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La morale stretta all’inguine

Il mio molto trascurabile contributo al dibattito sugli shorts.

È probabile che in questi giorni saltellando per l’internet italiana abbiate sentito parlare di shorts, del fatto che tutte le ragazze abbiano il diritto di mettersi gli shorts e nessuno abbia il diritto di molestarle perché portano gli shorts. Questo fondamentale e rinfrescante dibattito, in cui mi tuffo buon ultimo e per il semplice motivo che è luglio e mi piacciono gli schizzi, è partito da un pezzo del Secolo XIX, perfettamente riassumibile nel titolo: Ragazze in shorts, vi siete viste?

Il suo autore, il giovane scrittore Marco Cubeddu, è stato accusato di rappresentare il punto di vista che molto maldestramente attribuisce a una sua “compagna”: non possono lamentarsi se poi le stuprano. Ma tutto il pezzo è scritto con una goffaggine che mi porta a escludere la tesi della provocazione d’artista, roba da Foglio insomma: di solito quando si parte per queste imprese ci si munisce di armi retoriche un po’ più affilate. Cubeddu invece oscilla sul tema con l’aria assonnata di uno che ha scambiato un articolo sul Secolo per il bar sottocasa, ma proprio quello in cui scende a fare colazione, e magari quel giorno ci è sceso in pigiama perché è già tardi e non aveva sentito la sveglia. “La violenza sulle donne”, ci tiene a ricordarcelo, “è disgustosa”. Lo scrive in grassetto, così ci rimane impresso. Ma poi sembra di vederlo davanti al cappuccino, ruminante brioches e riflessioni su tredicenni in shorts mentre ancora si stropiccia gli occhi, si scaccola; e partono virgole a casaccio, errori di sintassi (“Inoltre, anche se impopolare, bisogna dirlo”), e istanti di comicità involontaria che hanno fatto venir voglia di uscire in shorts persino a me. (“Nessuno dei miei amici si fidanzerebbe con una che si veste così“, ah beh allora). Cubeddu, se passi di qui non prendertela, sono sicuro che nella tua breve vita hai già venduto più copie del misero autore di questo blog. Magari rileggiti alla fine, da’ un’occhiata alla punteggiatura; è il minimo che ci si aspetti da un fan di Nabokov.

Il giorno dopo è uscito un altro pezzo, stavolta su Vice: un magazine on line, credo che si possa definire così, che è l’ultimo posto su internet in cui andrei a cercare del moralismo un tanto al chilo. Sul serio, prima che su Vice darei un occhio su youporn, hai visto mai. E invece. Sarà che ormai è un vizio pure il moralismo, in mancanza di meglio.

Anche qui la tesi di Chiara Galeazzi è già tutta nel titolo: NON È COLPA DEGLI SHORTS, MA DEGLI UOMINI CHE LA PENSANO COSÌ. Giusto per mettere subito in chiaro di cosa stiamo parlando: di “colpa”. Più sotto verrà proposta anche il rimedio: il bromuro. No ironia. In realtà è un pezzo interessante – non meno involuto di quello di Cubeddu – in un certo senso lo riequilibra. Tanto è goffo e arruffato Cubeddu, così comodamente adagiato nello stereotipo di maschio italiano al bar (ti immagini le ciglia a mezz’asta mentre la pupilla corre dietro agli shorts della ragazzina), tanto è furiosa la Galeazzi: cosa stai guardando! porco! vergognati! Di quel tipico furore troppo sicuro delle proprie ragioni per riuscire a difenderle davvero. Parlo almeno nel mio caso: se Cubeddu sul Secolo mi aveva convinto a infilarmi gli shorts, Vice è riuscito a rimettermi in pantaloni. Sto persino valutando di uscire con un hijab stasera. Cos’ha combinato la Galeazzi? Nella foga di attribuire “colpe”, è riuscita a rimuovere un fondamentale dettaglio di realtà: gli shorts mostrano le forme. Pensavo fosse pacifico, un dato acquisito (salvo il diritto di chiunque a mostrare le proprie forme) e invece no: per l’autrice gli shorts servono a “stare più fresche” e “muoversi agevolmente senza rischiare che si veda la vagina come succede con la gonna”. Quindi, se uno scrittore osa anche solo suggerire che una tredicenne possa mettersi in shorts per mostrare le proprie forme, per esibirsi (e che ci sia a monte magari una questione culturale), ebbene, è un porco; la “colpa” è sua che “guarda”. “E se basta indossare un capo per “provocare” qualcuno, è un problema di quelli che una volta si risolvevano con il bromuro di potassio”. Gli shorts di una ragazzina ti eccitano? Hai un problema. Devi curarti. Con qualche bel rimedio di “una volta”.

Mi tornano in mente le Femen: donne che si spogliano davanti all’obiettivo e mi gridano: vergognati maschio delle tue pulsioni. Forse è giusto vergognarsi ogni tanto. Ma nemmeno all’oratorio nessuno mi ha mai fatto un discorso tanto moralista. Alla fine le pulsioni fanno parte di me, esattamente come il seno fa parte di te che me lo mostri. Non è che ne vada fiero; il più delle volte preferisco non socializzarle perché non sono quasi mai particolarmente “sociali”; però le ho, e fin tanto che non faccio niente di male a nessuno, perché dovrei reprimerle? Bromuro ai maschi che si eccitano? Non è una proposta altrettanto totalitaria del velo alle donne? Adesso facciamo un esperimento. Citerò un brano della Galeazzi che cita un brano di Cubeddu, e voi mi direte chi dei due sembra più proteso verso il secolo XIX:

[Cubeddu]: Qualche settimana fa ero a Roma, per lavoro. Trascorrevo la pausa pranzo a Villa Borghese, sdraiato su una panchina. Quando, a un certo punto, sono stato travolto da una nube di “quartine” in shorts. Con “quartine”, a Roma, si intendono quelle di quarta ginnasio, cioè quattordicenni. Era appena finita la scuola. E le strade si sono riempite di ragazzine di 2a e 3a media. Non solo in shorts, ma anche in “minishorts” (il jeans arrivava molto più in alto della fine dei glutei). Alcune si toglievano le magliette e restavano in reggiseno. Altre, con le magliette bagnate per i gavettoni, il reggiseno non lo indossavano.

