Coraggio, ormai ci siamo. Ancora qualche mese, forse appena qualche settimana, e poi Cesare Battisti sarà estradato in Italia: e il mondo finalmente sarà un luogo più sicuro per tutti. Un giardino fiorito dove portare i figli a giocare, senza più dover temere le insidie degli empi Proletari Armati per il Comunismo.
Sul serio, fa bene al cuore sapere che non c’è luogo al mondo dove un terrorista possa nascondersi all’occhio di una Giustizia implacabile. Anche se dopo tante chiacchiere forse abbiamo perso un po’ di vista la vicenda in sé. Forse è meglio tornare ai fondamentali: perché merita di scontare l’ergastolo, Cesare Battisti?

Per aver ucciso il maresciallo della polizia penitenziaria Antonio Santoro? Questo almeno secondo il pentito Mutti, ex compagno di Battisti. In cambio del nome dell’assassino, Mutti ottenne uno sconto di pena. Quando poi nuove prove costrinsero Mutti ad ammettere che Santoro lo aveva ucciso lui, Battisti rimane collegato all’omicidio in qualità di “copertura”. Uhm.

Per aver ucciso il macellaio Sabbadin? Anche questo risulterebbe dalla testimonianza del pentito Mutti. A un certo punto però un altro ex compagno, Diego Giacomin, confessa di aver ucciso Sabbadin insieme a Mutti. E anche stavolta quella di Battisti rimane una “copertura armata”.

Per aver ucciso il gioielliere Pierluigi Torregiani? Eh, ma in questo caso ha un alibi: stava facendo la “copertura armata” ai due che lo stesso giorno ammazzavano Sabbadin. In questo caso Battisti è stato condannato in qualità di co-ideatore e co-organizzatore.

Per aver ferito il figlio di Torregiani, che è quel signore sulla sedia a rotelle che spesso viene intervistato in qualità di parente delle vittime, e vittima egli stesso? Ma a ferirlo fu proprio il padre, che rispose al fuoco dei Proletari Armati. Battisti nemmeno c’era (stava coprendo, secondo Mutti, gli assassini di Sabbadin).

Allora per aver ucciso l’agente Digos Andrea Campagna… in questo caso almeno è stato riconosciuto come esecutore materiale… sì, ma sempre in base alla testimonianza di Mutti, (altro giro, altro sconto di pena). E dire che anche in questo caso c’è un reo confesso, Giuseppe Memeo. Aveva un complice, biondo, alto 1 metro e 90. L’identikit preciso di Cesare Battisti, cotonato, e con 30 cm. di tacco.

E allora, insomma, siamo sicuri che se lo merita un ergastolo, Cesare Battisti? Altroché. Almeno per i motivi che vado ad elencare.

1. Perché ha scommesso sugli asili politici sbagliati: il Sudamerica e soprattutto la Francia, con quella Dottrina Mitterand che all’inizio sembrava il bengodi, ma a ben vedere non era che la capricciosa concessione di un sovrano illuminato. Morto il re, fine della Dottrina. Se Battisti si fosse studiato un po’ meglio il mondo, se avesse scelto come asilo un Paese davvero serio, ad es., il Giappone… oggi probabilmente gestirebbe una fiorente attività di import-export, e ogni tanto si farebbe anche fare qualche intervista telefonica in Rai. Peggio per lui, doveva pensarci prima: ergastolo.

2. Perché ha fatto lo scrittore e diciamolo, un ex terrorista che fa lo scrittore non ce la conta giusta. Specie lo scrittore noir. Insomma, non ha l’aria di una cosa seria. Vuoi mettere con Zorzi e il suo import-export? è roba da adulti, un modo per dire lasciatemi stare, non faccio più politica, faccio soldi. Oppure un bell’impegno nel sociale, tipo che so, attivista di Nessuno Tocchi Caino… ecco, se prima ammazzavi la gente e poi ti trovi un posto a Nessuno Tocchi Caino, è chiaro che lo fai perché sei pentito del male che hai fatto, perché vuoi salvare tante meritevoli vite umane, e questo noi italiani lo capiamo: siamo cattolici, perdio, anche Pannella. Cioè alla fine cosa vuoi che sia la complicità in quattro omicidi, per giunta comprovata in processi farsa… quello che ci premeva, Cesare, è che tu ti facessi un pianto, che ci chiedessi scusa. Ma i noir, come si fa a chieder scusa coi noir? E allora ergastolo, tie’.

3. Perché può farsi tutti i romanzi e tutti gli scioperi della fame che vuole, ma in fin dei conti resta sempre e solo un ladruncolo, Cesare Battisti. Uno che se lo arrestano, cosa fa? Scappa! Che razza di comportamento. Proletario, proprio. Un terrorista di classe non si comporta così. Un terrorista di classe per prima cosa vende qualche ex compagno in cambio di uno sconto di pena. Vedi Mutti: ha ammazzato più o meno le stesse persone che ha ucciso Battisti, e in otto anni si è sistemato, altro che ergastolo. Oppure si ficca in qualche meritevole Onlus, e facendo due conti… se Fioravanti per una novantina di omicidi si è fatto 26 anni, a Battisti con quattro morti e qualche altra rapina quanti mesi avrebbero dato? Giusto il tempo di buttar giù un noir di tema carcerario. Che poi come minimo glielo avrebbe pubblicato Mondadori. Ecco, si vede da queste piccole cose che non è uomo di mondo, Battisti. E allora basta, ergastolo. Niente di personale, ma te lo meriti tutto.

