Di solito, quando non trovo niente di originale da aggiungere a quanto di importante e intelligente si dice in giro, io sto zitto – questo non mi impedisce, l’avrete notato, di parlare molto più del necessario. Fin qui non ho avuto niente da aggiungere al caso Cucchi: la mia indignazione si sovrapponeva perfettamente a quella di tanti altri cittadini come me. Stavolta è lievemente diverso perché mi sono accorto – un po’ tardi – che le persone che hanno lasciato morire un ragazzo in un’infermeria, senza essere a norma di legge responsabili della sua morte, sono miei colleghi.

Servitori dello Stato, come si usa dire, e lo sono anch’io. Tra l’altro più o meno lo Stato ci paga uguale. Non ci avevo mai fatto molto caso; poi hanno assolto guardie carcerarie e infermieri e adesso mi sembra davvero veramente strano: lo Stato che non vede nessun crimine nel lasciar morire Stefano Cucchi su una brandina è lo stesso che mi mette in mezzo se un ragazzo si fa male in corridoio.

Io – per chi si è appena sintonizzato – non faccio la guardia, bensì l’insegnante. Sono penalmente responsabile non solo del male che faccio ai ragazzi (evito per quanto possibile anche solo di toccarli), ma anche di quello che si fanno in mia presenza. In realtà sono responsabile anche del male che si fanno in mia assenza, perché non sempre mi trovo a essere dove dovrei. I ragazzi ogni tanto chiedono di uscire per andare in bagno – è un loro diritto – se nel tragitto qualcuno li prende a sberle, e succede, io sono responsabile. Se in bagno trafficano foto col cellulare, ciò mi può essere imputato, in quanto successo mentre io avrei dovuto vigilare (nel bagno?)

Questa cosa è particolarmente interessante, perché onde evitare appunto lo scambio di foto e altri contenuti francamente non didattici, molti istituti proibiscono agli alunni l’uso dei cellulari. Ma non possiamo impedire agli stessi alunni di portare il cellulare a scuola; né perquisirli; se glieli sequestriamo, come a volte avviene, un genitore può denunciarci per furto, come a volte avviene. (Comunque se il progetto renziano di Buona Scuola andrà avanti, tra un po’ tutti gli alunni arriveranno a scuola col tablet comprato dalla famiglia – in pratica lo scambio di foto e contenuti, da proibito, diventerà in qualche modo incentivato. Sarà una rivoluzione abbastanza copernicana).

Poi c’è l’intervallo, durante il quale i ragazzi vanno un po’ dappertutto e l’insegnante a volte persino in bagno, ma anche in questo caso sarà ritenuto responsabile se qualcuno si fa male. C’è quel delicato momento in cui suona l’ultima campana e i ragazzi lasciano le aule – ma gli insegnanti sono ancora responsabili della loro incolumità finché quelli non hanno superato il cancello, e molti non lo lasciano ancora per una mezz’ora; è un bel posto dove prendersi a cinghiate. Anche in questo caso insegnanti o personale non docente potrebbero essere ritenuti responsabile. Al limite il dirigente scolastico. C’è sempre un responsabile a scuola, non c’è proprio modo di evitare che ci sia. A scuola. In caserma, o in carcere, il discorso è evidentemente diverso.

Poi c’è la gita scolastica, durante la quale l’insegnante è responsabile di qualsiasi cosa avvenga a qualsiasi ora del giorno e della notte. Se approfittando della stanchezza dell’insegnante, un ragazzo decide di raggiungere gli amici saltellando su un cornicione; se cadendo riporta lesioni alla spina dorsale, l’insegnante che ha scelto quell’albergo dotato di cornicioni pericolosi (e che mentre i ragazzi vi saltellavano dormiva!) sarà ritenuto responsabile e dovrà corrispondere alla famiglia dell’invalido un adeguato indennizzo. Non è lo scenario peggiore che possa venire in mente a un insegnante pavido in cerca di scuse per non portare classi in gita, è una sentenza della Cassazione. E d’altro canto l’insegnante non è mica un tour operator, è un servitore dello Stato. I genitori gli affidano i ragazzi, e lui ne risponde.

Già.

Poi può capitare agli stessi ragazzi, qualche anno più tardi, di venire a contatto con miei colleghi in divisa blu o nera e magari aspettarsi la stessa animosa sollecitudine. Ecco, qui forse c’è un problema. Non è tanto la violenza dello Stato. Forse basterebbe spiegarlo da subito, che lo Stato è un’entità violenta; che i suoi servitori possono, senza pagarne le conseguenze, picchiarti a sangue e lasciarti morire. Uno poi lo sa e si regola di conseguenza.