[Galeazzi]: Esercizi di stile di Queneau è un libro bellissimo: nella prima pagina c’è il brevissimo racconto di una situazione banale, che viene riscritta 99 volte, ogni volta con una variante stilistica diversa. In una ipotetica nuova versione di questo libro incentrata sui cambi di personalità dell’autore, il cui racconto breve iniziale è “È estate a Roma, un uomo si siede su una panchina a Villa Borghese, intanto gruppi di studentesse delle medie e delle superiori si recano al parco per giocare a gavettoni,” quella nel paragrafo qui sopra sarebbe la versione “humbertiana”.

Ieri sera avrei giurato che al posto di “humbertiana” ci fosse una parola assai più diretta, di quelle da letterina di avvocato. Vabbe’, auguri. Il brano di Cubeddu ne contiene tutta la goffaggine (la definizione di “quartine” che però nella frase successiva diventano “ragazzine di 2a e 3a media”). Ma rileggetelo: vi sembra “humbertiano”? A me no, non sembra humbertiano, né nel bene né nel male. È una descrizione neutra, senza particolari compiacimenti. Avesse scritto di tenere forme di cerbiatto involte in molli panneggi fradici. Avesse menzionato pelli d’oca o festeggiato lo sbocciare di certi caratteri sessuali secondari raccattando il classico aggettivo all’uopo, “turgido” – no, Cubeddu vola assai più basso  “magliette bagnate per i gavettoni”. Scrive “reggiseno”. Scrive quel che vede. Probabilmente per la Galeazzi questo inclina già verso Humbert che, per chi si fosse messo in contatto da poco, era un insegnante morbosamente attratto dalle studentesse medie. Quindi? Come bisogna fare per scrivere la stessa scena senza sembrare Humbert? Togliamo “magliette bagnate”? Smettiamo di scrivere “reggiseni”? Non lo so, chiedo. Uno scrittore maschio può raccontare una scena del genere senza che gli sia rinfacciata una “colpa”? Le ragazze possono mostrare quello che vogliono; i ragazzi devono coprirsi gli occhi? Sarebbe un progresso?

Alla ricerca di figure archetipiche,
Cubeddu non trova che questa. It’s a long way to Nabokov.

Alla fine credo che sia lo scrittore che l’editor di Vice, da direzioni diverse, siano andati a sbattere contro lo stesso problema: essere moralisti oggi. Non è possibile. Affermare che debbano esistere regole, indicazioni, limitazioni della libertà personale – certo che esistono. Ma parlarne, discuterne, è una pratica autolesionista che scivola subito verso l’autodafé. Suggerire che alcune cose vadano bene e altre no – e forse cavarsi il reggiseno per giocare a gavettoni in un parco pubblico, fammi controllare il codice penale, può anche darsi di no – non si può. Confessare una difficoltà, un dubbio – è giusto che le dodicenni siano già inserite in un dispositivo di seduzione? Cubeddu non ci riesce, non trova le parole, ed è lo scrittore: figùrati gli altri. La Galeazzi prova un’altra opzione: siccome non si può vietare niente, rovesciamo la questione e neghiamo tutto. Non esiste nessun dispositivo di seduzione, gli shorts inguinali sono un indumento pratico; è la gonna che rischia di svelare la vagina. Ma negando ogni moralismo si finisce per non riconoscere il nostro quando ce lo troviamo davanti: e allora ogni maschio che non chiuda gli occhi o assuma bromuro davanti a una battaglia di magliette bagnate diventa un mostro, un errore da correggere.

Poi ovviamente i mostri esistono. Naturalmente la violenza sulle donne è il vero problema. Ma in coscienza non credo che il pezzo di Cubeddu abbia incoraggiato un solo atto di violenza in Italia, o incoraggiato un solo molestatore a provarci con una ragazza in shorts. È vero, ogni giorno in Italia migliaia di maschi non riescono a gestire le proprie pulsioni e molestano donne, ragazze, bambine. E poi ci sono milioni di altri maschi che non lo fanno. Che hanno imparato – in famiglia, a scuola, all’oratorio, in palestra, o magari ci sono arrivati da soli – a controllarsi. Che sanno quand’è giusto distogliere lo sguardo da uno paio di shorts attillati. Di questa quotidiana fatica ogni tanto alcuni maschi si lamentano: non è grave. I cani abbaiano alla luna, da milioni di anni. Come potete notare è ancora lì.

145 pensieri su “La morale stretta all’inguine

  1. Il reverendo è entrato in modalità interrogatorio, Tondelli ti conviene confessare di essere stato sodomizzato da un prete o ti manda il mossad.

