono qualcosa che tu non vuoi capire. Oppure tu sei più intelligente, chissà.

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  40. Io non condivido la scelta di Leonardo di rivotare il PD, e voterò M5S, ma, per l'amor di Dio, non insistere con quest'idea della svalutazione. E' una pessima idea. Ed al momento è la cosa che, più di tutte, mi dà ancora da pensare su quello che dovrò fare alle europee (sulle regionali non ho dubbi).

    La svalutazione è un gioco a perdere per l'economia complessiva della nazione. Anche se alcuni ci potrebbero guadagnare, certo: chi specula, chi ha la PMI ed esporta, che avrebbe la sua bella boccata d'ossigeno. Guadagno, però, fatto a spese del resto della popolazione.

    Ti ricopierei quello che ho scritto io in proposito, ma vorrei evitare di fare le paginate off topic nei commenti, come l'ultima volta.

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  41. Scusa anonimo….io non vivo piú in Italia dal 76 e da allora vivo in Svezia, Europa, ..sono molto piú Italiano di te e ti diró che se l Italia fosse commissionata sarei piú che contento, visto che l italiani stessi la stanno rovinando…e se per difetti intendi mafia camorra santa corona, francie estremiste che vietano alle famiglie di portare i figli allo stadio o chi inquina l italia e se ne fotte delle malattie…allora scusa non meritiamo di gestirci da soli, poi é vero la merkel ha appesantito la grcia..peró vedi adesso nessuno dice che loro si stanno rialzando grazie a quella cura, mentre noi siamo finiti con le nostre critiche in mano a comici da strapazzo che invece di far ridere fanno solo piangere per come rovineranno di piú la nostra Italia

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  42. ATTENZIONE! c'e' stato un attentato al museo ebraico di Bruxelles! Bisogna subito fermare il massacro in Palestina. Troviamoci subito davanti alla sinagoga per una manifestazione numerosa. Andiamo a spiegare agli ebrei che devono cessare di essere sionisti, altrimenti questi episodi continueranno. E la crisi economica li travolgera' #steiiumanne

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  43. “Perché la storia va da quella parte.” capostipite di tutte le fallacie storiche, comoda giustificazione per chi si accoda alla folla di chi aspetta il turno per buttarsi giù dal ponte.
    “tanto per cominciare escludo eventualità di guerre europee”

    1) è un bel ricatto: votate l'oligarchia europea se non volete guerre
    2) la germania ci sta facendo pagare i danni di una guerra che ha vinto senza assumersi i rischi di mettere soldati in campo; comodo eh?

    tira un altro dado bah

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  44. Caro Leonardo, io ho smesso. Dopo aver esperito fin dall'inizio il tentativo civatiano dall'interno e averlo praticato, non credo più che ci faccia del bene, perlomeno finché il Partito è nelle mani di Renzi. Sostenere il PD tramite quei nomi di rispetto candidati più a sinistra (civatiani) allunga i tempi dell'agonia. Non posso più votare un partito che ha ormai accumulato troppo responsabilità negative e che si occupa di europa solo per fare propaganda in Italia, fino a finire a fare larghe intese sulla pelle del nostro futuro. E che col mio voto sarebbe legittimato a continuare; vano è il tentativo dei civatiani, che restano la gemma di pregio nel mucchio. Lo voto nel locale il PD, che sono sempre i più bravi e competenti qui da me. Ma credo che effettivamente stavolta, al netto dei residuati che restano appiccicati, i contenuti proposti dall'area Tsipras siano gli unici che possono dare una bussola per il futuro. Perché sai, tra noi quasi trentenni la bussola segna emigrazione senza ritorno. Te la ricorderai meglio di me la Tobin Tax e i discorsi che si portava dietro, quanto avremmo avuto ragione; ecco, domani voto un po' per poter dire tra dieci anni di aver avuto ragione, e un po' pe fare in modo che questi temi continuino a essere portati avanti, cosa che il PD non fa assolutamente. E poi è il parlamento europeo, non stai dando niente in mano a Grillo, l'argomento non è valido. Con tristezza preventiva ma molto affetto, un abbraccio.
    serena