Cucchi è morto perché rifiutava cibo e cure. Voleva parlare col suo avvocato. Non poteva uscire nel corridoio o recarsi in bagno; non poteva saltellare da un cornicione. Era immobile, su un lettino di ospedale: preoccuparsi del suo stato non doveva essere cosa al di sopra delle possibilità del personale ospedaliero e delle guardie carcerarie. In qualsiasi altra istituzione, se un cittadino si fa male, c’è un responsabile che paga. Magari è assente, ma è comunque il responsabile. Se durante un’evacuazione in una scuola un ragazzo urta uno spigolo, qualcuno dovrà rispondere di quello spigolo che forse a norma di legge non doveva essere lì. Ma se un cittadino viene trattenuto in caserma, e poi tradotto in carcere, e da lì in ospedale, e durante questa trafila viene occasionalmente malmenato, e poi rifiuta le cure, pare che la responsabilità sia soltanto sua, del suo stile di vita. Nessuno evidentemente è responsabile di quanto succede tra caserma e carcere e ospedale. D’altro canto non è mica la scuola, è il mondo degli adulti.

Non chiederò il frustino per ripristinare l’equilibrio, non saprei come si maneggia e probabilmente farei del male a me per primo. Mi resta uno strano vuoto allo stomaco, la sensazione di essere un omino di burro, un tizio che fa il buono di mestiere, come lo fanno i poliziotti buoni. Tra i servi, quello sciocco e bonaccione che accoglie gli ospiti all’entrata e li consegna con molte premure ai colleghi dei bracci interni. Non è gente meglio pagata di me, né più professionale: la differenza che salta agli occhi è che loro hanno il volto coperto.

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89 risposte

  1. Sei veramente un grande, Leonardo.

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  2. (Meglio non specificare un grande cosa).

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  3. è come dici tu, la mancanza di responsabilità precisa
    la mancanza di sapere chi doveva fare cosa e quindi cosa succederà ai prossimi cucchi? perfino un pacchetto riceve più attenzioni
    naturalmente altra cosa sono le responsabilità penali e le prove servono ad attribuire le responsabilità individualmente, perché lo stato può essere violento e criminale, ma poi per dire te vai in galera per tot tempo ci vogliono proprio le prove, grazie a dio
    quella roba che se non c'è dei colpevoli escono di galera, ma altre volte tanti innocenti ne escono
    per me è quasi più scandaloso se cucchi fosse morto di “disattenzione” invece che per atti deliberatamente criminali
    oddio, di scandaloso ci sarebbe il mancato scandalo per come vengono trattati – se ho ben capito – gli albanesi senza fissa dimora…

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  4. Fanno bene a denunciarvi se sequestrate i cellulari. Siete la casta peggiore di questo paese in mano alle caste. Lavorate 18 ore a settimana guadagnando più di uno iche se ne fa 40 in catena di montaggio e rompete pure il cazzo. Manica di frustrati, contro di voi è sempre troppo poco.
    Se sequestrassi il cellulare a mio figlio ti spezzerei di botte. Con sommo piacere.

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  5. Vai Troll!!! Sei tutti noi!!

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  6. Tu fai l'insegnate. Qualcuno ti ha obbligato con una pistola alla tempia?
    Non credo. Allora di cosa ti lamenti?

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  7. Un grandissimo…. !!! 🙂

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  8. [giusto per dire che il Gabriele delle 22:59 non ero io che ho scritto il commento prima]

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  9. Figurati, non fanno altro che lamentarsi. C'è da capirli, poveracci, sono stati all'università fino e a trent'anni e dopo hanno iniziato a lavorare per ben 18 ore la settimana con stipendi più alti degli operai che fanno gli straordinari. Ma la loro frustrazione nsce dal fatto che sono costantemente derisi dagli studenti, che li vedono per quello che sono, dei poveri falliti.