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  2. Zanardo
    grazie per l'invito alla terapia. magari una vacanza nella bella terra promessa, hai visto mai trovo la pace eterna!?
    il problema qui non e' lo scambio di opinioni ne' la tolleranza. le tue opinioni sono rispettabilissime fintanto che non diventino volgare imposizione o sfinimento. Tu con la tua ossessione per glie ebrei, la terra santa e la morale cattolica hai un po’ rotto. Qui si parla di altro. Mi vuoi dire che gli ebrei sono bravi, rispettano le donne, non violentano etc… bene. Dimostralo! Dati, statistiche o altro.
    Vuoi attaccare solo Leonardo? Bene libero di farlo. Magari apriti un bel blog tuo. Magari dal titolo “Leonardo martire!”
    Vuoi far cambiare idea o convertire Leonardo? In bocca al lupo.
    Ma soprattutto, vuoi dimostrare che il tuo dio ha gli attributi piu’ maschi degli altri? Be allora siamo in tema di cultura maschilista, avvilente per le donne e razzista.
    Vedi tu…
    Comunque rilassati, fa caldo.

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  3. Zanardo, è dolcissima la scena in cui cerchi di nascondere il giornaletto porno dentro un saggio di Jenkins, però guarda, siamo adulti, non c'è bisogno.

    “magari potresti chiederti come mai nei siti porno non ci sono molti rabbini, ma appunto, cosi' tanti preti e suore”

    LA DOMANDA!

    Mioddio, è veramente difficile, non so.
    Forse perché nel mondo ci sono molti, ma molti, ma molti più preti e suore che rabbini e rabbine?

    E, ovviamente, hanno avuto molte più occasioni per darsi al sadomaso.

    C'è un gap da colmare e confido che anche tu farai la tua parte: la componente masochistica non ti manca, altrimenti non continueresti a venir qui.

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  4. Zanardo, la tua concezione di “Stato ebraico” è assolutamente irrilevante. Son questioni molto complesse che non sai maneggiare. Per di più non conosco nessuno, ebreo o gentile, che condivida le tue opinioni.

    Opinioni peraltro basate una visione distortissima dei fatti, da piccolo volontario della propaganda: secondo te la gestione delle fonti idriche è equa perché l'hai letto su un volantino israeliano.

    Non ho nulla in contrario all'esistenza di uno Stato ebraico, né di uno Stato palestinese, e se ne volessero fare uno solo mi andrebbe bene pure quello. Datti pace.

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  5. (Aru, il blog l'ha già aperto).

    Zanardo, devo spiegarti una cosa: la mia educazione sessuale non è stata particolarmente cattolica. Per via di questa cosa che da noi abbiamo le scuole pubbliche, sai.
    E anche crescendo in parrocchia mi sono soltanto capitate morose non cattoliche. È la vita.

    Sono sicuro che ci sono ambienti parrocchiali che comprimono la sessualità, ma semplicemente non è l'ambiente che mi è capitato. Naturalmente ho avuto la mia parte di frustrazioni e delusioni e due di picche, ma non posso certo dare la colpa di questo ai preti.

    Mi domando invece cosa è successo a te a un certo punto, e perché dai la colpa ai preti di qualsiasi cosa. Forse i preti ti hanno fatto veramente qualcosa di brutto: vuoi parlarne? Di sicuro non sarò io a difendere i preti come categoria.

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  6. Eppure il Likud e' partito di maggioranza in Israele, e Yair Lapid e' un personaggio molto popolare in Israele e nella Diaspora. Non sembrano opinioni proprio marginali e poco diffuse tra gli ebrei.
    Se non hai ancora incontrato nessuno che ti spiega le buone ragioni per la Legge del Ritorno (sai, quella roba che tanto ti fa incazzare, visto la sbroccata sul professorino italiano e il contadino della Galilea) e' molto probabilmente perche' non hai incontrato molti ebrei.
    E io credo di aver spiegato che ci sono ottime ragioni per cui gli ebrei, in genere, ti stanno alla larga. Ma leggero' volentieri commenti di questi lettori ebrei, ammesso che ci siano.

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  7. Guarda, Aru,
    io a Gerusalemme ho casa e residenza. Al momento attuale pago piu' tasse in Israele che in Italia. Quindi, ecco, Israele la conosco un poco. Forse un po' meglio di Leonardo. E; difficile che al mondo ci sia qualcuno che sa qualcosa piu' di lui, ma chissa', potrebbe persino succedere.

    Peraltro in questo thread ho fatto il possibile per separare l'argomento dal resto delle (piu' importanti) argomentazioni. Se scendi piu' sotto c'e' un mio post a proposito di una proposta di legge contro l'esibizione e la degradazione del corpo femminile (e maschile) per ragioni di pubblicita'. Leonardo paciocca con gli IP, ma che quel post venga dal mio stesso IP manco se ne e' accorto.
    E piu' sotto trovi una discussione su MILF, ragazzine e pornografia. Quindi no, non e' vero che Israele entra sempre nei miei discorsi.
    E' piuttosto che se ne parlo, Leonardo preferisce seguire quella divagazione. E' un suo riflesso automatico.

    Il mio punto, ma non solo mio, e' che quello che Leonardo scrive sulla sessualita' (e anche su altre faccende – quelle della divagazione che gli ha preso la mano) e' pesantemente influenzato dalla sua formazione cattolica.

