In futuro forse non esisteranno più le enciclopedie scritte, per via che leggere diventerà sempre più faticoso; ci saranno sempre più video e immagini, e magari alla voce IRONIA di qualche videopedia del futuro ci troveremo la clip del cittadino Paolo B., quello che sosteneva che “con Internet le coscienze si stanno svegliando”. L’ironia è che in teoria questo dovrebbe essere vero: su Internet ci sono già più informazioni che in una qualsiasi biblioteca media: chiunque grazie a internet può approfondire la propria conoscenza di qualsiasi ramo dello scibile umano. Lo dico per esperienza, visto che da un po’ di tempo in qua mi sono dato all’agiografia e davvero, all’inizio ne sapevo veramente poco, ma con internet ho recuperato migliaia di nozioni in tempi brevissimi: niente di paragonabile ai ritmi medievali in cui imparavo cose all’università analogica 15 anni fa.

E quindi in teoria Paolo B. ha proprio ragione, su internet si possono davvero condividere idee e conoscenze; peccato che invece migliaia di persone come Paolo B. si limitino a trovare un video, Zeitgeist, che “gli ha fatto vedere il mondo in un modo radicalmente diverso”, raccontando una serie di storie enormi (il controllo della popolazione mediante microchip probabilmente massonici, l’11/9 ‘automanovrato’ dagli americani) e accettarlo senza un’ombra di pensiero critico.

E dire che sulla stessa Internet, con un po’ di pratica, Paolo B. avrebbe potuto trovare fonti che smentivano e demolivano il video stesso (Attivissimo, per esempio). Perché invece si è fermato davanti a Zeitgeist, perché ha deciso che tutto quello che sapevano gli altri era falso e soltanto Zetigeist diceva la verità? Qui c’è un problema che va molto al di là del grillismo – perché lo scandalo di un ragazzo un po’ disinformato in parlamento lascia il tempo che prova, probabilmente era disinformato anche il tizio che sedeva in quel seggio prima di lui. Però questo tipo di disinformazione non è l’ignoranza vecchio stile: è qualcosa di nuovo, qualcosa di attuale, col quale stiamo facendo i conti adesso: polemiche sulla sovranità monetaria, scienziati condannati per non aver allertato la popolazione su un terremoto non prevedibile, detrattori dell’evoluzionismo, negatori del riscaldamento globale, ecc.. La cultura scientifica è sotto attacco, e il luogo dell’attacco è proprio quello in cui in teoria dovrebbe essere diventata finalmente accessibile a tutti: Internet. L’hanno inventata gli scienziati, la stanno colonizzando gli spacciatori di bufale. Cosa sta succedendo? Io ho una teoria.

Si tratta di un rigurgito.

Internet fa paura

C’è un motivo molto semplice per cui un individuo qualsiasi – chiamiamolo “Paolo” – messo di fronte a tutto lo scibile umano, invece di cominciare a studiarlo pagina per pagina, andrà a cercarsi un video, e ovviamente il “video che gli cambierà il modo di pensare”, che gli dirà la verità su tutto quanto e soprattutto che tutti gli altri mentono. Questo motivo molto semplice è quello che ci orienta nella maggior parte delle nostre scelte quotidiane: il risparmio di energia. Ne parlava già Freud, credo (non ho voglia di controllare): risparmiare energia, risparmiare fatica, è piacevole in sé, quindi ogni volta che il nostro cervello trova un sistema di risparmiare (consapevolmente o inconsapevolmente), lo fa. Di fronte a quell’immensa enciclopedia che è Internet, Paolo B. ha di fronte infinite opzioni. Può approfondire le sue conoscenze di economia: ma servirà tempo e aiuto, specie se non ha una cultura di base in quella materia. Può approfondire le sue conoscenze sulla società americana, quel poco che gli basterà a scoprire che CHIP è la sigla che sta per Children’s Health Insurance Program, ma potrebbe metterci ore, giorni, settimane. Un video è molto meno faticoso. Non devi neanche leggere, i video si leggono da soli. Proprio perché su Internet c’è tutto, il contenuto semplice scaccia il contenuto complesso.

Ma per funzionare davvero, il video non deve essere soltanto semplice: deve anche escludere tutti gli altri contenuti: deve dirti che “tutto quel che sai è falso”. Quel che rende irresistibile Zeitgeist, come tutti i documentari complottisti, è che ti mette di fronte a un aut-aut: o credi Zeitgeist, o credi a tutto il resto. E siccome Zeitgeist è facile, e tutto il resto è complicato e faticoso, molti utenti hanno già deciso pochi istanti dopo aver premuto il tasto play. È il motivo per cui il pensiero religioso continua a essere un’alternativa abbastanza ragionevole alla cultura scientifica: una volta si trattava di scegliere se leggere una biblioteca o un libro solo. Oggi non c’è neanche bisogno di leggere un libro, basta un video, il che sbilancia ancora di più i corni del dilemma. Si noti che mentre l’approccio religioso (“credo in tutto quello che mi dice un libro, o un video, o il blog di Beppe Grillo”) può sembrarci un po’ angusto, l’approccio enciclopedico (“leggerò tutto quel che posso leggere, imparerò tutto quel che posso imparare”) nell’ultimo mezzo secolo è diventato a ben vedere qualcosa di utopistico e disperato: la biblioteca è troppo grossa, non posso leggere tutto, non posso imparare tutto, anzi le frazioni dello scibile umano che posso conoscere sono così ridicole rispetto al tutto che forse non ne vale nemmeno la pena. E qui scopriamo uno dei punti cruciali dello strano successo di Grillo su internet: il suo blog (lo si scrive da anni) è una specie di anticamera di internet, un posto frequentato soprattutto da gente che internet non sa bene cosa sia, non ha ancora imparato a usarla, e forse ne ha anche un po’ paura. Siamo sicuri che non abbia tutti i torti? Internet può veramente fare paura.