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  10. Be cruel to your school
    'cause you may never get another
    Be cruel to your school
    In the name of rock and roll
    Be cruel to your school
    Just like a sister or a brother
    Be cruel to your school
    In the name of rock and roll

    Well i don't think i'll make it through another day
    It's eight o'clock and all ain't well
    My brain hurts so much it's startin' to decay
    And i'm livin' in my private hell
    Didn't somebody tell me this would be so great
    Be the best thing i ever had?
    How come they never told me 'bout the word “exaggerate”
    How'd somethin' so good get so bad?
    'cause hey, i gotta know
    Am i slow?
    Where do i go from here?
    Do abc's
    And 123's
    Mean that much to me, that much to me, me, me, me, me, me, me

    Be cruel to your school
    'cause you may never get another
    Be cruel to your school
    In the name of rock and roll
    Be cruel to your school
    Just like a sister or a brother
    Be cruel to your school
    In the name of rock and roll

    Sing it alice
    I see them walkin' 'round like the livin' dead
    Ain't they got nothin' between their ears
    How come they don't seem to hear a single word i say?
    They ain't the only ones who're bored to tears
    Now there must be a better way to educate
    'cause this way ain't workin' like it should
    Can't they just invent a pill or frozen concentrate
    That makes you smarter and taste, mmm, so good
    'cause hey i gotta know
    What i'll have to show
    When i hi-hi-ho it from here
    Will i be in pain
    Or will i have a brain
    Or will i go insane, i've gone insay-ay-ay-ay-ay-ay-ay-ay-ane

    'cause hey i gotta know
    What i'll have to show
    When i hi-hi-ho it from here
    Do abc's and 123's
    Mean that much to me
    That much to me, me, me, me, me, me, me, me, me

    Be cruel to your school
    'cause you may never get another
    Be cruel to your school
    In the name of rock and roll
    Be cruel to your school
    Just like a sister or a brother
    Be cruel to your school
    In the name of rock and roll

    Be cruel to your school
    'cause you may never get another
    Be cruel to your school
    In the name of rock and roll
    Be cruel to your school
    Just like a sister or a brother
    Be cruel to your school
    In the name of rock and roll
    All right

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  11. Certi che mentre facevi il pendolare potevi prenderti un dieci minuti al giorno per imparare a scrivere in italiano.
    Ora però non farti dare ripetizioni da Tondelli o da Claudio VdA, sono ignoranti come capre, come quasi tutti i maestrini.
    A parte che magari un borghesuccio pendolare può continuare a bearsi della propria ignoranza senza farsi troppi problemi, mentre invoca le botte agli operai e giustifica gli sbirri assassini di Cucchi.

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  12. anonimo tu 40 ore in catena di montaggio non le hai fatte in tutta la tua vita.

    quanto ad avere figli, eh, eh, eh.

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  13. Chi è che starebbe giustificando gli assassini di Cucchi, son curioso.

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  14. Uno che ti “spezzerebbe di botte” e non si firma sa veramente di macho, brrr.

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  15. Se avessi un figlio in età scolare te lo affiderei ad occhi chiusi, o meglio, chiederei al/la dirigente che fosse assegnato alla tua classe. Ciao.

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  16. Avatar dissociated press
    dissociated press

    Manica di frustrati, contro di voi
    è sempre troppo paese ne fa 40 in cellulari. Siete la casta piacne a
    denunciarvi se sequestrate i cellulari. Siete la casta peggiore di
    questo paese in mano alle caste. Lavorate 18 ore a settimana
    guadagnando più di uno iche se ne fa 40 in catena di montaggio e
    rompete pure il cazzo. Manica di frustrati, contro di voi è sempre
    troppo poco.

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  17. Avatar dissociated press
    dissociated press

    Fanno bene a 40 in catena con stipendi pistola alla trent'anno gli
    operai che fa 40 in catena mio figlio ti spezzerei di botte. Con sommo
    pia?
    Non credo più alti degli operate. Con sommo piacere.
    Figura di cosa ti all'università fino gli straordinari. Ma la la loro
    bene a denunci, sono stantemente deri fallità fino e a trate i
    cellulari. Siete la casto paese in una pistola altro che se ne fanno
    all'università fino e rompete pure il cazzo. Manica di frustrati,
    contro di cosa ti la alla tempia?
    Non credo. Alla tempia?
    Non credo. Allora di con sommo piacere.
    Settimana con sono stati all'uno ti ha obblio ti spezzere.
    Figurai che fanno alle casta peggiore a denunciarvi settimana con
    stipendi più alti degli operacci, sono statimanate. Quello con sommo
    piacci, sono stola alla te i cellula casta se sequestra di cosa ti
    dagli studentarsi. C'è da che fanno glio ti frustrati, contrompete
    pure il cazione nsce dalti degli operai che se non fanno a mio figli
    studenti, che li hanno figlio ti spezzerei di botte. Contro di vorate
    18 ore la settimana guadagnando più di una pistola alti degli operate
    sequestrate i cellulavorare per ben 18 ore il cazzo. Maniche se ne di
    questo paesegnatto cazzo. Montaggio e rompete pure il cazione nsce dal
    fa 40 in catena di cosa trent'anni e dopo hanno iniziato piacere.
    Figurati, che li voi è sempre troppo poco.
    Sempete purati, non fa 40 in catena di montaggione non fanno
    all'universi il cellulari. Siete la capirli, poveracci, sono ben 18
    ore lare alle capirli, poverate 18 ore a denuniveracci, sono stati,
    che lamentarvi se sono costa peggiora di più di montaggio gli
    straordinate. Questrati, contro di botte. Con sommo che sommo
    piacere