A questo punto però io ho una proposta. Visto che ormai lo abbiamo preso, e con tutto il baccano che ha fatto è difficile che lo libereremo mai più (è diventato un simbolo, e coi simboli non si scherza); visto che i vecchi processi non si possono rifare… non potremmo aprirne altri, e condannarlo per qualcosa di più importante, come per esempio la bomba alla stazione di Bologna? Rifletteteci bene. A lui non costerebbe un giorno solo in più, ma in compenso il suo sacrificio ci aiuterebbe a crescere i nostri bambini. Sì, perché questa cosa della liberazione di Fioravanti e Mambro alla lunga si rivelerà destabilizzante. Come si fa a crescere dei bimbi rispettosi della legge, in un Paese dove uno che si è preso 8 ergastoli gira per strada… secondo me persino Fioravanti e la Mambro hanno qualche difficoltà.

F. MAMBRO: Non devi picchiare i tuoi compagni con la catena del motorino.
BAMBINO: Perché?
F. MAMBRO: Perché non è giusto.
BAMBINO: Sì, ma concretamente cosa rischio? Mi togliete l’uso della playstation per cinque minuti con la condizionale?
F. MAMBRO: I prepotenti fanno una brutta fine.
BAMBINO: Ahahah, mamma, sei un vero spasso.

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116 risposte

  1. La cosa che mi sconvolge (e credo sia il motivo del tuo post) è che tutti questi dettagli di come siano andate le cose non sono quelli che ci vengono passati dai quotidiani internet – è chiaro che, volendo approfondire la questione, facedno un po' di ricerche, potrei ottenere un po' più di dettagli sugli avvenimenti, ma :
    a) non di tutto si è in grado (o si ha voglia/tempo) di approfondire; a volte ci si accontenta di un mix di informazioni di “prima mano”, confidando sulle sorgenti.
    b) ci sei tu, che fai il lavoro e mi risparmi la fatica 😉

    ammetto alla grande, quale esempio umano appartenente alla specie “popolo bue”, che sulla questione Battisti avevo delle idee preconcette che però ritenevo assolutamente affidabili…
    Sigh ! Sono messo male ?

    gf

    sull'informazione

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  2. Ma siamo sicuri che stia a noi giudicarlo?
    Che ci mettiamo a fare i processi via blog?
    Porta a Porta 2.0?
    Questo signore è stato condannato. Ci sarà un perché. Io non voglio entrare nel merito del perché: non sono un avvocato, non sono un magistrato, non ho le competenze né l'autorità per mettere in dubbio una sentenza. La giustizia non è infallibile, ci mancherebbe altro. Ma è innanzitutto sulla giustizia che si fonda il rispetto per le istituzioni che va tanto decantato in questo periodo.
    Di lati oscuri la vicenda ne ha di sicuro tanti. Cosi come molte vicende di quel periodo: vogliamo pensare a Sofri? Quello che intendo dire è che io, da cittadina, sento che sia giusto che una persona che ha sulle spalle ben 4 condanne venga riconsegnata al suo paese. INDIPENDENTEMENTE dal fatto che nella mia personale opinione la persona in questione possa essere innocente o meno.

    Alessandra

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  3. Mi fa piacere che si parli del caso Battisti su un Blog con tanti contatti come questo. A suo tempo mi ero informato su Carmilla, la rivista online diretta da Valerio Evangelisti, che contiene delle FAQ davvero esaustive. Su “Il Fatto Quotidiano” del 20 novembre 2009, Stefano Caselli ha firmato un articolo in cui accusa i PAC addirittura del ferimento di Alberto Torregiani. Ho già mandato quattro email alla redazione chiedendone la rettifica, ma non ho ancora ricevuto risposta: un peccato per una testata che si propone come spiraglio di luce nel buio italiano.

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  4. Una cosa è certa. Battisti è scappato e non si è fatto processare…come Craxi. Ha rinunciato alla facoltà di potersi difendere.

    Marco

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  5. AlessandraG, ma quindi con questo Giuseppe Mazzini che facciamo, lo rispediamo a Roma?

    La “giustizia” negli anni di piombo era altamente politicizzata, roba che manipulite al confronto pare una causa tra amministratori di condominio. Che peraltro e' il punto del post. E' piu' giusto far pagare (salato) a Battisti anche le colpe dei suoi compagni di merende oltre alle sue, o trattarlo come sono stati trattati gli altri?

    Il dipietrismo ha proprio messo un altro chiodo nella bara del progressismo italiano. La gggiustizzia, la certezza della pena, dura lex sed lex… seee.

