La foto via Malvino

Lo scrivo qui perché vorrei che si sentisse il più chiaro e il più forte possibile. Io questi signori non li voterò più. Non riesco nemmeno a capire com’è possibile che sia successo, che io li abbia votati.

E’ successo che tre anni fa mi fu proposto di votare un partito di centrosinistra che doveva farla finita coi cespugli e con gli inciuci; e in effetti quel partito sbatté fuori dal parlamento verdi e comunisti. Però nel frattempo aveva imbarcato questi qui, che di voti probabilmente non ne portavano più di un 2%, ma ottennero nove seggi sicuri tra Camera e Parlamento (e una cospicua percentuale del rimborso spese elettorali; sarei curioso di sapere com’è andata a finire, se insomma oltre alla valanga di denaro che sborso per Radio Radicale ho pagato pure i loro manifesti).

Già allora la cosa lasciava perplessi, però io quel favoloso PD egemone e duro e puro lo votai lo stesso, respirando forte. Poi è successo quel che ognuno poteva immaginare: in capo a qualche mese si è scoperto che lorsignori votano un po’ come gli va; e che gli ordini, piuttosto che dai capigruppo PD di Camera e Senato, li prendono da tal Giacinto Pannella detto Marco, il loro guru. Insomma, è successo. Una setta di poche migliaia di persone si è fatta regalare nove seggi nel Parlamento, oltre a tutto lo spazio mediatico che possono ottenere giocando al Mi Si Nota Di Più Se Entro All’Ultimo Momento.

Va bene. Va tutto bene. Ora credo che la piccineria di questi signori sia evidente anche ai sordi e ai ciechi, e a quelli che, avendo studiato la Storia dell’Italia contemporanea sugli album Panini, si erano convinti che senza radicali non avremmo avuto divorzioabortomoratoriallapenadimorte (e Fioravanti starebbe ancora scontando uno qualsiasi dei suoi ergastoli). E posso dare per scontato che nessun dirigente del PD stia ancora pensando di imbarcarli nel prossimo grande partito egemone a vocazione bipolare eccetera.
Posso?

Perché – vorrei che fosse chiaro – se ne imbarcate anche uno solo, voi il mio voto ve lo scordate. E non soltanto il mio, direi.

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64 risposte

  1. Professo', però non mi pare proprio di aver detto quanto mi attribuisci.

    L'atteggiamento fascistico/squadristico di quell'episodio per me è ravvisabile nel tutti contro uno (la squadraccia contro il malcapitato); non so se hai mai avuto a che fare con i ragazzotti di Forza Nuova: ecco, per me l'idea è quella.

    Peraltro in senso stretto la reductio ad Hitlerum, come spiega anche la pagina che hai linkato, dovrebbe essere la pratica di screditare un'idea in quanto riconducibile a qualcosa fatto/pensato/propugnato da Hitler o dai nazisti; più in generale può essere intesa come il fatto che all'interno di una discussione su un qualunque argomento prima o poi qualcuno finisce per evocare il nome di Hitler. Nel mio caso non c'è nè una cosa, nè l'altra.

    Per me, invece, quella gente in quel frangente è merda, perchè ha smesso di ragionare, e dunque di sapere quel che fa; ed aggredisce un innocente.
    A me non interessa se tu sei esasperato; se io non t'ho fatto niente, l'esasperazione non ti dà certo il diritto di sfogarti su di me solo perchè non ti sto simpatico.

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  2. Sul fatto che Pannella non abbia fatto niente non sono per niente d'accordo. Per la “reductio ad Hitlerum” hai ragione, nel senso che non hai mai nominato Hitler ma il fascismo/squadrismo direi proprio di sì.

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  3. Atlantropa, stiamo ancora a difendere la non-rilevanza? Ne abbiamo già parlato dieci commenti più su. Avevano una pistola e hanno sparato, ma il tizio è morto di morte naturale. Quindi tutto ok? Possiamo continuare a lasciargli la pistola in mano, sono bravi ragazzi?

    Mi addolora che Marco Pannella t'abbia fregato. E' la stessa persona che nel 2008 voleva candidarsi alle primarie PD in agosto e in ottobre già trescava con Berlusconi.

    La sceneggiata degli sputi in manifestazione serve a dimostrare all'opinione pubblica (che i radicali presumono composta da cretini da abbindolare al citofono) che a sinistra tutti odiano i poveri radicali. Così, se alla prossima conta i radicali dovessero appoggiare il centrodestra, sarà chiaro che non lo fanno per soldi o per poltrone, ma per lavare l'onta del povero Pannella.

    Poi l'amnistia la faranno col pdl, che bella amnistia faranno: tra i pluriergastolani chic, i papponi e i tangentari forzisti e i poveri cristi e maometti clandestini vediamo chi esce davvero.