    Non mi interessa fare il confronto con la visione ebraica della sessualita', perche' credo basti una parola: divorzio. Per noi ebrei c'e', per i cattolici va addirittura proibito per chi cattolico non e'. Mi sembra un argomento abbastanza convincente.
    Ma se vuoi posso anche parlarti del numero, davvero alto, di donne cattoliche che si convertono all'ebraismo, e si lasciano alle spalle storie di abusi, di padri violenti (per solito irlandesi) e di mariti che idem. Vivo e lavoro in Inghilterra, c'e' un sacco di storie sugli irlandesi che vanno al mattino a messa e al pomeriggio prendono la moglie a legnate, tanto poi con la confessione passa tutto e il prete ti assolve. Non e' uno stereotipo. Stando alle storie delle persone di cui sopra, e' una triste realta'
    Eppero' di donne che compiono il percorso inverso, da ebraismo a cattolicesimo, proprio non ce ne sono. Per trovarle, devi andare in contesti ed epoche storiche in cui gli ebrei che si convertono al cattolicesimo guadagnano il diritto di vivere fuori dal ghetto (e questo in Italia dura fino a fine 800), oppure quello di continuare a vivere tout court: pochi decenni fa.
    Dove le due religioni sono su un piano paritario, e cioe' dove l'ebraismo non e' perseguitato o marginalizzato, ci sono molte donne cattoliche che cercano di diventare ebree. E nessuna donna ebrea che vuol farsi cattolica. Secondo te, come mai?

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  8. Insomma, Leonardo, nel tuo mondo piccolo non ti sei mai accorto che la concezione cattolica della sessualita' fosse, come dire, un poco repressiva. E poi hai avuto fidanzate.

    Wow, Leonardo ha avuto fidanzate. Chissa' come ci resta male quella lettrice che gli ha detto che non vorrebbe essergli dintorno, ne' lo augura ad alcuna allieva e men che meno a una figlia. Ti sei ricordato di aggiungere gneggnegne?

    Attenzione, che queste fidanzate non erano cattoliche, Eppero' altrove Leonardo spiega che il retroterra cattolico in Italia, sarebbe universale. Sara' che ha avuto delle storie con delle aliene. E quindi il due di picche diventa comprensibile, c'era incompatibilita' culturale.

    Forse (forse, eh) hai le idee un poco confuse. Magari smettere di insultare l'interlocutore e prenderne in considerazione gli argomenti, potrebbe essere un modo di uscirne.

    Davvero, eh.

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  9. Non e' una cosa cosi' difficile. Il libro di Jenkins me lo sono comprato e letto, dal momento che veniva costantemente citato da chi continua ad accusarmi di anti-cattolicesimo.

    Come tutti quelli che usano internet, conosco la pornografia BDSM e da qualche parte trovi anche una mia recensione delle 50 sfumature di grigio, in cui segnalo che la signora IMHO ha fatto dei gran copincolla da siti del genere. Nulla da nascondere.

    Un giorno bisognera' pure capire come mai secondo te il sottoscritto avrebbe cosi' tanta roba da nascondere, e tu invece di prendere in considerazione quel che scrivo, preferisci parlare di quel che vedi ed immagini solo tu. Figurati che delle mie conversazioni con antisemiti italiani di formazione cattolica che fanno viaggi in Palestina e si perdono a Meah Shearim, parlo persino nei miei sermoni. Nulla da nascondere, davvero. E (so che sara' dura da accettare per te) le mie posizioni su Israele sono condivise dalla quasi totalita' degli ebrei.

    Perlomeno di quelli attivi nel mondo ebraico. Magari ci sara' (chesso', tra i tuoi lettori?) qualcuno che dice di avere la mamma ebrea e non condivide quel che scrivo. Ma, ecco, si tratta di ebrei che nel mondo ebraico non sono attivi. Che non investono soldi nella educazione ebraica dei figli, che non mettono tempo e denaro per mandare avanti una comunita' ecc. ecc. Ecco, se levi dal totale degli ebrei il numero di questi, chiamiamoli passivi, ottieni piu' o meno il numero di quelli che su Israele, su alcune faccende proprio basilari, condividono a grandi linee le mie molto banali e diffuse opinioni. Nulla da nascondere, davvero.

    Ah, vorrei informarti che non sta in piedi nemmeno la tua argomentazione sul ruolo (rilevante) del clero cattolico nell'immaginario sadomaso: che ci sono molti preti perche' in real life ci sono molti preti e suore.

    Ci sono anche molti imam, in real life. Eppure il pubblico della pornografia sadomaso preferisce i preti. Ti sei mai chiesto come mai?

    Magari (magari,eh) la concezione cattolica della sessualita' c'entra qualcosa. Oppure -come dicono i lettori di Jenkins- e' perche' quella pornografia e' parte di un attacco alla Chiesa. (oh, lo dicono senza ridere, e che ti devo dire, per me e' ammirevole chi trattiene le risa fino a quel punto)

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  10. Non credo che le tue opinioni siano quelle ufficiali del Likud; non credo che nessuno del Likud si prenderà mai la briga di coprirti quando cominci ad accusare la gente di cose a vanvera.

    La “sbroccata sul professorino italiano e il contadino della Galilea” è una cosa che avrò scritto una volta, una volta sola, da qualche parte, e da allora la tiri fuori continuamente. È evidente che non riesci a risolverla.

    In effetti non c'è nessuna ragione per cui un contadino della Galilea debba avere meno diritti di te. Perlomeno, in un anno non sei riuscito a dirmene uno.

    “gli ebrei, in genere, ti stanno alla larga.”

    Direi che la dice tutta sulla distorsione che pratichi alla realtà.

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  11. Certo che la concezione cattolica della sessualità è un poco repressiva. L'ho scritto anche sopra (ma non leggi).

