Li abbiamo sospettati, li abbiamo sognati, ci abbiamo scherzato sopra e adesso sappiamo che esistono: i “troll russi” hanno veramente creato dei meme per influenzare la campagna elettorale americana. Alcuni erano così efficaci che sono rimbalzati persino da noi: ricordate la ragazza velata che consulta indifferente il cellulare sullo sfondo del tragico attentato di Westminster? A osservarla bene, la ragazza non sembrava affatto serena o indifferente (qualche giorno dopo avrebbe partecipato, nello stesso luogo, a una manifestazione di solidarietà alle vittime dell’attentato). Aveva l’espressione che potrei avere io sulla scena di un disastro mentre cerco in rubrica il numero dei miei per rassicurarli – impressione confermata dallo stesso fotografo. Eppure per qualche giorno la foto rimbalzò in rete come esempio dell’indifferenza di tutti i musulmani d’Europa e d’Occidente. Ma chi era stato il primo a farla circolare? Un account Twitter apparentemente e fieramente texano, @SouthLoneStar, che aveva twittato di una “donna musulmana che cammina disinvolta vicino a un uomo che muore mentre guarda il suo telefono”. Oggi @SouthLoneStar non esiste più e nel frattempo è stato inserito in una lista di 2700 account che secondo una commissione del Congresso Usa sarebbero stati appositamente aperti a San Pietroburgo per diffondere in Occidente odio e disinformazione.
Come se non ne producessimo già noi in abbondanza.
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