“Stampo e stampo, clicco e stampo, tutte le puttanate che mi vengono in mente, non le leggerò mai…”

Lo so, per molti che stanno leggendo Internet è quel luogo meraviglioso dove hanno imparato tantissime cose grazie al quale hanno trovato lavoro, la ragazza e fatto pure dei bambini. Anche se nessuno di voi è nativo digitale, internet tra ’90 e ’00 ci è per così dire cresciuta intorno. L’abbiamo conosciuta molto prima che diventasse quella cosa enorme che è adesso. E anche adesso che è enorme, sappiamo orientarci abbastanza bene. Conosciamo i luoghi da evitare come la peste, sappiamo dove andare per trovare le cose che ci interessano (era automatico che Attivissimo commentasse l’exploit di Paolo B.; è il primo posto dove siamo andati a cercare). Ci eravamo quando sono nati i blog, abbiamo visto nascere e crescere wikipedia, abbiamo visto scoppiare la bolla di Second Life. Nel frattempo Grillo demoliva i PC nei suoi spettacoli. Più del gesto, è interessante ricordarsi il perché li distruggeva: perché facevano troppe e cose e lui avrebbe voluto farne soltanto poche, semplici. Raccontava di aver speso milioni in inchiostro da stampante perché non era in grado di selezionare cosa stampare e così no: non è la stessa vertigine del Paolo medio di fronte all’internet di oggi: cosa leggo? cosa stampo? ok, nessuno più stampa niente, forse. Ma di chi mi fido? Fatalmente, molti sceglieranno il messaggio più semplice e più integralista: Tutto quello che sai è falso, SvegliaaaaAAA!

Non vi è mai capitato che una biblioteca vi mettesse soggezione? tutti quei libri messi assieme, non sembrano dirci “non riuscirai mai a leggerci”? Più impariamo, più ci rendiamo conto di saperne poco, ogni giorno migliaia di persone scrivono i libri interessanti che non leggeremo mai. Se solo qualcuno ci dicesse che è tutto inutile, tutto falso, che non ne vale la pena… dovremmo credere in lui, ovviamente, e ciecamente; ma non sarebbe comunque un buon affare?

Paolo B. è un po’ più giovane di molti di noi – ma non credo che sia una questione anagrafica. Paolo B. è soprattutto una persona che, come Grillo, come molti lettori di Grillo, si è ritrovata su internet senza preparazione. All’improvviso, senza mediazioni scolastiche o culturali, hanno premuto un tasto e avevano la più grande enciclopedia del mondo in casa, un lusso estremo fino a dieci anni fa, qualcosa per cui il potente Re Salomone avrebbe rinunciato a mogli e concubine – e non sanno da che parte iniziare. Per utenti così Zeitgeist è un inizio perfetto: non fa che dirti “è tutto un inganno, inutile proseguire, resta pure qui con noi, siamo tanti, ci vedremo in parlamento (sarà un piacere)”. Noi che internet l’abbiamo assaggiata un po’ per volta, fino ad assuefarci, dobbiamo fare un certo sforzo per capire i Paolo che prima di farsi i denti non riescono a mandar giù niente, e rigurgitano sull’internet pezzi di internet intera.

In questa forma il grillismo non è che la prosecuzione di una lunga lotta degli italiani contro la cultura, e in particolare contro la cultura scientifica. Lo hanno paragonato a tante cose in questi giorni – è uno sport popolare. Uomo Qualunque, Fascismo, Nazismo, ecc.. Qui vorrei proporre un parallelo un po’ meno banale: nel suo tentativo di reagire a qualcosa di profondamente nuovo (internet) assorbendolo, mettendoselo sugli stendardi, e trasformandolo in qualcosa di vecchio (un pulpito semovente da predicatore ‘400), Grillo in fondo si ritrova sui solchi tracciati un secolo fa dai futuristi. Sarà che l’argomento è una mia antica ossessione, ma le analogie mi sembrano tante. Ne riparliamo magari un’altra volta.

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70 risposte

  1. Bravo, molto interressante. Diversi sociologi e non solo hanno cominciato da un po' di tempo a studiare gli effetti dei comportamenti umani di fronte a un eccesso di informazione. E` preoccupante quanto queste dinamiche tendano a prescindere da un concetto accettabile di verifica. Pane per la nostra epistemologia…

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  2. Meraviglioso post, aspettiamo gli approfondimenti. Comunque la facilità con cui gli M5 credono a qualunque panzana confermi i propri pregiudizi ricorda sinistramente il successo che ebbero i Protocolli dei Savi di Sion.

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  3. ottimo Leonardo. Avendo scritto qualche mese fa per il forum dove cazzeggio – che non linko perchè son timido – un papello di tema analogo, quando leggo su blog frequentati come il tuo le mie stesse idee provo una certa soddisfazione.
    Aggiungo una cosa: mi riconosco in pieno nel tuo ritratto dell'utente di internet molto più skillato rispetto all'utente medio del grilloblog e come tale posso dire che, quando noi vedevamo i grillini muovere i primi passi nel vasto mondo fuori dal loro serraglio, li catalogavamo subito e ci chiedevamo “ma questi da dove sono usciti fuori? Speriamo tornino presto nella loro fogna”.
    Anni fa leggevo con dispiacere le statistiche in base alle quali l'accesso alla rete in Italia era limitato a una percentuale ridicola della popolazione, adesso che hanno aperto le gabbie trovo che siano già fin troppi. Purtroppo è a te come insegnante che spetta l'arduo compito di staccare i giovani virgulti dallo smartphone e insegnare loro prima di tutto a scrivere in un italiano decente: prima della connessione, ci sarebbe da risolvere il problema di una percentuale di analfabeti (più o meno funzionali) pari a quasi metà della popolazione, che in questo frangente si è manifestata votando appunto Beppe Grillo.

