Ci voleva forse Matteo Renzi per farci capire che un accordo con Berlusconi sul sistema elettorale non è affatto difficile: basta dargli tutto quello che vuole. Quando presentò il suo accordo “prendere-o-lasciare” alla direzione del PD, chi si ostinava a vedere il bicchiere mezzo pieno notò che almeno non erano previste le candidature multiple – almeno quelle. Almeno non avremmo rivisto i notabili dei partiti in cima ai listini di tutti i collegi, pronti a lasciare il posto ai perfetti sconosciuti in coda. Ognuno può avere un’idea diversa su dove passi il confine tra decenza e indecenza, ma almeno c’è consenso sul fatto che le candidature multiple stiano al di sotto della linea. Meno male.
Un paio di giorni dopo il NCD – la filiale di Berlusconi presso il governo – ha presentato un emendamento che reinseriva le candidature multiple. Quando Alessandro Gilioli, giornalista dell’Espresso, ha provato a chiederne conto a Renzi su twitter, ne ha ricevuto una risposta davvero interessante. La domanda era: ti impegni a evitare le candidature multiple? La risposta eccola qui.
per adesso non ci sono. Non mi ci immolo (come ballottaggio, premio, sbarramenti). PD, cmq, non farà MAI candidature multiple
— Matteo Renzi (@matteorenzi) January 25, 2014
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Insomma, sì, può darsi che lo stiano fregando: è una possibilità, lui non ci si immola; quello che può fare è garantire che lui, cmq, non li fregherà MAI. Se la coalizione di centrodestra riuscirà in questo modo a produrre liste più appetibili agli elettori, pazienza: Matteo Renzi non potrebbe mai abbassarsi a un trucchetto simile.
Questa forma malintesa di fair play, (continua sull’Unita.it, H1t#216) per cui lasci che il tuo interlocutore ti boicotti la legge elettorale e non approfitti nemmeno dei trucchi che lui si sta permettendo, è una delle cose meno nuove di Matteo Renzi: un atteggiamento che prima di lui fu di Veltroni e persino di D’Alema. L’antiberlusconismo “agonistico” di chi ritiene che per quanto disonesto, per quanto infido, per quanto pregiudicato, Silvio Berlusconi vada battuto sul campo: non importa se il campo è in discesa per lui e in salita per noi. È un atteggiamento che fin qui non ha pagato, ma Renzi ritiene di avere delle cartucce che i suoi predecessori non avevano, e magari le ha davvero. Io spero che le abbia.

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