    Poi mi è capitato di farmi le mie esperienze in altri contesti, è la vita. Se avessi letto con più attenzione questo blog, invece di dare un'occhiata a qualche riga col tasto cerca, il fatto che io abbia avuto una vita sessuale e affettiva abbastanza standard non sarebbe questa gran rivelazione.

    Purtroppo il tuo tentativo di polemizzare con una persona senza leggere quello che scrive non ti porta molto lontano.

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  12. Rabbrividisco al pensiero che nei tuoi sermoni tu discuta di un pezzo su un vecchio blog che non hai mai capito, anche se te lo abbiamo spiegato con pazienza per alcuni mesi (e sei l'unico lettore che non è riuscito ad afferrare la questione del taxi). Incredibili modi di guadagnarsi il pane.

    Anche l'idea che tu visiti siti BDSM, (“come tutti quelli che usano internet”; ma parla per te) mi lascia un po' perplesso. Io non visito siti BDSM, non è il mio genere; sta' a vedere che adesso argomenterai che sono represso perché non mi eccito guardando gente farsi del male.

    (Tu ti ecciti guardando gente farsi del male? Non ti giudico, son solo curioso. La tua rece di 50 sfumature me la linki?)

    Un'altra ragione di perplessità è il tuo arrogarti il diritto di decidere chi è ebreo o no – datti pace, un sacco di gente continuerà a professarsi ebrea anche senza pagare te o qualche tuo amico. Ma finché sostieni di essere tu a stabilire chi è un vero ebreo e chi no, è assolutamente inutile entrare nell'argomento. Per capire quanto sia sbagliato il tuo atteggiamento puoi pescare una traduzione della Bibbia a piacere (purtroppo è difficile trovarne di illustrate).

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  13. Io scrivo: “conosco la pornografia BDSM”.
    Tondelli scrive “visiti siti sadomaso”.
    Io scrivo “per ebrei attivi si intendono …”
    Tondeli “il tuo arrogarti il diritto” [1]
    A proposito di falsificare il pensiero altrui.

    BTW, il tema principale del mio intervento era la concezione cattolica della sessualita' e questa, secondo me poco salutare, sopravvalutazione della verginita', che fa pendant con la proibizione del divorzio.
    Se e quando avrai intenzione di ritornare al tema principale della conversazione, potrai spiegare se, quando hai ricevuto la tua educazione cattolica che tanto repressiva non era, ti hanno mai parlato del divorzio; e in che termini.

    [1] non e' solo mio il criterio in base al quale si stabilisce che uno e' ebreo. E' lo stesso dello Stato di Israele, delle sinagoghe di ogni ordine e insomma delle istituzioni ebraiche. Perche', chi dovrebbe decidere chi e' ebreo o no? E soprattutto, dal momento che Tondelli non e' ebreo, che glie ne frega a lui? A proposito di ossessioni.

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  14. Se vuoi conoscere le posizioni del Likud (e di Yesh Atid, il partito che ho votato) posso consigliarti una risorsa eccezionale. Si chiama Internet. Buona ricerca. Magari riesci a dimostrare (a chi, poi?) che sono posizioni che conosci meglio tu (che non sei ebreo e non voti in Israele) che non io, che sono appunto elettore.

    La tua sbroccata, in effetti, e' divertente. Non si capisce perche' dovrei risolvere io un problema che, evidentemente, hai tu. Certo, i discendenti di chi perde una guerra hanno qualche problema a vivere all'interno di un Paese contro il quale hanno cercato di muovere guerra. Fino a quando, appunto, non firmano una resa.
    Mi sembrano normali dinamiche belliche, che coinvolgono tanto per dire gli italiani di Istria e Dalmazia, i tedeschi dei Sudeti e tutti quelli che hanno combattuto schierati da quella parte, in qualsiasi parte del mondo, Medio Oriente incluso. Non credo proprio che “il contadino della Galilea” abbia meno diritti di me. (questa, in effetti, e' una altra delle tue falsificazioni).

    Credo che se i suoi nonni avessero vinto la guerra, ci sarebbe stato un bagno di sangue ebraico e la pulizia etnica delle popolazioni ebraiche (cosi' succedeva nei Paesi arabi, nello stesso periodo). La guerra la hanno vinta gli ebrei, e la popolazione araba e' invece aumentata. Sara' forse una questione religiosa.

    Ma i tuoi numerosi lettori ebrei cosa dicono? Se non e' vero che ti stanno alla larga, saprai certo identificarne qualcuno.

    BTW, risalendo di qualche post si notava che le tue posizioni in materia di politica mediorientale risentono, in questo come in altri casi, della tua formazione cattolica. E' una cosa che, se non sbaglio, ti hanno fatto notare in diverse persone. Ed e' il centro della faccenda. Perche' non si capisce mica se sei d'accordo su questa affermazione. Il resto e' una deviazione, vedi tu se vuoi continuare a far condurre il discorso da altri.

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  15. Quindi conosci la pornografia BDSM senza visitare i siti? Te li fai raccontare da gente che te li visita? Come hai fatto a sgamare i plagi di 50 sfumature senza aver visitato le fonti?

    Sarebbe come criticare un blog senza averlo lettWAIT.

    A me interessa effettivamente non tantissimo di chi è ebreo e di chi è no; constato semplicemente che esistono ebrei, e molti, che non sono ebrei nel modo che vorresti tu; ma sono ebrei lo stesso, alla faccia bigottona tua.

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  16. Quindi tu pensi di avere più diritti alla terra di Israele di un contadino autoctono perché un esercito, anni fa, ha vinto la guerra.