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  4. Non solo io ricordo l'internet tra l'80 e il '90, ma non riesco a guardare i video. Sono grave?

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  5. Condivido tutto di questo post, tranne il fatto che nessuno riesce a togliermi dalla testa che l'11 settembre gli americani se lo siano praticamente fatti in casa.

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  6. Concordo in effetti la mia fortuna come internettaro è stata di avere una solida formazione associata al fatto che per molto tempo ho usato il collegamento telefonico per navigare quindi anche la scelta di cosa leggere era condizionata dalla domanda quando si carica?

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  7. Boh, sì, Zeitgeist è davvero poca roba – benchè gli speciali tv su egizi, madonne che piangono sangue, risvegli o sindoni, il celebre Porta a Porta coi carnefici slavi in uniformi made in Italy, o il Messori della gamba che ricresce, non so quanto sian meglio – e di certo non fa un gran servizio al suo altisonante nome – ma che dire, allora, di Wittgenstein?
    Però se poi l'esempio di cosa fatta come si deve è Attivissimo, son tentato di stare col Grillo neoluddista.

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  8. Bel post, riflessione interessante che mi sento di condividere.
    Ricordo che quando andavo al liceo il mio prof di teatro** aveva sostenuto una cosa simile, siccome la rete all'epoca era ancora agli albori lui si riferiva a tutti qui libelli che andavano di moda circa i templari che conquistano il mondo aiutati dal nuovo ordine modiale e simili.
    Internet è uno specchio dell'umanità, c'è dentro tutto e il contrario di tutto e ovviamente sta a noi distinguere il grano dal loglio: in epoca pre-internet avremmo detto “evita di credere al primo fanatico che bussa alla tua porta”.

    Ricordo che fra i commenti di qualche tuo post addietro c'era uno che ti minacciava di non cancellargli il testo altrimenti “faremo sapere a tutta la rete il tuo gesto”; in maniera analoga ricevo spesso delle email da parte di certi attivisti che mi invitano a firmare petizioni per questo o quell'altro autoconvincendosi poi che gli eventi politici internazionali avvengano perché 50 000 -100 000 persone (lo 0,1-0,2% degli italiani, lo 0,014-0,028% degli europei, ma se contiamo almeno un 50% di troll otteniamo un numero ancora inferiore) avrebbero firmato il loro appello. Una volta ho provato a cercare informazioni su di loro e ho trovato dei complottisti che sostenevano che in realtà dietro di loro c'era non ricordo quale società finanziaria che aveva lo scopo di screditare le petizioni on-line, organizziamo subito una bella petizione on-line contro tale società.

    Tornando alla fatica dell'acquisizione dati, me ne accorgo quotidianamente quando uso i motori di ricerca scientifici come Sci Finder o ISI Web of Knoweledge alla ricerca di articoli e pubblicazioni: il 95% del tempo viene speso per separare il ridondante.
    Mi rendo quindi conto che qualcuno possa essere tentato dal “tutto quello che sai è falso”, così la facciamo finita e non se ne parla più.

    Mi sa che ho scritto troppo, però approfitto ancora per dirti che neanche a me piace la nuova visualizzazione dei commenti, ma siccome chi commenta è ospite in casa d'altr me torno alle mie casarecce ai funghi e più non fiato (si, anche qui fra la Mosa ed il Reno riusciamo a cucinare mediterraneo ogni tanto 😉 ).

    **si, proprio così: prof di teatro… ho fatto un liceo scientifico assai bizzarro, col senno di poi lo definirei “a sperimentazione umanistico-teatrale” ma se potessi tornare indietro lo rifarei da capo.

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  9. Articolo bellissimo e condivisibilissimo.

    In questa forma il grillismo non è che la prosecuzione di una lunga lotta degli italiani contro la cultura, e in particolare contro la cultura scientifica. Lo hanno paragonato a tante cose in questi giorni – è uno sport popolare. Uomo Qualunque, Fascismo, Nazismo, ecc..

    Partendo dalla lotta contro la cultura scientifica, il vero padre spirituale di Grillo è Benedetto Croce: http://pensieri-eretici.blogspot.de/2011/10/ne-portiamo-ancora-la-croce.html

    Saluti,

    Mauro.

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  10. Questa volta non condivido, anzi. Zeitgeist non è complottismo, magari lo è stato parte del primo film, la sua nascita, ma come ogni cosa su questa terra si è provato, è maturato ed è cresciuto. Seguite le discussioni, i teamspeak, ascoltate.
    Se poi la verità la sancisce Attivissimo siamo apposto. Non è che se ci sono 10 argomenti e uno trova la verità su 9 questa si applica automaticamente anche alla 10. Informaticamente nulla da ridire, ha fatto sempre uno splendido lavoro… cose dimostrate! ma sulle torri gemelle fatemi il piacere. Mi fa sorridere vedere che dopo 12 anni ci siano ancora persone che credono che dei cavernicoli abbiano violato lo spazio aereo americano, cosi… ma poi un aereo che si schianta in un punto in cui per l'appunto non c'era nessuno del pentagono, poi un aereo che si disintegra, sparisce. non c'è una telecamera che ha ripreso qualcosa… al pentagono! 😀 Ma poi organizzato dal terribile Bin Laden che l'hanno ammazzato in mare e buttato fra le onde! Cioè… si parla di americani? Buttano in TV anche quanto uno va in bagno al giorno e questi si perdono il servizio del secolo? Dai dai… restate con la vostra paura rifugiandovi dietro queste verità di comodo… quella ufficiale…
    Ma che buffo… dovevano andare a prendere Bin Laden e per la strada hanno trovato Saddam Hussein… son proprio sbadati. Ma non è stato per il petrolio sul quale galleggia l'iraq, è perchè il navigatore gli diceva che per andare dai terribili talebani si doveva passare per bagdad… sai, quando ci sono armi di distruzione di massa è bene uccidere e rovesciare una nazione (anche se non si trovano queste armi)! Ma gli esportatori sani di democrazia ormai son diventati efficienti nelle loro missioni di pace! ovviamente dove c'è da prendere delle risorse…
    Poi vediamo… il signoraggio è una bufala! Eccerto! Il debito è un pò come lo spread… bene sempre ricordarlo quando le cose non vanno come devono andare… rendiamoci conto… con berlusca era quasi a 500 arriva Mister Monti e passa a 200… si va alle votazioni e con il rischio ingovernabilità (mentre ancora non erano definitivi i risultati) risaliva come lava in un vulcano…
    mi dispiace, ma se spesso ho letto con curiosità e ammirazione, questa volta provo solo un sincero disprezzo.
    Andrea Manzi