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  6. Ignoravo il caso del Giappone, ma mi chiedo se due torti facciano una ragione…

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  7. Mi chiedo se la signorina AlessandraG abbia letto il tuo post prima scrivere, perché si direbbe di no. Nel riassunto che hai fatto emergono non solo punti importanti, ma anche incontrovertibili: due accuse di omicidio che prevederebbero la bilocazione di Battisti (roba da chiederlo “Santo subito” visto il miracolo!); condanne fondate sulle parole di un pentito che poi è stato condannato a sua volta per uno degli omicidi ecc…
    A fronte di queste gravi indizi, penso che sia DOVERE di ogni cittadino farsi un'opinione sul caso Battisti e non solo star lì fermo belando bravi ai giudici solo perché rappresenterebbero la Giustizia.

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  8. Buongiorno,
    è la prima volta che leggo questo blog, colpevolmente 🙂 Vorrei dire giusto un paio di cose:
    @ Alessandra: La condanna in primo grado per Battisti fu di 12 anni (ossia 6 x2 perchè durante le leggi speciali raddoppiarono le pene per alcuni reati). Poi evase. Poi, durante la latitanza, gli fecero i processi senza che si potesse difendere. Da contumace.
    @ Marco: eviterei il paragone con Craxi. Battisti qualche anno di galera l'ha fatto. E i processi glieli hanno fatti DOPO l'espatrio, e su dichiarazioni di pentiti inaffidabili.
    In tutto il mondo la contumacia non consente sentenze definitive, tranne che in Italia.. sarà il caso di valutare anche questo, credo.

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  9. Anche da questi commenti si evince come l'informazione a senso unico che c'è in Italia abbia prodotto seri danni cerebrali: lo capite o no che i processi agli ex terroristi degli anni '70 con le cosiddette “leggi speciali” sono stati una farsa (o una tragedia, a seconda del ruolo ricoperto)? Ci fu chi fu condannato a trent'anni di galera per “concorso esterno a banda armata” (in pratica, per aver partecipato a qualche riunione) mentre chi aveva sparato a Tobagi (Marco Barbone), “pentito”, veniva scarcerato e si sposava in duomo con 5 concelebranti (tra cui, se non ricordo male, un cardinale).
    Questa è la giustizia che è stata applicata a Battisti in contumacia (e certo che era scappato! voi avreste affrontato questo tipo di processo?); peraltro da 30 anni il soggetto in questione fa lo scrittore e non mi risulta abbia più commesso reati, a differenza di chi mena vanto della sua prossima estradizione (senza fare nomi).

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  10. Io però continuo a non capire una cosa: ma Giacomin e Memeo, rei confesssi di cui nessuno ha messo in dubbio l'attendibilità, hanno confermato o smentito la compartecipazione di Battisti agli omicidi?

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  11. E finalmente!
    E' possibile che nessuno prenda in considerazione le aberrazioni delle leggi speciali. Ho firmato dal primo giorno l'appello per Battisti e continuo a sperare che Lula non si lasci trascinare da questa ondata di risentimento e odio.

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  12. Le FAQ di Carmilla le conosco, ma la risposta alla mia domanda non c'è: se gli esecutori materiali hanno confessato e sono stati condannati, avranno avuto sicuramente modo di scagionare o meno Battisti.

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  13. hai ragione praticamente su tutta la linea ma battisti, se tanto convinto della sua innocenza, poteva rimanere e farsi processare: collaborando alle indagini se la sarebbe cavata con poco come gli altri.
    non l'ha fatto perchè perseguitato politico.
    ecco, vorrei dire questo: la persecuzione giudiziaria o esiste per tutti o non esiste per nessuno. non amo fare discriminazioni per simpatia.

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  14. Onestamente non capisco il senso di questo pezzo: qual è l'ipotesi? qual è la tesi?

    Notoriamente lo stato italiano, pur di sconfiggere le BR, ha sparpagliato – peraltro continua a farlo – decine d'anni di carcere su persone che talvolta una pistola manco sapevano che forma avesse. Per contro, alcuni autori di omicidio sono stati scarcerati con le mani ancora grondanti di sangue – vedi Barbone.

    Su questo ognuno scelga da che parte vuol stare: decida, cioè, se lo stato debba essere in primo luogo la sua Costituzione, e dunque, se i principi in essa sanciti debbano essere sovraordinati ad ogni cosa; ovvero se, nel caso esso percepisca una seria minaccia alla sua stessa sopravvivenza, sia legittimo ricorrere ad eccezioni di diritto (come suggerito a suo tempo dalla stessa Corte Costituzionale).

    In pratica, il fine giustifica i mezzi?
    Se si risponde no, la questione è chiusa.
    Se si risponde sì, resta da determinare il range delle leggi speciali, ed in particolare se un gruppuscolo come i PAC vada o meno trattato come le BR.