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  45. Siamo senza speranza, intendo la sinistra. Mi sembra che il tafazzismo sia ancora molto presente nel nostro DNA. Se siamo Civatiani non votiamo il PD perchè c'è Renzi, se siamo renziani magari non lo abbiamo votato l'anno scorso perchè c'era Bersani, e così ci siamo condannati ad una sconfitta disonorevole che ha prodotto i 101 cialtroni che affossarono Prodi e le larghe intese.
    Ha ragione Leonardo, se voti a sinistra non aiuti il partito ad estendersi a sinistra ma lo spingi a destra, è sempre stato così. E' statistica, incontrovertibile.
    Poi c'è il problema del voto etico vs. il voto utile.
    Certo, è bellissimo impuntarsi su qualche risvolto eticamente discutibile, ma affossare le legislature per i mal di pancia sui dettagli (riconsegnando sempre il potere al solito Nonno Bassotto che ringrazia) mi sembra il massimo dell'imbecillità. Leggete in proposito il bel libro di Francesco Piccolo, 'il desiderio di essere come tutti'.
    Quanto all'Europa cattiva, più che altro la direi stupida. Sega il ramo sul quale è seduta. La crisi greca si poteva risolvere in modo più solidale, ma c'è da dire che la Grecia è mal governata e perennemente in bancarotta da quando è stata rifondata nel 1821 (cfr. ottimo articolo sul Corriere on line di ieri o ieri l'altro).
    L'uscita dall'euro….
    Il 30% di perdita globale di ricchezza (salvo dei ricchi che i capitali li hanno già all'estero) è una tragedia per tutti, almeno quelli che hanno una casa e un conto in banca in Italia.
    Quanto ai benefici per il lavoro, dovremo tornare a fare i lavori che oggi fanno gli extracomunitari…
    Ma ci vuole tanto a capire che il modo giusto di competere oggi è con l'innovazione e la ricerca? Che già vent'anni fa Prodi fece una serie di trasmissioni TV in cui spiegava che senza di esse ci saremmo ridotti a competere con i popoli emergenti col conseguente abbassamento di salari, welfare e garanzie contrattuali?
    Vi piacerebbe tornare alle svalutazioni competitive, ai tassi di interesse a due cifre per i mutui eccetera? Votate Capitan Trinchetto e la sua ciurma di 'ciucci e supponenti', vedrete come vi divertirete.

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  46. E infine arriva Cristian Raimo, che ti fotte la tua rendita di posizione, il pacato spiegare, la rettorica amorevolmente artigianale, la nicchia politica, l'audience.
    A te rimanga il meandro sul sito de l'Unità, il rispetto degli alunni, i ricordi.

    E' stato bello, babbione.

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  47. La scala mobile??!! Ora capisco!

    Leonardo pontifica, ma è un borghese piccolo piccolo che ha il suo stipendietto, il mutuo da pagare e qualche risparmio in banca e ha una paura matta dell'inflazione. L'Italia affonda, le fabbriche chiudono o vengono comprate, gli operai licenziati, i piccoli imprenditori si suicidano, ma lui pensa solo al suo stipendietto che potrebbe essere eroso dall'inflazione. Non sa calcolarla perché non capisce nulla di economia, ma “a suo tempo sul blog di Beppe” ha letto un 30% e si è spaventato. Non vuole che il suo stipendietto corra rischi. Tutto qui.

    Chissà, forse pensavano così anche i giornalisti della tv pubblica greca prima che li licenziassero perché i loro stipendietti servivano allo Stato per pagare le banche tedesche (e fino al giorno prima avevano censurato le dichiarazioni anti euro). Forse pensavano così anche i poliziotti portoghesi quando gli hanno tagliato lo stipendio di 200 euro (e fino al giorno prima avevano pestato manifestanti anti euro).

    Continua pure a mentire credendo di salvare il tuo stipendiuccio. Col fiscal compact e l'ERF verranno a prendere anche te.

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  48. Sento tristezza, ma non è il caso. Ti assicuro che nella mia cosiddetta rendita di posizione c'era pochissimo da fottere.

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