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  11. Cmq paolo attivissimo è un noto debunker del CICAP, non è assolutamente credibile. Andatevi a vedere i video di Massimo Mazzucco….Mi sa che sto Leonardo alla fine non è molto diverso da quelli che giudica.

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  12. Andrea Manzi,
    anche io, ho letto con curiosita' e ammirazione i voli pindarici della tua mente. sono affascinato da tanto sincero disprezzo.
    credo tu sia il perfetto archetipo, il soggetto che Leonardo cita. Mio caro Andrea, con affetto si parla di te.
    ti prego dimmi che hai votato Grillo!

    Leonardo, te lo ripeto, Grillo ti ha fatto bene. hai una nuova verve!

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  13. In risposta ad Aru.

    Per stimolare un letterato non c'è niente di meglio di una bella disgrazia: la peste per Boccaccio, l'amore non corrisposto per Petrarca, l'oppressione austriaca per Manzoni… e il M5S per Leonardo 😉

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  14. Insomma, Zeitgeist e' sicuramente un concentrato di assurdita', il cui scopo fra l'altro e', secondo me, screditare alcuni delle tesi che presenta con argomenti pretestuosi. Pero', pero', vedo che anche tu aderisci alla religione di Attivissimo. Qualsiasi cosa scriva quell'uomo e', per i fanatici di questa religione, la Verita' rivelata. Mai nessun dubbio sulle sue fonti o sui suoi metodi, Attivissimo ha sempre ragione. Mi sembra un procedimento metodologico non dissimile da chi si vuole criticare in questo post. Mi sono perso qualcosa? (In realta', piu' che Leonardo che sicuramente generalizza e semplifica per amor di brevita', mi spaventano molti altri adepti di questa setta). Con stima, Daniele

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  15. Caro Leonardo,

    la cultura scientifica è sotto attaccato dal giorno in cui è nata la scienza. Tutt'ora si contrappone il creazionismo al darwinismo (l'ultimo l'articolo sul Foglio, riguardo il rogo della città della scienza a Napoli), per non parlare di tutte le teorie bislacche che si trovano su Internet!

    Andando nello specifico del m5s, ultimamente ho letto delle discussioni sulla vivisezione e la vaccinazione da farmi venire la pelle d'oca. Siamo a livelli di medio evo scientifico, come è sempre stato tra la popolazione, ma con Internet la cosa è diventata di dominio pubblico.

    Ora, io non credo al fatto che l'accesso alla conoscenza faccia così tanta paura da indurre un blocco ed allo stesso tempo, a cercare una scorciatoia: nel tuo esempio il video di Zeitgeist. Così come non credo che la biblioteca possa spaventare, perché vedere tutti quei libri insieme ci porta a pensare che non potremmo mai leggerli e quindi ci blocca sul nascere!

    In realtà la gente legge, si informa, si fa un'idea sull'argomento ma molto spesso, questa idea è completamente sbagliata. Soprattutto quando si parla di materie scientifiche. Studiare un argomento nuovo, da autodidatta, non basta, anzi, spesso è deleterio. Entro in biblioteca, il tempio della conoscenza, e credo di uscirne fuori con un nuovo “sapere”. Falso!
    In Internet è peggio ancora, perché oltre a leggere puoi pure commentare (come me ora 😉 ).

    Se per diventare uno scienziato ti devi fare 5 anni di Università, una tesi sperimentale (1-2 anni), più un dottorato di ricerca (altri 3 anni), un cavolo di motivo ci sarà. Non è la semplice nozionistica a fare la differenza. Un percorso del genere serve principalmente ha tirare fuori, potenziare, sviluppare il ragionamento scientifico. Il Paolo B. non spaventa perché porta ad esempio Zeitgeist, ma perché lo fa come se fosse un Vescovo con i suoi dogmi religiosi. Sarebbe lo stesso se si mettesse in testa di difendere il darwinismo dopo aver letto una Wiki e visto un video di “salcazzo”. La scienza non si difende a dogmi. Non è una religione.

    Per fare un esempio concreto, leggiti, se hai tempo e voglia, la discussione sui vaccini in Lombardia, segnalata dal Tumblr di Nipresa: http://nipresa.tumblr.com/post/44799046185/proposta-m5s-vaccinazioni-pediatriche-non-piu

    All'unico che prova a portare ordine e dati scientifici nella discussione, si contrappone gente informata a cazzo, senza la minima idea su come si tiene una discussione scientifica e che argomenta con “matrix – pillola rossa e blu”.
    Questo perché non sanno discutere scientificamente, non sanno leggere un grafico, dei dati, estrapolano pezzetti di articoli che sembrano volergli dare ragione e te lo sbattono in faccia come se fosse la verità assoluta: benvenuti nel Medio Evo scientifico. Un posto dove la gente crede sia sufficiente usare la logica per arrivare alla verità: è un ragionamento logico, dunque è vero. Ecco che così sanciscono la morte della scienza, della sperimentazione, delle prove scientifiche. Son come quelli che parlando di surriscaldamento globale confondono il meteo con il clima e ti dicono “ma come, si alza la temperatura globale e però l'inverno fa sempre più freddo!”