    (Nick, se davvero sei costretto a pagare l'analista, magari scegline uno che ti faccia superare la fase in cui è tutta colpa delle suorine dell'asilo).

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  4. Leonardo, io ti seguo sempre, ma devo dire ceh questo post non mi convince, e nemmeno i tuoi commenti successivi. nelle tue parole c'è un astio e un'aggressività che trovo esagerati. in italia c'è ben di peggio dei radicali. io non sono radicale, ma non credo di essere nemmeno una sciocca che abbocca al citofono, e mi sembra di poter dire che i radicali in passato qualcosa di decente lo abbiano fatto, o no?

    sempre tua affezionata

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  5. Sì, e mi è sembrato già di ricordarlo: la pensione da parlamentare a Ilona Staller, che se la merita più di tutti loro.

    Ci sarà senza dubbio “ben di peggio”, ma ripeto, i radicali li ho dovuti votare e io, e non voglio votarli più. Non è ancora abbastanza chiara? Ve la devo fare con meno astio? E' da tre anni che lo scrivo, qui c'è gente che cade dalle nuvole. Viva la Bindi che chiama gli stronzi col loro nome.

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  6. Sì, son d'accordo, ma la politica è un po' tutta così. sono anni che il pd mi delude sistematicamente; sono anni che offre ciambelle di salvataggio a berlusconi, o direttamente (vedi la bicamerale) e indirettamente, perchè fanno un'opposizione fiacchissima. insomma, voglio dire che tutta la sinistra è prodiga di comportamenti inaffidabili, e io per prima mi incazzo, ma questo passa il convento, purtroppo. e ormai ci dovremmo aver fatto il callo…
    pensa che continuano a dire che si alleano con l'udc….che è molto molto peggio di pannella. almeno i radicali contrastano un po' lo strapotere della chiesa, o almeno ci provano, il pd a volte sembra un partito di beghine….

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  7. (è tutta colpa delle suorine solo quando mi chiamo nick. Quando ci devo mettere la faccia, anch'io sono una persona matura e risolta che ha – laicamente – la massima considerazione delle istanze cattoliche)

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  8. Boh, non capisco diverse cose – oltre a quelle che non mi accorgo di non capire.

    Prof, a quanto pare non ti va che si usi la parola fascista per descrivere il piglio di un manipolo di indignati/esasperati che ti urlano parolacce a meno di 10 centimetri dal tuo viso (curioso notare che è meno della distanza minima per la visione distinta dell'occhio umano), ti spintonano, uno ti sputa addosso, uno ti lancia in faccia un arancino – squisito, non ne dubito – e compagnia. Ok, effettivamente non tutti avevano la mascella prominente e la camicia nera; diciamo allora che sono aperto a suggerimenti per una terminologia alternativa.

    Leo, accusi i radicali di tentato omicidio dell'opposizione: avrebbero sparato, ma mancando il bersaglio; allora vado a guardarmi la scena del crimine e mi pare di scorgere quello stesso bersaglio riverso per terra in una pozza di sangue, e ferito mortalmente dai colpi dei vari Calearo, Scilipoti (loro sì acclaratamente prezzolati, quantomeno in termini di incarichi ricevuti dalla sera alla mattina); e allora ti chiedo: perchè mai ti frega così tanto del tentato omicidio se il tizio è proprio morto?, e tu mi rispondi: povero scemo, ti sei fatto abbindolare dallo stregone bianco.

    Ora parliamoci chiaramente: in quel momento i radicali erano fuori dal PD; magari hanno messo su una buffonata per attirare attenzione, magari sono entrati davvero come ladri dalla porta di servizio, magari hanno pure obbedito supinamente agli ordini telefonici del papa laico, e magari tutto ciò l'avrebbero fatto anche se fossero stati in 60, non lo so (ma non so neppure come si possa esserne sicuri al 100%); però so che quello che ti ha organizzato l'ostruzionismo mandando la mattina stessa della votazione un sms di istruzioni a persone cui da mesi non si rivolgeva la parola… beh non è Clausewitz; per cui se in questo scenario una roba organizzata in questo modo alla fine non è coronata da successo (e che successo!), sicuramente il mio primo impulso non è di gridare al tradimento del supremo mandato conferito dal popolo dei santi e dei navigatori.

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  9. Il bello è che il PD vi costringe accettare tante schifezze e voi ingoiate come sempre il rospo e lo votate con la scusa che altrimenti vince quello la'.
    Provate a votare qualcosa che sta più a sinistra per una volta… che so' IDV, M5S, SEL, FDS, o verdi. PSI no che non se po vede'. Magari questi 4 dirigenti del giurassico che vi ritrovate se ne vanno dai c. e magari il PD diventa qualcosa di più decente. Grazie
    Buona discussione

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  10. Anonimo, grazie, fa' finta che questo consiglio me l'hai dato nel 1996 e io l'ho seguito tipo per dieci anni.