    Non l'hai combattuta: hai deciso, anni più tardi, di salire sul carro del vincitore. Il contadino non poteva decidere.

    Ok, tutto qua, molto semplice. Non sono tutti in grado di trovare la propria strada da soli nella vita: c'è chi ha bisogno dell'amico potente, del contatto, dell'esercito che ti risolve i problemi. Non ti giudico.

    Anche se mi ci vuole un piccolo sforzo, lo ammetto. E il contadino della Galilea mi è più simpatico, non fosse che non passa il tempo (pagato) a insultarmi su internet attribuendomi reati o frustrazioni sessuali.

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  17. “Quindi tu pensi di avere più diritti alla terra di Israele di un contadino autoctono perché un esercito, anni fa, ha vinto la guerra”.
    Non lo penso io. E' la legislazione dello Stato di Israele. Cosi' funzionano le cose nel mondo reale. Chi perde la guerra non detta le regole.

    “Non l'hai combattuta”
    Nemmeno il contadino la ha combattuta. E nemmeno i discendenti dei profughi istriani hanno combattuto quella guerra. Succede che la storia non inizia quando le persone nascono.

    “hai deciso, anni più tardi, di”
    Di fare alya. E' un mio diritto. Qualche decennio fa l'ONU ha deciso che da quelle parti doveva sorgere uno Stato ebraico, e che gli abitanti ebrea avevano il diritto di scegliersi la legislazione preferita in materia di immigrazione.

    Se ci trovi qualcosa di sbagliato, prenditela con l'ONU. Come all'epoca, tu guarda che strano, fece la Chiesa.

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  18. BTW [bis] il tema principale del mio intervento era la concezione cattolica della sessualita' e questa, secondo me poco salutare, sopravvalutazione della verginita', che fa pendant con la proibizione del divorzio.
    Se e quando avrai intenzione di ritornare al tema principale della conversazione, potrai spiegare se, quando hai ricevuto la tua educazione cattolica che tanto repressiva non era, ti hanno mai parlato del divorzio; e in che termini.

    e, quanto agli argomenti marginali:
    -conosco l'esistenza della pornografia BDSM. Tra conoscere l'esistenza e visitare i siti ci sono (ah ah) cinquanta sfumature che comprendono l'opera omnia di De Sade, un film di Pasolini, varie canzoni di Lou Reed e delle New York Dolls e per chi ha veramente il coraggio di uscire da Modena, persino una passeggiata sul lungomare di Brighton quando e' in corso il Gay Pride.
    -“non sono ebrei nel modo che vorresti tu”[1] E' un poco difficile che tu abbia capito in che modo io “vorrei” che qualcuno fosse ebreo. BTW, questi “molti ebrei” stanno tra i tuoi lettori, tra le tue amicizie, o te li sei inventati? perche', periodicamente, la sbroccosfera propalestinese si inventa un ebreo buono e non sionista, e con un paio di click e' facile scoprire che mentono.
    Ma magari di ebrei ne conosci davvero, e sai per certo che sono in disaccordo con me. Facciamo che ne indichi almeno un minyan? Grazie

    [1] io? Come ti ripeto, sono i criteri dello Stato ebraico. Conosci qualche ebreo che dissente? Posso vedere dove lo abbia scritto?

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  19. Sembra che l'onu ti piaccia a momenti alterni. Credo che l'onu abbia anche riconosciuto uno Stato di Palestina: tu, no.

    La legislazione di uno Stato si può cambiare: in tanti Stati ci sono state discriminazioni razziale religiose, e poi a un certo punto non ci sono più state.

    Anche le guerre, una volta vinte, si possono riperdere. Difficile immaginare che tu ne combatta una: sei un uomo di pace, diciamo.

    E la demografia prenderà il corso che prenderà: magari i tuoi figli sposeranno palestinesi e ti daranno nipotini musulmani, e non ci potrai fare molto.

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  20. Mi dispiace, non ti posso aiutare nella tua ricerca di ebrei da accusare su internet di tradimento.

    Non posso farci nulla se non hanno la minima intenzione di scambiare pareri con te, e se ti evitano. La tua fama ti precede e non ti rende un buon servizio.

    Lo so che insisterai ancora molto perché vuoi assolutamente vedere questi ebrei. Riesco a sentire la saliva che si forma. Mi spiace, dovrai andare a fare l'inquisitore da un'altra parte.

    Non devi spiegare come dove e quando tu abbia maturato conoscenza della pornografia BDSM. Salò di Pasolini entra nella definizione in senso molto lato: varie canzoni di Reed e delle NYDolls parlano di BDSM ma non sono senz'altro pornografia BDSM; immagino che il gay pride di Brigthon sia molto variopinto e spettacolare, ma tendo a escludere che pratichino BDSM all'aperto. Mi sembra che tu stia confondendo la rosa con l'acqua di rosa.

    Di nuovo: non c'è nulla di male a visitare siti BDSM, non si commette nessun reato e ognuno è libero di vivere la sessualità come gli pare; e il tuo pezzo sulle 50 sfumature, lo leggerei volentieri (sul serio, non lo trovo).

    Può darsi che mi abbiano parlato di divorzio in parrocchia, ma non ascoltavo. Ho praticato sesso appena ho potuto ed era ovviamente tutto sesso prematrimoniale. Anche adesso ho una famiglia ma per la Chiesa non esiste. Insomma, non sono in regola coi sacramenti: non sono quello che si dovrebbe definire un cattolico. Mi sembra di avertelo scritto in molti luoghi.