    Siamo di fronte ad una massa di qualunquisti che al contrario di quello che scrivi tu, legge e pure troppo, ma lo fa senza una guida appropriata. Come decidere di scalare l'Everest perché ci si è comprati le migliori attrezzature di sempre!

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  16. Avatar Paolo (non B, per ora)
    Paolo (non B, per ora)

    Molto condivisibile, sono d'accordo con chi dice che grillo ha fatto molto bene anche a te, oltre che al pd. Una sferzata di novità.
    Resta con i piedi per terra, però. Si sta parlando di alcuni milioni di persone e, a mio modestissimo parere, non sono tutti zeitgeist, biowashball, no-euro (abbreviato “neuro”), plutocomplottomassomaniaci. Credo tu abbia descritto molto bene Paolo B., ma questo non significa molto rispetto a chi lo ha eletto. E se non ci si interroga seriamente, a partire dal tuo partito, sul motivo per cui gli 8 milioni e passa di cui sopra hanno corso il rischio di mettere il sig. zeitgeist in parlamento al posto di tanti altri geniacci della prima e seconda repvbblica, se si continua a vivisezionare gli infiniti difetti delle 160 new entry anziché ragionare del motivo per cui tante (tantissime) persone che è necessario considerare senzienti li hanno votati… siamo sempre al solito punto che ci lascia basiti a chiederci come sia stato possibile che berlusconi abbia ancora tutto quel consenso.
    La risposta non è che chi li vota è come loro: troppo semplice. E troppo inquietante… quasi cospirazionista!

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  17. Leonardo non sei abbastanza complottista ne non scrivi SVEGLIAA!!11!!1!. L'alternanza compulsiva tra ! e 1 è fondamentale. Non importa il numero.

    Ottimo post.

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  18. Veramente sono stati condannati per aver detto che andava tutto bene e non ci sarebbe stato nessun terremoto, e fatevi un bel bicchiere di vino.

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  19. Ottimo Post!!! Complimenti!!!
    senti se hai tempo potresti dare una lettura al mio post sulla Religione Grillo?
    Grazie
    Mimi
    http://mimimollica.wordpress.com/2013/03/07/grillos-cult/

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  20. è stato già detto tutto e non aggiungerò altro, ma il post m'è piaciuto e solo una su internet e la scienza: c'è un sacco di gente che non è più capace di leggere più di dieci righe di fila, meglio i filmati! c'è meno da ragionare, si possono guardare mentre si telefona, ecc.
    solo che non tutto è riassumibile in 10 righe.
    e poi si confonde il possibile col plausibile col verosimile… come le storie sull'11 settembre… siccome la verità ufficiale non ci convince ne accettiamo un'altra che ha ancora meno prove di quell'altra e fa nascere ancora più dubbi…
    ochei avevo detto che stavo zitto
    ah, un'altra cosa: ha ragione claudio, per te il m5s è come la peste per manzoni, ora si spera che non lo sia per noi come per i milanesi…

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  21. In risposta a Luca Corio.

    Ho letto con interesse e sconforto crescente quello che hai scritto in merito alla non preparazione scientifica di certa gente; sconforto perché purtroppo debbo ammettere che è tutto vero.

    Mi sento però di osservare una cosa: se è vero che per un percorso scientifico completo occorre affrontare anche il dottorato (quello che sto facendo io al momento), il seme della scienza può essere fatto germogliare anche senza tale enorme preparazione: il lavoro nelle scuole è da questo punto di vista fondamentale.
    Non tutti possono o vogliono fare un PhD, ma si può ragionar di scienza anche chi non è PhD, visto che la scienza è più che altro un modo di affrontare i problemi ch ci si pongono davanti.

    Purtroppo la scuola italiana non sempre forma un approccio scientifico di base nelle persone.

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  22. Ma la cultura scientifica sarebbe Attivissimo?
    Gli scienziati condannati per il terremoto dell'Aquila hanno rassicurato la popolazione per compiacere Bertolaso.
    A questo punto sorge spontanea una domanda: Leonardo ma ci sei o ci fai?

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  23. C'è un problema di fondo nell' “informazione” su internet: tutto quello che viene scritto, viene scritto comunque da persone. Non è che si materializza dalla dimensione della verità. Questo è naturalmente vero anche per i libri, i giornali e le riviste: non è naturalmente che una enciclopedia stampata non possa contenere errori, ma si suppone che il controllo a monte sia (o dovrebbe essere, in italia purtroppo si lavora sempre in maniera approssimativa) maggiore. E c'è comunque qualcuno che fa da garante: l'editore, l'autore etc. Ripeto, non che questo sia sempre una garanzia assoluta, ma insomma. Invece su internet la grande massa di informazioni e spesso l'anonimato fanno convivere cose buone con cose pessime con cose boh. Prendiamo Wiki: è un progetto splendido e utilissimo, ma il controllo incrociato degli utenti funziona solo in parte, perché se io scrivo una voce su un argomento di cui in pochi sono informati, chi controllerà? La ricerca della verità -o almeno di una approssimazione statistica della stessa- è faticosa e richiede tempo e tempo, e chi fa ricerca lo sa bene, e non basta essere appassionati per scrivere voci enciclopediche. Tante voci sono fatte bene, tante altre sono approssimative, e non è detto che chi ne sa di più abbia voglia di mettersi lì a correggere: come ogni iniziativa collettiva, il fenomeno del free riding è alto. Insomma, tutto questo per dire che questa fiducia fideistica in internet è sostanzialmente pericolosa: una somma di informazioni e nozioni non ci rende più saggi o consapevoli, se anche fossimo in grado di digerirle tutte. Senza spirito critico e di ricerca, non si va avanti.