    Atlantropa, convengo che è terribile che i radicali ELETTI NEI SEGGI BLINDATI DEL PD siano costretti a ricevere mattinieri messaggini da Fassino. Che invece probabilmente dovrebbe invitarli per tempo, discutere per mezze giornate con Pannella, firmare altre cambiali, comprare altri set di spazzole, sennò quelli giustamente si offendono, e se si offendono i radicali in Italia non si divorzia e non si abortisce loro, siccome che sono cose loro che hanno inventato loro.

    Tra le cose che non hai capito c'è quella fantastica per cui un paio di giorni fa hai scritto che un'elezione si può vincere per un pugno di voti, e siccome quei voti possono arrivare dai militanti pannelliani… allora, oltre al fatto, ti ripeto, che probabilmente il bilancio tra chi vota il PD perché ci sono i Testimoni di Pannella e chi NON vota il PD per lo stesso motivo è negativo; che insomma i radicali nel PD non è che valgano uno zero virgola, ma un MENO zero virgola: ma hai capito cosa sarebbe successo se avessimo vinto le elezioni di nuovo per un pugnetto di voti, e quel pugnetto fosse rimasto in mano a Padre Pio Pannella? Sarebbe successo che la maggioranza sarebbe durata tre settimane. Ti ricordi che Prodi riuscì a tenere il senato per due anni perché, per una botta di culo, non c'erano eletti radicali, mentre alla camera dei deputati c'era CAPEZZONE che cambiò schieramento quando era ancora sottosegretario?

    E dopo una roba del genere venne a proporsi come candidato alle primarie? E tre mesi dopo scriveva ai militanti dei radicali per annunciare il passaggio a Berlusconi? Poi un tipo così va a prendersi gli sputi dai manifestanti e ti meravigli? i manifestanti sono stati sciocchi: hanno ceduto a una provocazione. Il fascismo è un'altra cosa: di solito provocava.

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  11. “mi stai dicendo che nel 1975 chiesero un referendum abrogativo? Ma pensa. E l'aborto lo abbiamo avuto grazie a quel referendum? Guarda un po': no”

    Ma dai? davvero? Come sei sagace.
    Il bello è che da tutte le tue osservazioni (ad esempio quella che fabio ti ha giustamente fatto notare) si capisce che stai parlando di un argomento sul quale sai davvero poco.
    Per attaccare una parte política che si disapprova (e che io stesso disapprovo) non c'è bisogno di riscrivere la storia: è una metodologia molto scorretta, peraltro molto in voga presso cattolici e fascisti. Si chiama revisionismo. Per quello, e solo per quello che perdo tempo a scriverti: sull'inaffidabilità dei radicali e sulla fresconaggine del pd che li adotta ti do totalmente ragione. Pensa un po', una posizione articolata: su una cosa sono d'accordo sull'altra no, differentemente dal tifo calcistico.

    E' così difficile ammettere o capire che divorzio e aborto sono conquiste scaturite da un ampio e lungo dibattito (prima a livello culturale e mediatico, poi parlamentare, infine referendario) e che in tutto il corso di quel dibattito i radicali ebbero un ruolo importante – probabilmente non così decisivo come dice pannella, ma certo di primo piano? E' scritto ovunque, non solo su wikipedia. Ovunque, leonardo, rassegnati. Lo trovi pure sulla treccani, che alla voce “Italia” dedica 4 righe al tema “divorzio” e in quelle 4 righe, guarda un po', cita i radicali. Anche la treccani l'ha bevuta? Lo diceva Pasolini (“Il partito radicale e Pannella sono i reali vincitori del referendum”, p.p. Pasolini, 1974 citato in http://www.eclettico.org/cr/libri/suttora/cap14.htm). Pasolini l'ha bevuta anche lui, quel grullo di pasolini? Lo diceva Bocca, lo diceva Sciascia, lo diceva la grande maggioranza degli intellettuali e dei giornalisti italiani. Oppure tu hai capito più di treccani pasolini wikipedia ecc ecc? Quando leggeremo su questo blog che gli americani non sono mai andati sulla luna?