    Nel caso Battisti, la scelta di rifugiarsi in Francia potrebbe non essere dipesa esclusivamente dall'”offerta” di Mitterand, ovvero la concessione di una sorta di asilo politico informale concesso a chi non si fosse macchiato di reati di sangue ed avesse rinunciato ai propositi di lotta armata. Se non ricordo male, infatti, la Francia, almeno per questo tipo di reati, non concedeva l'estradizione sulla base di condanne in contumacia, quindi almeno inizialmente ciò avrebbe messo Battisti al sicuro anche su un piano giuridico, e non solo sulla base della “promessa” di Mitterand.
    Poi, però, da un lato alcune sentenze di corti supreme hanno negato valore giuridico alla dottrina Mitterand, dall'altro l'armonizzazione degli ordinamenti dei diversi paesi europei ha fatto cadere alcune contestazioni procedurali, così Battisti ha pensato bene di scapparsene in Brasile.

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  15. Battisti ha un altro fondamentale difetto, che lo rende reo di qualsiasi cosa capiti per la testa: è complicato da difendere. Parlare CONTRO Battisti è facile, se sei qualunquista. Difenderlo richiede ricerca, coraggio e in fondo in fondo richiede di avere dei principi (che non cambino in base all'argomento, come capita ormai quotidianamente in Italia a chi ha il potere di essere intevistato).

    Temo che il peggio in questa vicenda lo dobbiamo ancora vedere…

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  16. @Francesco Greco: se gli esecutori materiali sono stati condannati dei delitti di cui Battisti era stato inizialmente accusato, esattamente di cosa dovrebbe essere scagionato?

    Se la risposta e' “del ruolo accessorio successivamente attribuitogli”, c'e' da discutere la validita' di testimoni con un interesse diretto a incastrare piu' nomi possibili per ottenere ulteriori sconti di pena, che e' il risultato della giustizia ultra-politicizzata degli anni di piombo.

    @essere disgustoso: lasciamo gli straw-man altrove, grazie. In generale, “si conosce distinguendo”.

    La persecuzione giudiziaria vera, negli anni di piombo, e' scritta nero su bianco nelle ridicole leggi speciali, approvate di gran fretta mentre il Paese era in subbuglio, concernenti esclusivamente il diritto penale (i.e. quello tosto), e con meccanismi giudiziari da dittatura sudamericana.

    La persecuzione giudiziaria farlocca (quella contro i vari Craxi, Forlani, Berlusconi etc) e' invece figlia di leggi comuni, approvate molto prima degli avvenimenti contestati, in gran parte appartenenti al “leggero” diritto civile, e che non hanno mai toccato il processo giudiziario di per se'.

    I processi degli anni di piombo non hanno niente a che vedere con il moderno dibattito sulla Giustizia (manipulite, Mondadori, conflitto di interessi etc etc etc), e' semplicemente un altro mondo. Chi paragona la corruzione di David Mills (btw, chi e' stato poi? mah) con gente che corre per strada con gli AK47, o e' malizioso o e' poco intelligente.

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  17. Sono piegata dal ridere! se non ci fosse anche da piangere

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  18. Alessandra ha ragione: i processi non si fanno né in TV né sui blog, per quanto autorevoli essi siano. Inoltre: quando si enunciano teorie in contrasto con accertamenti approfonditi (come quelli svolti durante processi penali in presenza di avvocati difensori), le prove a sostegno delle teorie antagoniste devono essere “pesanti” (suffragate da elementi riscontrabili) per lo meno quanto gli accertamenti che si vogliono contestare. I sillogismi non bastano. Infine: Battisti, come un altro celebre signor B., non si difende nei ma dai processi confidando, come l'altro celebre signor B., su amicizie influenti e complicità ideologiche. Un atteggiamento senz'altro sospetto, in entrambi i casi.

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  19. è davvero istruttivo, c'è gente che avrebbe fucilato dostoievskij qua…

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  20. Leonardo, mi fa davvero piacere che la pensi così su Battisti. Era da un po' che le tue idee non mi sembravano così perfettamente condivisibili. Aggiungo che è in situazioni come questa che viene fuori il vero volto dei dipietristi. Meditate piddini meditate… Consiglio anch'io a tutti la lettura del dossier raccolto dal sito di Carmilla.

    Guido

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  21. Io però non capisco una cosa. Discutere di una sentenza significa “fare i processi su un blog”? E se invece di parlarne qua ne parlavo dal barbiere, rifacevo il processo dal barbiere?

    Inoltre: quando si enunciano teorie in contrasto con accertamenti approfonditi (come quelli svolti durante processi penali in presenza di avvocati difensori), le prove a sostegno delle teorie antagoniste devono essere “pesanti” (suffragate da elementi riscontrabili) per lo meno quanto gli accertamenti che si vogliono contestare.

    Questa è una legge che sta scritta da qualche parte, o ce la siamo appena inventata? Se uno ha dei dubbi, può parlare dei suoi dubbi. C'è libertà di espressione in Italia, e se non c'è io me la prendo lo stesso, tanto ho il server in California.

    Quello che deve produrre 'prove' è il magistrato, e ahimè, tutte queste 'prove pesanti' non le ha, fin qui, esibite. Parere mio. Non particolarmente autorevole: semplicemente mio.