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  24. Mrs_Hide
    Anche tu hai attirato la mia attenzione, quale soggetto del post.
    Mi potresti spiegare quale quale salto logico c'e' tra
    Attivissimo-previsioni di terremoti – Bertolaso- comprendonio di Leonardo?

    Leonardo, perche' non indaghi?interviste e spaccati di vita per noi, altro che Barbara D'Urso!

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  25. sono d'accordo!

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  26. Caro Leonardo,
    il tuo post (peraltro anche condivisibile, magari non in toto) che qui pubblichi con il titolo Zeitgeist è un rigurgito” è stato ripreso dall'Unità on-line, che però gli ha cambiato il titolo in un più esplicito (e più funzionale per la propaganda) “perché un grillino crede alle bufale?”

    C'è forse bisogno di una più lampante dimostrazione di disinformazione, o meglio, di distorsione dell'informazione?

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  27. Condivido la sostanza dell'articolo e i pericoli citati. Tuttavia mi chiedo due cose.
    La prima riguarda il fatto che molti (a prescindere da internet) non hanno le basi metodologiche per apprendere in modo critico. Qui il problema è del sistema scolastico e in generale di quello sociale (viste le trasmissioni della televisione di Stato (tipo voyager) e mediaset (tipo misteri).
    L'altro aspetto è quello politico contro grillo. Le generalizzazioni sono sempre erronee. Pensare che tutti quelli che hanno votato grillo siano degli stolti è un errore. Non tutti considerano le stupidaggini come oro colato.
    L'ultima cosa a cui mi viene da pensare è (lo chiedo a me stesso): se avessimo partecipato alle discussioni del blog di grillo (prescindendo dall'approccio fideistico-ideologico intendo), il programma del movimento cinque stelle sarebbe stato lo stesso? gli eletti in parlamento sarebbero stati quelli che vediamo oggi? Forse no. Probabilmente il rigetto per mero pregiudizio ha fatto si che altri, magari meno informati, meno colti, occupassero degli spazi liberi. E' evidente inoltre che gli eletti in parlamento non sono colpa di grillo ma di una legge elettorale ad dir poco infame.

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  28. Bravo. Mi e' piaciuto molto il tuo post. Sono questi i motivi per cui mi spaventa moltissimo la cosiddetta “informatizzazione” delle scuole, anche primarie, che viene fatta a tappeto e senza neppure una preparazione adeguata degli insegnanti!!

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  29. http://www.youtube.com/watch?v=wzhsHK8ozSM&feature=youtu.be

    http://it.wikipedia.org/wiki/Microchip_(impianto_umano)

    la tecnologia dei chip RFID esiste gia', possiamo anche stare qua a ridicolizzare Paolo, ma non credo che questo cambi la sostanza della possibile schedatura cui i governi potrebbero sottoporci da qui a 20 anni.
    saluti

    Leo

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  30. Si è il proseguimento del futurismo, hai ragione, senonché il futurismo non era altro che un'espressione del fascismo: vedi Marinetti

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  31. Il titolo “perché un grillino crede alle bufale” è mio. Non capisco dove sia la deformazione: il post parla di un grillino, Paolo B., che crede a delle bufale.

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  32. Il ragionamento fila. Qualche dettaglio qua e la' e' discutibile; discussione che e' invocata dal ragionamento stesso.
    Complimenti.

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  33. Essere complottisti, cospirazionisti ad ogni costo è un errore. Di sicuro la verità imposta dall'informazione tradizionale (non dalla scienza) è sempre da mettere in discussione.
    Per esempio tu hai creduto e continui a ripeterci che gli scienziati siano stati condannati per non aver previsto il terremoto.
    In una puntata recente di 'presa diretta' si spiega dettagliatamente e a prova di scimmia che non è così.
    Inoltre sei ostinato nella difesa dell'euro, così ti hanno raccontato i politici per decenni nei talk show. Gli economisti sostengono l'esatto contrario.

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  34. @aru
    Mi riferivo a due punti del post di Leonardo che mi hanno colpito.
    il primo:
    Se parto dal presupposto che Zeitgeist sia una patacca, e ci può pure stare, magari come esempio di affidabilità non uso Attivissimo, che ha ben pochi titoli per meritare siffatta stima.

    secondo: “Condannati per non aver previsto i terremoti” va bene per i lettori di Libero e del Giornale, ma credo che i lettori di Leonardo siano abituati ad argomentazioni migliori.
    Perciò mi chiedevo: davvero Leonardo pensa che Zitgeist sia il male e Attivissimo il bene?
    Davvero Leonardo pensa che chi lo legge non conosca le motivazioni della sentenza dell'Aquila?
    Sono stata un pò più chiara ora?

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  35. Caro anonimo delle 15;55, nella tua ultima frase affermi

    “sei ostinato nella difesa dell'euro, così ti hanno raccontato i politici per decenni nei talk show. Gli economisti sostengono l'esatto contrario”

    Il che è una corbelleria di dimensioni megagalattiche.
    Esistono politici favorevoli all'Euro (es: Romano Prodi) e politici contrari all'Euro (es: Giulio Tremonti), esistono poi economisti pro ed economisti contro; la stessa definizione di “pro” e “contro” è ambigua in quanto esistono diverse sfumature, ad esempio la redazione dell'Economist è favorevole all'Euro ma generalmente contraria al rafforzamento della struttura politica, invece l'SPD tedesco è favorevole all'Euro e favorevole al rafforzamento della struttura politica, e così via…

    Forse dovresti evitare di generalizzare, di pensare in bianco e nero senza sfumature intermedie, perché il prossimo passo è “gli italiani sono tutti fannulloni” oppure “gli italiani sono tutti furbi”, ottima base per una barzelletta, ma pessima per la comprensione della realtà.