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  21. Non e' chiaro se stai esprimendo dei desideri: in caso, sono alquanto fuori luogo, perche' per il momento la demografia da' ragione al Likud.

    E non e' nemmeno chiaro se trovi che la legislazione israeliana sia razzista. Diciamo che ti piace alludere a questo tema degli ebrei razzisti (o dei media compiacenti con gli estremisti ebrei). Fa parte del repertorio antisemita da sacrestia nel quale vai ad attingere informazioni.

    E, come se non bastasse, non riesci piu' nemmeno a parlare di queste famose dozzine di ebrei (ma magari sono di piu') che sono tuoi lettori e che tu sai per certo dissentono da me.

    Magari anche loro si commuovono per il contadino della Galilea e vorrebbero levare agli ebrei l'unico Stato in cui sono maggioranza, e farli tornare minoranza dispersa (e debole) in giro per il mondo. Alla merce' delle maggioranze. Sono, diciamo, ebrei un po' cattolici.
    A proposito: mi segnali qualche referenza?

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  22. “non ti posso aiutare nella tua ricerca di ebrei”
    facciamo che prendi per buoni i criteri della Legge del Ritorno, oppure hai intenzione di cambiare anche quelli? (a proposito di ossessioni)

    “Può darsi che mi abbiano parlato di divorzio in parrocchia”
    per dire che si tratta di un diritto.

    “non sono quello che si dovrebbe definire un cattolico. “
    Ma hai un pesante retroterra. Credo di averlo gia' detto, e peraltro non sono il solo.

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  23. La demografia farà quel che deve fare, Zanardo, non ho nessun desiderio in merito, a parte quello che tu viva una vita lunga e prosperosa, piena di soddisfazioni e lontana dal trolling compulsivo.

    Non esiste nessun repertorio antisemita da sacrestia, è una tua fantasia un po' bdsm. In sacrestia mediamente ci sono preti grassi che si cambian d'abito.

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  24. “Non esiste nessun repertorio antisemita da sacrestia,”

    Ci sei o ci fai? No, dico, sei davvero convinto che non esista un antisemitismo cattolico? Che la Chiesa non abbia diffuso pregiudizi contro gli ebrei?

    Sara' un terribile shock per te, ma sembra che loro stessi ne siano (finalmente) convinti e che qualcuno abbia cercato di porre rimedio. Tra cui qualche papa.

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  25. Certo che è esistito un antisemitismo cattolico. Ma pensare che da una sacrestia post-conciliare arrivino storie trucide su cattolici sgozzati da ebrei è una tua fantasia: tutta tua.

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  26. Sono semplicemente state sostituite da leggende sui soldati dello Stato ebraico che si comportano come nazisti con i bambini palestinesi.

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  27. Hai notizie di preti che ne parlano in sacrestia o nel locale attiguo?

    Io è da un po' che non frequento, non mi risultano. Capisco che certe sera tu possa avere fantasie su preti orribili che magari ti legano anche e fanno altre cose.

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  28. il problema non è tanto nei disegni di legge, che per carità ben vengano.

    io per esempio credo che uno dei danni peggiori l'abbia fatto Moccia scrivendo un libro (?) in cui veniva considerata la più piatta normalità il trentenne con la diciassettenne, molto più che quel signore imbellettato nella sua villa, per dire.

    che poi, se io fossi stata un uomo di 30 anni (uomo, non ragazzo) mi sarei pure offesa a morte, per quanto imbecilli rappresentava i trentenni.

    p.s. Leo, il blog è tuo, ovvio, ma “don't feed trolls” resta semrpe una valida opzione. 🙂

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  29. Ma ormai Zanardo è un animaletto domestico, l'uccellone esotico che uno si tiene sulla spalla per darsi contegno. Anche se non ha mai imparato a dire molto a parte “antisemita”

    Non vorrei però che passasse inosservato questo suo complesso ragionamento:

    1. Prima si è chiesto perché ci sono più preti che rabbini nei porno sadomaso (anche se lui non li ha mai visti, cioè ha visto Pasolini ascoltando Lou Reed, quasi la stessa cosa).

    2. QUando gli hanno risposto che al mondo ci sono molti più preti che rabbini, lui si è domandato perché nei porno sadomaso (che lui comunque non ha visto) non ci sono almeno altrettanti imam. Dal momento che, come tutti sappiamo, la stragrande maggioranza del porno si gira in Egitto, Giordania, Iraq, Iran, e altri posti similmente musulmani – mentre viceversa è un genere che non attecchisce molto in Europa e Nordamerica.

    E poi c'è il bondage che nasce nel Giappone feudale, e tutti sappiamo quanto è stato importante il cattolicesimo nello sviluppo del Giappone feudale.

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  30. Che vita di merda, Zanardo. Lo dico col cuore, sapendo bene che mi metto in una pessima luce, perché non controbatto nulla nel merito, ma la tua è proprio una vita di merda.