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  22. Fa piacere che si scopra anche in questi ambienti che la Giustizia in Italia fa schifo. Attendo la stessa serietà quando si parlerà del Berlusca, accusato di aver corrotto un testimone (Mills) le cui dichiarazioni sono servite a condannarlo in un altro processo, e per di più lo paga dopo. Vabbè che è ricco, ma proprio per questo è uno che sta attento alla moneta.

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  23. @atlantropa
    il fine può sì giustificare i mezzi, nella logica dello stato, ma una volta raggiunto il fine il mezzo decade. Finita la guerra, insomma, c'è l'armistizio e il nemico non è più tale.
    Oppure i reati di cui è accusato Battisti sono criminalità comune, come dice la Corte Costituzionale brasiliana, ma allora perché le leggi speciali? Insomma, un criminale comune giudicato con leggi sui crimini politici? Non è questa l'ennesima contraddizione?

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  24. Blog sicuremente interessante, ma a questo punto le domande da farsi sono:”Le condanne decise in base a dichiarazioni di pentiti sono valide o no? I pentiti che hanno accusato Battisti possono essere ritenuti sinceri o agivano solo per il proprio tornaconto? Bisogna annullare le condanne orientate da dichiarazioni dei pentiti? E i pentiti di mafia? Se le dichiarazioni dei pentiti non valgono per i terroristi perchè dovrebbero valere per i mafiosi? Hanno forse meno tornaconti personali?

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  25. Io non mi fermerei neanche qui. La giustizia esiste? Esiste la stessa esistenza? E' nato prima l'uovo o la gallina? Su questo Heidegger mi pare evasivo.
    E' fantastico questo riflesso condizionato per cui appena ti metti a dubitare di una sentenza pronunciata da un giudice, diventi uno che mette in dubbio tutta la giustizia italiana. A quel punto addirittura ti fai degli amici, perché se parli male dei giudici allora per forza ce l'hai anche coi seicento giudici di Berlusconi.

    Il caso Mills è concluso: è stato corrotto. Lo ha ammesso, fine. Da chi? Dalla fata turchina.

    “Le condanne decise in base a dichiarazioni di pentiti sono valide o no?”

    Esistono trent'anni di letteratura su questo campo. Un buon inquirente è in grado di stabilire con una buona approssimazione se un pentito è attendibile o no. Nel caso di Battisti le rivelazioni dei pentiti non appaiono in generale molto attendibili, tutto qui.

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  26. Qui la questione è stata posta come: Battisti è stato condannato dai pentiti, i pentiti non sono attendibili, la sentenza non è valida. Considerato che in Italia all'ordine del giorno ci sono dichiarazioni di pentiti, la domanda mi pare valida. Anche perchè gli stessi inquirenti che ci hanno dato una versione rivelata dai pentiti come oro colato per un decennio, oggi smontano la stessa versione sulla base di un altro pentito. Perlomeno fino a quando non spunta un nuovo pentito con nuove versioni. (questo a riguardo della tua affermazione “Un buon inquirente etc….”)
    In sintesi: se la critica ai giudici va all'utilizzo delle dichiarazoni dei pentiti a discapito delle prove, trovo che sia interessante allargare il ragionamento anche all'altro ambito in cui si fa gran uso dei collaboratori di giustizia. Altrimenti accettiamo la sentenza o contestiamola su altri punti, ma non sull'utilizzo di dichiarazioni dei pentiti; in caso contrario, come visto sopra, il discorso va ampliato.
    Nonostante la replica ironica, mi sembrava utile aggiungere nuovi elementi al dibattito, perchè se ci limitiamo ad approvare semplicemnte la linea del blogger non si ha alcuna discussione, cosa che invece credo sia l'obiettivo di chi ha aperto questo sito.
    Per la cronaca: il caso Mills non c'entra niente. I pentiti non sono mai coinvolti e, in ogni caso, lui non ha ammesso, ma ritrattato una precedente dichiarazione di colpevolezza che in Inghilterra è stata defnita inattendibile.

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  27. Leonardo, il tuo post dimostra che un qualunque cittadino animato dalla sana cultura del sospetto e della verifica dei fatti e delle fonti non fa fatica a scoprire che quello che raccontano su Cesare Battisti è cosa ben diversa dalla realtà.
    A chi ti accusa di “fare i processi sul blog” (questa devo averla già sentita…) rispondo con le parole di uno studente di vent'anni che venerdì scorso a Fahrenheit, alla domanda “perché leggere Sciascia?”, ha risposto: perché ci insegna a non prendere per vere verità superficiali.
    girolamo

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  28. @Pietro
    Purtroppo è lo stato italiano a non essere pronto all'armistizio.
    Vedi le condanne nel caso delle “nuove BR”, o addirittura le polemiche sul fatto che gli attori del recentissimo film su prima linea sono troppo belli.
    Gran parte della classe politica et la fronda degli “intellettuali” in quota Repubblica non sono affatto disposti ad ammettere che il cosiddetto “terrorismo rosso” fu un fenomeno con una base sociale larghissima.
    Poi le leggi speciali possono far sempre comodo, e peraltro via referendum il popolo sovrano decise di mantenere in vigore la legge Reale.
    Infine ci sono i parenti delle vittime; non prendiamoci in giro con la storia della riabilitazione sociale, i parenti delle vittime nel 90% dei casi voglion solo vendetta; ed ora come ora a costoro non mancano certo le tribune, vedi Vespa.