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  36. a Mrs Hyde
    Grazie per la risposta.
    Credo che sugli altri punti,Leonardo possa rispondere, se ne ha voglia.

    Potresti anche spiegarmi in cosa non sia attendibile Attivissimo?
    Ancora, tu cosa useresti quale verifica dei fatti?

    Grazie

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  37. @aru
    Per l'esattezza ho votato il movimento 5 stelle, non “Grillo”! certamente! Chi avrei potuto mai votare? Il PD??? Da uno che si è sempre sentito di vocazione di sinistra e che ha votato gli ultimi 15 anni i menopeggio (ovvero la nullità centrosinistra) e vedere che non sono buoni neanche a vincere con gli avversai fuori gioco… ho pensato… sono stanco di questa corrente tiepida… è la volta di provare a cambiare. E non sono fra quelli che lo hanno fatto per protesta, le prossime elezioni rivoto movimento 5 stelle. Finchè non ci saranno cose che mi schiferanno ovviamente.
    Lieto di essere un archetipo a cui si riferisce il post. Ma fatemi il piacere. Prima di sparare giudizi sul movimento aspettate di vedere, non dico tanto, almeno una mossa fatta in parlamento… una proprosta di legge. Magari vengon fuori altri deputati regionali che si riducono lo stipendio 😉 Invece già si sente di tutto e di più su internet e da quello che leggo anche in tv (perchè in casa mia non ci tengo quella friggitrice di pensiero)
    Comunque auguri. Rincorrete il nulla di renzi e bersani. Non vi dico certo sveglia o altro… ognuno ha il suo pensiero ed è giusto lo porti avanti come sente e crede. Ma gli elettori del pd mi fanno tenerezza quanto quelli del pdl… 20 anni di aria cotta e ricotta e continuate a votarli… ci sono fatti, basta guardarsi un pochino indietro, non supposizioni come avete su “grillo”.
    Buona vita
    Andrea Manzi

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  38. Ciao Andrea Manzi
    Grazie per la risposta.

    personalmente non ho votato ne' PD ne' PDL, ma fa poca differenza ora.
    Vorrei farti un' altra domanda personale. Vorrei capire di piu' del tuo movimento e dei sostenitori.

    Che tipo di scuole hai frequentato?
    Se non hai la televisione, dove ti informi? e se internet, che siti?

    Grazie ancora
    e serena vita a te!

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  39. Anch'io ho una teoria. Anzi, forse un corollario. Secondo me è in parte colpa di Wikipedia. Secondo simo vittime del seducente e subliminale malinteso che se un'enciclopedia può essere fatta da chiunque, allora chiunque può fare un'enciclopedia. Non esistono più “auctoritates”: siamo tutti titolati, tutti redattori, tutti revisori. Il peso delle informazioni si equivale, e siamo noi a privilegiare le une o le altre a nostro insindacabile giudizio.

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  40. L'economia spiegata ai grillini:

    SERIE BiIiIiiIIiII!!11!11!!!!1!11

    SERIE BIIiiiIiiiI!!11!1!11!1

    Voi votate Casaleggio,

    noi finiamo in SERIE B:

    http://www.corriere.it/economia/13_marzo_08/rating-italia-fitch-taglia_03a29b3e-8814-11e2-ab53-591d55218f48.shtml

    tibi

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  41. Questo commento è stato eliminato dall’autore.

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  42. Beh Aru, per farti un esempio che a suo tempo fu discusso nei commenti (che nel mentre sono spariti) ad un articolo del Post, Attivissimo è stato beccato (peraltro da Mazzucco!, quello della terra cava!) a sostenere che la buca di Shanksville fosse profonda 15m e larga 50m – quando è evidente da tutte le fotografie che è profonda 2-3 metri e larga 10-15. E questo parlando da relatore ad una conferenza sull'11 settembre, nell'atto di spiegare agli astanti perchè quella buca fosse dovuta all'impatto di un aereo di linea.
    Dopo di che, con profonda deontologia scientifica, invece di ammettere il grossolano errore – perchè non so, è come dire che un libro tascabile è un metro e mezzo per un metro e pesa tre chili, o che l'Italia ha la stessa popolazione degli USA – ha detto di aver preso quei dati da due quotidiani locali (uno dei quali, tra l'altro, di Seattle!), e dunque che se mai i dati presentati nel suo talk fossero stati erronei, la colpa comunque non sarebbe stata sua ma degli autori dei due articoli che aveva utilizzato come fonte.

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  43. Boh, il secondo link non va, pensavo di aver copincollato male, ho ripostato, ma niente, l'URL viene “completato” in automatico…

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  44. Figurati Aru, mi sono fermato alle scuole superiori, Istituto tecnico commerciale con indirizzo programmatori. Che poi quello che ho imparato di informatica non lo devo alla scuola ma alla passione che ho. Mi informo solo su internet e diciamo sfogliando qualche giornale a volte la mattina quando faccio colazione al bar… più che altro per vedere una stessa notizia come viene riportata.
    Non ho siti purtroppo da dirti… in genere cerco cosa mi interessa e dove mi porta google vado, senza pregiudizio. Poi vedi informazioni da una parte, informazione dall'altra e la mia mente tira le sue conclusioni.
    Per esempio adesso ero su wikipedia che puo essere modificata da chiunque ma questo è interessante:
    http://it.wikipedia.org/wiki/Operazione_Northwoods
    ci sono voulti 25 anni per far uscire questo piano criminale che non è andato in porto… chissà magari quando saremo sottoterra ci sarà qualcuno che pubblicherà una realtà diversa sugli attentati dell'11 settembre perchè ha le prove… ma ormai saremo inutili (poco più di quanto lo siamo ora) 🙂
    Un sito che non frequento costantemente ma che mi piace molto è:
    http://www.anticorpi.info/
    Diciamo come leonardo… il più delle volte lo seguo quando sono in treno per andare a lavoro… ma siti ai quali sono affezionato non so davvero darteli.
    Ciao!
    Andrea Manzi