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  31. “BTW [bis] il tema principale del mio intervento era la concezione cattolica della sessualita' e questa, secondo me poco salutare, sopravvalutazione della verginita', che fa pendant con la proibizione del divorzio.”
    Nel mondo reale o nelle chiacchiere dei preti? Perchè nel mondo reale 40 anni fa dei 50 milioni di sedicenti cattolici italiani solo un quarto seguì quello che diceva il papa. E 7 anni dopo tale minoranza si ridusse a solo 10 milioni di voti a favore della “sacralità” (come la chiamano loro) della vita.
    Insomma, alla stragrande maggioranza dei sedicenti cattolici di quello che dice il loro leader spirituale non frega un'emerita cippa.
    Ergo prima di discettare su cosa faccia parte o meno della concezione cattolica della sessualità e dei guasti che provocherebbe, forse sarebbe il caso che ti chiedessi “ma quanti cattolici seguono questa concezione?”. Perchè se la risposta è “nessuno”, allora è un po' difficile sostenere che tale concezione abbia influenza sulle abitudini sessuali dei cattolici. Al massimo puoi dire “Il papa predica di arrivare vergini al matrimonio e di trombare solo per figliare”, ma poi nella puttana della realtà quando il polacco fece la grande riunione dei ggiovani cattolicisti a Tor Vergata, il giorno dopo gli spazzini avevano bisogno delle ruspe per portare via le tonnellate di goldoni lasciati dai ggiovani dopo aver dimosrrato coi fatti la loro coerenza papista.

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  32. “io a Gerusalemme ho casa e residenza.”
    formale, visto che non ci vivi da anni, e non ci hai mai lavorato. Chissà perchè questo piccolo particolare lo ometti sempre.

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  33. evabbè, ma tu sei anche poco furbo. A uno che è ossessionato dalla sua idea paranoica di antisemitismo vai a dare dell'animale, adesso ci mercerà su per altri 10 anni quotando quella frase per darti del nazista…:D

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  34. fatemi capire, Zanardo non vive a Gerulasemme ma ha solo la residenza? vi prego ditemi che non e' vero…

    @ Zanardo
    non ti ho chiesto la glorificazione degli ebrei.
    io vorrei sapere “praticamente” cosa vuoi da noi o Leonardo.
    la conversione?
    mea culpa?
    e guarda che non sono ironico. Sono molto incuriosito da te

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  35. Hai fantasie erotiche su Capucci? Però.

    Mica ne parla in sacrestia, lui si è dato da fare concretamente, direi.

    Insomma per trovare un prete che critichi Israele sei dovuto andare in Siria. Un po' periferico rispetto alle parrocchie italiane, mi pare.

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  36. Il problema non è condannare il porco bavoso che molesta o l'animale che stupra ,e neppure la ragazzina che va in giro con la minigonna giropassera o gli shorts, ma è semmai perché ci va in giro: perché aveva caldo alla vagina (ma chi diavolo usa la parola vagina al di fuori del medico!?) e la gonna la farebbe vedere? Perché è più libera di muoversi e con due centimetri in più di panta si sentirebbe come con un burqa vaginale? No, perché è di moda; ma perché è di moda? Perché è come avere l'ultimo accessorio con su hello kitty (perdonatemi se il riferimento è un po' datato)? No, perché sac he così è osservata, perchè si sente più fica. E' normale che tu voglia sentirti più fica, così come è normale che tu vedendo un bel micione di 200Kg nella gabbia dello zoo ti venga voglia di accarezzarlo. Però se tu apri la porta della gabbia ti ci fiondi dentro e vai a porgere la mano al suddetto micione e questo te la stacca, dopo, che l'hanno soppresso, non puoi però lamentarti se ti danno a te del coglione.

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  37. Che le 12enni siano inserite in un gioco di seduzione coi loro coetanei mi sembra sacrosanto e tutt'altro che inedito, francamente.
    Che non ci si voglia bagnare i vestiti non mi pare poi così riprovevole.
    Che da questo degli adulti debbano sentirsi eccitati probelma loro, ma dovrebbero almeno evitare, proprio perché adulti, di entrare in un gioco che non li riguarda, o che potrebbero meglio giocare con le loro coetanee, se fossero appunto adulti consapevoli e non gente da bunga bunga.
    Che discorsi del tipo “ma vi siete viste” alimentino l'idea di adulti o anche 13enni che non governano né comprendono né desiderio né pulsioni, che questo significa che le donne in shorts sono a disposizione è purtroppo molto reale, dato il complessivo analfabetismo dei galli italici su questi temi.

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  38. CAro Anonimo qui sopra, guarda che la cosa non si limita alle 30-40enni, coinvolge anche le 50enni e in generale tutte e le donne rimaste sole dopo una certa età, che lor estano, mentre gli uomini si risposano (secondo le statistiche sono in maggioranza le donne a chiedere le eparazioni e gli uomini il divorzio, anche se questo dato ovviamente non coglie le coppie di fatto).
    Tra l'altro vien da chiedersi se anche tutte queste 30enni che si accoppiano con 50enni (fenomeno molto frequente) non siano a loro volta una reazione a dei coetanei incapaci di confrontarsi con loro…

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  39. non so se qualcuno lo ha gia detto, io credo che la questione si possa guardare da due punti: 1) il romanzo lolita.
    2)la possibilita' di incontrare persone non del tutto equilibrate

    riguardo al primo punto il discorso e' ampio, dalle pulsioni alla maturita' le possibilita' sono molteplici. per quanto riguarda me a 7 anni guardavo stto le gonne e a 12 desideravo le donne di 25 30 ma anche le coetanee, credo che lo stesso possa avvenire per una ragazza.

    per quanto riguarda il secondo punto, beh non crdo che le ragzze ignorino che il loro corpo possa essere desiderabile, a tutti piace sentirsi belli e guardati, anche a 13 anni. pero' si deve considerare che ci sono persone più deboli che possono fare del male. vestirsi puo essere una difesa. il mondo non è fatto di santi.

    spero di essermi spiegato. un saluto a tutti

    rocco

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