    Ciò detto, due domande urbi et orbi.
    1. Sulla base di cosa si dice che le condanne comminate a Battisti sono pencolanti?, avete letto tutti gli incartamenti processuali?, o solo quello che un amico di Battisti ha scritto sul suo sito web?
    2. Sulla base di cosa l'ergastolo alla Lioce va benissimo mentre la condanna di Battisti dovrebbe sollevare l'indignazione generale?

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  29. Vabbè, qui passiamo da una sbandata all'altra.

    1. No, non abbiamo letto tutti gli incartamenti processuali, siamo persone che si tengono un po' informate e si fidano di quello che hanno letto durante gli anni sulla vicenda. Non siamo studiosi degli anni di piombo, non stiamo scrivendo un libro o un film sull'argomento, stiamo solo avanzando un parere, anzi addirittura un dubbio, su un blog che non pretende di avere un'autorevolezza particolare.

    2. Ho mai scritto che l'ergastolo alla Lioce va benissimo? Oddio, a occhio mi sembra che il processo sia stata una cosa più seria, però di questo passo si finisce sempre per parlare dell'universo mondo e non del caso particolare. Io non ho nessuna teoria unificata sui problemi della giustizia italiana: ogni tanto osservo dei dettagli che m'interessano più di altri, non lo so il perché. Qualcun altro, in un altro sito internet, starà parlando del caso della Lioce. E' così che funziona.
    Non pretendo neanche che la condanna di Battisti sollevi l'indignazione generale. Mi basterebbe che il caso Battisti uscissi dal cono di luce accecante per cui il tizio è diventato l'incarnazione degli anni di piombo. Come se non ci fosse giustizia in Italia finché non lo riprendiamo: e intanto ci sono altri assassini di cui nessuno chiede l'estradizione, ed ergastolani che girano in libertà.

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  30. @ CoB: altra cosa agghiacciante apparsa sul Fatto sono le quattro parole di Nando Dalla Chiesa sulla morte del giudice Laudi. Le sue responsabilità (di Laudi, non di NDC) su DUE suicidi in carcere (non uno, come NDC dice sostenendo il falso) sono gravi e comprovate eppure NDC non trova di meglio che vomitare odio contro alcune scritte sui muri.
    Vadano pure a cuccia i furbetti che sperano nel colpo di spugna per Papi, ma la verità è una generazione intera è stata falciata via dai processi som(m)ari dell'Emergenza. E finché non sarà sanata questa ferita ci sarà una parte importante dell'Italia che avrà ragione a non fidarsi della giustizia.

    @atlantropa: la 2 è facilissima. La Lioce ha ammazzato un tipo in treno poco tempo fa e urbi et orbi, su Battisti basta rileggere Leo e Evangelisti…
    NelloF

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  31. Beh, insomma, sollevare dubbi sulla fondatezza dell'azione della magistratatura sulla base del sentito dire non è poi così diverso dal dire che la Juve ruba.

    La seconda domanda – Leo, nessuna delle due era rivolta a te in particolare – è più che altro una curiosità: perchè le sorti di qualcuno stanno sovente più a cuore delle sorti di qualcun'altro?, perchè è più bello?, più intelligente? più fascinoso? Se il discorso fosse davvero svolto in punta di diritto, chessò, incentrandolo sulla costituzionalità delle leggi speciali o sull'affidabilità delle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia, una siffatta anisotropia non dovrebbe sussistere. Vale anche in molti altri casi, beninteso.

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  32. NelloF, ammetto di non aver mai seguito da vicino le vicende delle cosiddette “”nuove BR””; mi risultava che la Lioce si fosse limitata ad assistere ad una sparatoria – e non si trattava certo di un omicidio; infatti l'agente ed il rivoluzionario si sono ammazzati a vicenda – e che non sia colpevole di alcun reato di sangue. Comunque, se mi sbaglio, sostituisci “ergastolo alla Lioce” con “x anni di carcere a D'Elia”.

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  33. @ atlantropa

    Credo che molti qui facciano un altro lavoro, diverso da quello del giornalista o il magistrato, per me almeno è così. Questo per dire che non si può essere informati a fondo su tutto. Per sopperire io cerco di costruirmi una serie di fonti affidabili e che mi costringano il meno possibile a fare verifiche. Quindi se Evangelisti getta ombre sulla vulgata anti-Battisti faccio qualche incrocio in internet, ma non vado a cercarmi gli incartamenti.

    @ Anonimo
    L'articolo di NDC me lo sono perso, anche perché non conosco a fondo la vicenda. Ma è una ragione in più per rompere le scatole alla redazione di FQ come sto facendo per avere una rettifica. Se Castelli mi frega su Battisti, allora può darsi che mi fregherà anche su qualcos'altro e così ci perde la faccia tutto il giornale.