    Trovo che ci siano cose peggiori delle ambigue furbizie dei radicali: i revisionismi strampalati e ideologicizzati, appunto.
    Oppure le letture “storiche” viziate da bias emotivi e ideologici, dalla mancanza di quel distacco minimo che è necessario, senza il quale la discussione diventa una discussione da bar, per quanto forbito sia il lessico usato.
    E anche l'intolleranza, l'incapacità di confrontarsi e affrontare il dissenso se non dileggiando, insultando e attribuendo patenti agli “avversari”, i “voi” che “piagniucolano”, voi che “per insultarvi servirà la seconda persona plurale”, e via villaneggiando.

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  12. Il revisionismo è quello che fa chiunque scrive che abbiamo avuto il divorzio grazie ai radicali, o la legge 194 grazie ai radicali.

    Se lo hanno fatto Bocca o Pasolini, revisionista Bocca e revisionista Pasolini. Peraltro, in generale, eviterei di fidarmi dell'oggettività di entrambi.

    “in tutto il corso di quel dibattito i radicali ebbero un ruolo importante” – se comportarsi per quarant'anni da attention whore significa avere un ruolo importante, per carità, non lo nego, furono importantissimi. Furono fondamentali, soprattutto nello speculare su grandi svolte sociali condivise da grandi strati della popolazione.

    Ma secondo te nel 1974 i cattolici che decisero di non seguire Fanfani lo fecero perché glielo chiese Pannella? A quelli che nel 1980 accettarono la legge 194 premeva la fedina penale della Bonino?

    Sono dei venditori. Ed erano bravi trent'anni fa. Se non c'è scritto sulla treccani, porta pazienza. Magari nella prossima edizione.

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  13. Vabbuo', provo a dire un'ultima cosa e come va va.

    Pure io sono stra-d'accordo sull'idea che il PD si trovi spesso nella condizione di non poter fare alcunchè di buono (o magari alcunchè tout court) per via del fatto che ciascuno dei suoi alleati può giocare a sfilargli la sedia da sotto al sedere.
    Anch'io sarei per il programma cartesiano, e poi chi ci sta ci sta, e chi non ci sta vediamo se è buono ad entrare in parlamento con le sue sole forze.

    Temo, però, che la storia della vocazione (aaargh!) maggioritaria sia solo una boutade veltroniana; e più in generale che se nell'ultimo ventennio a sinistra il programma ben definito non c'è mai stato, ciò sia solo in parte riconducibile alle alchimie tentate per allargare la coalizione; probabilmente un programma preciso il PD non lo sa fare, ed anzi plausibilmente non lo può fare, in ragione della mancanza di una vera e propria posizione comune all'interno del partito su un'enorme mole di questioni più o meno cruciali; e qui gli alleati – per quanto ripugnanti ed infidi – non c'entrano un tubo.

    Ora, alle ultime elezioni il PD ha incorporato nelle sue liste un manipolo di radicali, cui sono stati concessi dei seggi verosimilmente blindati (personalmente non l'ho verificato). Immagino però che la cosa non sia un incidente fortuito: anche solo per stabilire quante poltrone dar loro, immagino che qualcuno avrà fatto dei calcoli – che contrastano con i tuoi – in cui plausibilmente saranno state messe in conto pure le peculiarità dei radicali, la loro “”stranezza””.
    Sarebbe bello poter leggere dei leaks sui termini di questo accordo, gli impegni precisi presi dai radicali verso il PD, e compagnia; in mancanza di quelli, direi che se c'è stata una sottovalutazione delle distanze tra le rispettive posizioni, o una sopravvalutazione dell'utilità di quell'accordo o dell'affidabilità dell'alleato, l'eventuale errore strategico mi pare ricadere più sul PD, che non sui radicali; per cui la Bindi dovrebbe probabilmente dare della stronza a se stessa, prima che agli altri (e poi in questo modo è anche più evangelico).

    Sul discorso dell'approssimatività con cui il PD ha gestito l'operazione numero legale, e sull'idea che si trattasse di una cosa scarsamente rilevante non mi ripeterò.

    Vengo al punto: per me quello che sta accadendo è figlio dell'indignazione non più di quanto lo sia dell'ignoranza, dell'ignavia. La gente si informa su facciabuco, e poi pretende rispetto per la posizione politica che ne ricava.

    Particolarmente rivelatorio è ascoltare queste interviste agli indignati agli indignati, che fanno meravigliosamente il pajo coi risultati dell'ultimo sondaggio telefonico di Pagnoncelli, stando al quale per una stragrande maggioranza degli italiani lo strumento più efficace per poter uscire dall'attuale crisi economica sarebbe il taglio dei parlamentari.

    A costo di essere riaccusato dal prof di reductio ad Hitlerum, ricordo come nel primo dopoguerra in Germania serpeggiasse grande e sincera indignazione per la “coltellata nella schiena”; oggi però si parla di dolchstoßlegende.

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  14. Epperò mi sa che su Pannella ci avevi preso…

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