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  45. @tibi… è una battuta fatta e rifatta solo qui 2 volte… l'originalità dei non grillini è straziante.
    Quindi economista, grazie a casaleggio/grillo/grillini con tutto ciò che hanno fatto fino ad ora (cioè niente) ci hanno declassato nuovamente… chissà… magari appena iniziano a fare qualcosa ti mettono A+++ con l'ozione rispamio energetico.
    Andrea Manzi

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  46. Non sono d'accordo proprio su tutto.

    Troppo comodo che i grillini siano “quelli che non hanno voglia di studiare e guardano le figure”. Capisco che sia gratificante ma non è così. È la tipica reductio ad ignorantem dei conservatori.

    È ovvio che nell'era della sovrabbondanza di informazioni, comunicare in modo semplice ed efficace è importante. Ma questo lo sa anche Attivissimo. Non c'è niente di nuovo. Anche Attivissimo scrive in modo semplice, con titoli ad effetto, ricorrendo a battute e caricature per attirare l'attenzione. Cos'è, un grillino pure lui?

    Al contrario molti siti complottisti fanno lunghe e monotone trattazioni con pagine statiche. E alla fine non dicono “tutto quello che dovevi sapere adesso lo sai”, ma danno liste di rimandi bibliografici, scimmiottando lo stile dei siti “seri”.

    Non penso che i complottisti non abbiano voglia di approfondire. Anzi, spesso sono quelli che approfondiscono e leggono di più (a modo loro) proprio perché sono costretti a trovare molti argomenti per le loro tesi controintuitive. A me è capitato molte volte che un complottista mi prendesse in castagna su un argomento, sul quale lui era preparatissimo e io no.

    Il successo di Zeitgeist non sta nel “risparmio di fatica” ma nel fornire argomenti per attaccare un mondo percepito come estraneo. Un mondo fatto di banche, accordi internazionali, finanza, è inaccessibile e frustrante per molti giovani che ne vorrebbero far parte. Accettarlo così com'è sarebbe come accettarne la superiorità. Quindi bisogna sovvertirne le tesi per sentirsi vivi.

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  47. @Andrea Manzi: non ho la pretesa di essere originale, anzi, il coro da stadio come linea politica direi che è proprio la cifra comunicativa del grillismo.
    Quello, oppure i pipponi catastrofico-complottisti che fanno da approfondimento e pezza d'appoggio, così come i cori da stadio fanno da slogan e documento di sintesi: l'uno sostiene l'altro.

    tibi

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  48. Però io non ho mica scritto che tutti i grillini sono così. Ce n'è almeno uno, Paolo, che è così. In realtà ce n'è più d'uno, ma senz'altro non esaurisce il fenomeno.

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  49. @aru
    la fama di Attivissimo è legata al servizio antibufala, impeccabile ed utile finchè si tratta di catene di sant'antonio, bimbe malate bisognose di midollo e via dicendo. Però negli anni il concetto di bufala si è allargato, e Attivissimo è diventato paladino della Versione Ufficiale in qualunque campo dello scibile umano ce ne sia una – cosa che è un pò troppo persino per lui.

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  50. A atlantropa
    Grazie per la risposta.
    Se si parla di metodo, mi sembra che Attivissimo sia sulla strada giusta. Nel dettaglio delle sue reazioni non entro, ne nel merito dei fatti, ne giudico le sue reazioni. ma se si parla di approccio scientifico, Attivissimo e' sulla strada giusta.
    C'e' un fatto, una verfica del fatto e della fonte. Questo e' l'approccio scientifico (ofrse meglio dire realistico).
    tanto per chiarire, no seguo Attivissimo ne sono un suo seguace.

    -@ Andrea Manzi
    Grazie. informazioni illuminanti.

    -@ leonardo
    il mio modesto parere:
    creduloni, imboniti, seguaci di complotti, allocchi o altro sono in ogni parte del mondo. e' la natura umana.
    E' vero che in Italia si paga il prezzo di una assoluta assenza di cultura e cultura “scientifica”. non intendo quella applicata (non e' nella matematica la verita” del mondo; manca un approccio piu' “concreto” alle cose; meno enfasi, meno spettacolo, meno apparenza.
    I cosidetti piedi per terra!
    LAvoro in Giappone come ingegnere e spesso contatti i rispettivi colleghi italiani.
    Spesso i miei colleghi giapponesi lamentano una mancanza di concretezza e di realismo nel lavoro degli ingegneri italiani.
    Gli ingegneri italiani spiattellano grafici e numeri ad catsum, ma manca una ferrea logica. Il tecnico giapponese vuole sapere se la macchina si rompe o no, non quanto sei fico o quanto e' bello il mondo.
    per carita', non tutti sono uguali, non tutti sono farfalloni, not tutti sono perfetti, i giapponesi non sono migliori o peggiori di noi e molti si suicidano per eccesso di realta'.

    trovo lo stesso approccio emozionale con i giornali, i film, la vita quotidiana (da quello che ricordo).Troppa passione o troppe materie umanistiche?

    -Segue critica con sottile ironia-
    Anche tu Leonardo, scrivi ottime cose, ma poi ti e' mancato un fact checking sul fruitore di Zeitgeist
    Con affetto

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