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  34. Ma infatti qui non siamo molto lontano dal bar in cui abbiamo il diritto di sostenere che la Juve ruba, senza aver consultato gli incartamenti del processo a Moggi e Giraudo.

    Questo è il blog di una persona che ha dei dubbi sulla colpevolezza di Cesare Battisti, e li fa presente. Ad altre persone che credo non abbiano studiato gli incartamenti più di me: però magari adesso gli verrà la curiosità.

    Rimane la domanda: perché m'interessa più Cesare Battisti di Pincopallo? Perché è più bello, intelligente, fascinoso? La terza, senz'altro la terza. Sono stato indubbiamente sedotto da quell'aria da maudit, quelle grimace de vieille canaille. E' ingiusto, non bisogna fare così. Ogni volta che si parla – in un blog, dal barbiere, in tv – bisogna riaprire tutti i processi, anche di quelli di gente brutta e antipatica. Oppure prendere per buone tutte le sentenze da Giustiniano in poi. La giustizia è così: prendere o lasciare.

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  35. Ma soprattutto, uno con un nome e un cognome così, vogliamo lasciarlo libero? E non si può, sarebbe un cattivo esempio per le giovani generazioni che hanno ancora delle speranze.

    Minimah

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  36. Leo, per prima cosa ti ringrazio della risposta su Battisti, penso tu sia stato più che semplicemente onesto nello scoprire le tue carte.

    Ciò detto: le distorsioni del diritto, in primo luogo del principio di uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge, in particolare l'idea di poter comminare una pena spropositata in ragione di una aggravante ideologica [i.e. nell'occhio di chi guarda], l'arrivare alla sentenza mediante testimonianze dubbie, prove farraginose e compagnia, la punizione dell'l'irriducibile di turno col carcere duro, sono l'abc di moltissimi processi nei confronti di gruppi ritenuti potenzialmente sovversivi – siano essi le BR o un clan delinquenziale del mezzogiorno.
    Bisognerebbe riflettere sul fatto che lo stato, in alcuni casi, punisce la semplice militanza, il pensarla in un certo modo; e che le idee sono tollerate solo se all'interno di un recinto più o meno sotto controllo; si sta parlando di centinaia di episodi di giustizia sommaria – oltre che di aver resocontato un intero periodo storico della repubblica in maniera caricaturale. In merito a ciò occorrerebbe dire in tutta generalità – e non solo nel caso di chi ci sta (del tutto legittimamente, beninteso, e per il motivo che più si preferisce) a cuore – da che parte si sta.

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  37. …sempre ammesso, Leo, che su Battisti tu mi abbia risposto in modalità non ironica… insomma, se mi hai preso in giro in giro non me ne sono neppure accorto…

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  38. spero di sbagliarmi…
    Noi siamo libertari, perchè Battisti merita l'ergastolo,se le accuse vengono solo da un pentito smentito dai fatti?
    Non ti rendi conto, libertario dei miei stivali, dell'utilizzo uguale e contrario che ne farebbero berluscones e dipietristi? Ascolta un uomo di mondo, mettiamolo in galera e dimentichiamocelo.

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  39. E infine pure Leonardo pisciò clamorosamente di fuori.

    Bella soprattutto il tentativo di proporzione matematica:

    ” se Fioravanti per una novantina di omicidi si è fatto 26 anni, a Battisti con quattro morti e qualche altra rapina quanti mesi avrebbero dato”

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  40. Sembra ormai finito il periodo di libertà di Cesare Battisti. Servono soltanto due cose per vedere il latitante italiano più mediatico occupare una cella nostrana: che il presidente del Brasile, Luiz Ignácio Lula da Silva, rispetti la decisione della massima autorità giudiziaria brasiliana – non senza colpi passionali – e che la pena venga commutata a trenta anni di carcere. Questo perché un paese non può deportare un cittadino per compiere una pena che non esista nel paese in cui si trova il latitante.

    Questione di giorni. Battisti è diventato un ospite incomodo in Brasile e il presidente Lula ha saggi consiglieri.

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  41. Caro Leonardo,

    Non le leggi ma il buon senso ci dicono che più grossa la si spara e più solide devono essere le prove di quanto si va dicendo o suggerendo o insinuando. Poi, ovviamente, ciascuno è libero di gestire il proprio blog come meglio crede: alla maniera di chi conduce Voyager, o Misteri, tanto per citare esempi tratti dal piccolo schermo. Invitando i lettori a dibattere sull'esistenza o meno degli alieni. Se però si sollecitano commenti, sia pure in manierta passiva, bisogna lasciare da parte la suscettibilità e accettare anche quelli meno gratificanti.

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  42. Per la cronaca: ombudsman e albigin sono la setssa persona.

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  43. Non voglio perdermi porta a porta e la maratona di nove giorni sullo spostamento di battisti. Con un nonno irredentista e uno zio cantautore non si può non diventare terroristi.

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  44. Il post dell'anno, del lustro, del decennio, del secolo. Davvero, Leonardo. Riuscire a far ridere parlando di questa tragedia (che è la tragedia della stupida violenta ottusa miopia endemica in questo paese, plurisecolare), beh… solo tu ce la potevi fare.

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  45. Voyager? Lasciar perdere la suscettibilità? Eh?

    Qui secondo me dobbiamo ripartire dai fondamentali.

    Intanto, è chiaro a tutti dove siamo? Questi sono i commenti di un blog. E' il blog di una persona normale che scrive le cose che pensa e i dubbi che ha.

    In questo caso ho dei dubbi su una sentenza di colpevolezza. E mi chiedete le prove. Le prove dei dubbi? Non è così che funziona. Quando si parla di una cosa seria come la colpevolezza di una persona (non filosofumi tipo Dio c'è o no, ecc.) l'onere della prova spetta a chi accusa. Non a chi ha i dubbi.

    Ora io, non un esperto di diritto penale né di anni di piombo; io, sul mio blog personale, compio un atto di fede: mi fido della ricostruzione del caso Battisti che è stata fatta su Carmilla. Magari mi sbaglio, ci possiamo sbagliare tutti. Però è la ricostruzione più accurata che ho mai trovato, chissà, non avrò cercato abbastanza. Non ho mai consultato gli incartamenti, ma forse nemmeno voi.

    In ogni caso. Non ho nemmeno scritto che Battisti è innocente. Ho fatto presente le obiezioni abbastanza sensate che su Carmilla si fanno alle accuse. Peraltro il fatto che tutte e quattro siano un controsenso non significa che una delle quattro non possa essere fondata. Ma così come si presenta, il caso è piuttosto traballante. Mia opinione, espressa su mio sito.

    Se poi mi sbaglio, qualcuno sarà così gentile da mostrarmi una ricostruzione più accurata (magari qualcuno che gli incartamenti li ha studiati per davvero, così diventiamo tutti più informati). La conoscenza, sui blog personali, cresce in questo modo.

    L'ho sparata grossa? Sollevare dubbi è spararla grossa? Voyager? Ho scritto che Torregiani è stato ucciso da un templare che si esercitava col raggio laser su un disco volante? No? E quindi, Albigin, che cazzo dici? Cioè, almeno argomenta. Spiega perché le testimonianze che inchiodano Battisti ai 4 casi sono più affidabili di quelle che le smentiscono, perché sul serio, questo io non l'ho capito.

    Devo mettere da parte la suscettibilità? E perché? E' una regola nuova? Scusa, eh, ma questo non è il blog di un giornale, gestito da qualcuno che è pagato per essere gentile con te. Io faccio un altro mestiere, nel quale sì, debbo mettere da parte la suscettibilità. Ma qui no, questo è il mio passatempo. A volte ci vengo proprio per il gusto di essere un po' suscettibile con degli sconosciuti che non sanno argomentare.

    Voyager.
    Cioè, praticamente è come sventolarmi un fazzoletto rosso nella plaza de toros. Voyager.
    E poi “metti da parte la suscettibilità”. Voyager. Tua sorella, lei sì ha da metter da parte la suscettibilità. Io, se vieni in casa mia e mi dici Voyager, non metto da parte la suscettibilità.

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  46. Ciao, ma se fosse Battisti a tornare e a dire e provare la sua verita'? Sarebbe sconsiderato? Sarebbe anticostituzionale? Non so se ha fatto o non ha fatto quello che dicono abbia fatto, ma una persona coscente di cio' che ha realmente fatto non dovrebbe (o almeno potrebbe) semplicemente dirlo? Va bene anche dal Brasile o da Timbuctu… se rifiuti di collaborare non trovo altra spiegazione se non che tu abbia qualcosa (o troppo) da nascondere…

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  47. la pena inflitta a battisti, come a tanti altri, e' dovuta a “leggi speciali”.
    ma la legge dovrebbe essere uguale per tutti, sempre.
    gia' questo dovrebbe bastare per riflettere sull'intera faccenda.
    sono d'accordo con leonardo. al 1000%
    anche se battisti non e'che mi entusiasmi come romanziere…
    vorrei ricordare che toni negri e' stato l;unico parlamentare a cui il parlamento, che oggi non fa arrestare i collusi con la mafia, non ha concesso l'immunita'.
    (a scanso di equivoci io non lo avrei mai votato)

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  48. Al 48mo post o giù di lì hai la bontà di informare che la tua fonte è Carmilla, il cui slogan è: “letteratura, immaginario e cultura di opposizione”. Dunque, per rifare la storia del perchè e del percome C.B. è finito nei guai hai usato uno strumento che più di parte non si poteva ma ti sei ben guardato dal dirlo. Ecco perchè Voyager: anche lì non è tanto l'enormità di quello che si racconta quanto l'uso spregiudicato (e selettivo nell'escludere quella parte di verità scomoda di cui però si è a conoscenza) delle informazioni a rendere indigesta l'operazione.

    Altro non serve argomentare, quando si fa informazione come su questo blog, per cui è inutile tirarla per le lunghe. Infine: non ho sorelle.

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  49. questo non e' un blog di informazione, ma di opinione e' una cosa diversa.

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