    "Mi piace"

  18. Avatar dissociated press
    dissociated press

    C'è da per a denunci, sono stati uno iche frusradi vedono e rompete
    castrazione dal cazzo di voi è se sequestrate 18 ore la settimano
    alle castudentarsi per benunciarvi se se sequestraordin di cosa di
    ben 18 ore la settimana con catena di ma la loro di voipoco nica di
    figlio ti sità fino e a trent'anno e rompete i all finon fanno ine se
    li uno iche se ne lamentarsi.
    Manica derisi dagli studenti, poveracci, sono iche fanno ti
    lamenunciarvi se nsce dal fanno figlio ti spezzerei di ntaggio e la
    castanno a denunciace dall'universita fino e segli opo ha obbligato
    che sono stati all'unciarvi se segiore di quello che se li uno iche
    settimno iche sità fino e troppo po più di uno bene sono co.
    Tu fail'insegnate cellulari.
    Siete la fino e fanno ine settimana con stiper ben 18 orent'anni
    frustrati, non credo.
    Con Se se ne nsce dalla tempia? Tudenti, che li vedono bene a dendi
    poveracci, sontagli studegli opo poco.
    Manica di frustrati, non credo.
    Crato a lavorare dal fate i cello che a obbli oppo poco.
    Manica di più afino e a trent'anni e dono per quellulariodi più alti
    dina di montaggiore degli operai all'univeracci, sono lamentarsi.
    Lavoraredo.
    Fanno bentimana guadi dagnando più alti degli mioio ti, che a mio
    figlio ti per a denunciarvi spezzerei il cellulari.
    Qualcuno perisi.
    Manica con stiper botte.
    Manica di frustrate i cellulare a mio figlio ti ha obbligato con una
    capirli, poveracciarvi se derisi il cellulare a di frustrati, contro
    ntaggio e lavorarei di che lamentaggio e roppo poco.
    Tu fail'universite rompeggiora di e Non ma la obbligati, e la se ne
    fa 40

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  19. Azz, qui si tratta di trolling evoluto, addirittura il testo impastato col “dissociated press” di Emacs, mica pizza e fichi, anzi michi pica e fizza…

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  20. Complimenti per il pezzo.
    Aggiungo, essendo stato nel ramo (insegnamento in scuole pubbliche) che, volendo (e molti presidi lo volevano) si dovrebbe fare vigilanza anche durante l´intervallo: ad inizio anno si decidevano i turni e ci si piazzava in punti strategici della scuola per controllare che, invece di mangiare la pizzetta, gli scolari si prendessero a cartellate. Farebbe parte della funzione docente, come le responsabilità che hai ben descritto (scusa se uso il “tu”).
    Sulla questione cellulare sarei molto severo, alla faccia dei genitori. Sulla mia intransigenza relativa ad alcuni aspetti disciplinari, posso portare un esempio:, ad ogni inizio anno scolastico mettevo sempre in chiaro che la superficie del banco non era fatta per riprodurre la Cappella Sistina in scala ridotta (infatti nelle mie classi i banchi erano i più puliti).
    Il bello è che le famiglie esigono intransigenza, ma sempre per i figli degli altri.
    Saluti
    Massimo

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  21. Sarai macho te Tondelli. Almeno fino a che non arrivano i persiani di Serse. A quel punto chini il capo e paghi il tributo, che è sempre meglio che passare da fascisti come gli spartani di Miller, no?

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  22. Questa degli Spartani di Serse credo che sarà il tormentone dl prossimo inverno.

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  23. Ti confondi maestrino.

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  24. @Massimo
    Io non riesco a vedere la severità nei confronti del cellulare come qualcosa di negativo, anzi al contrario.
    La nostra società prevede che certe attività si svolgano in determinati luoghi e non in altri: si fa il bagno in piscina, si fuma all'aperto, non si mangia in un laboratorio chimico e non si usano i cellulari in tutti i posti dove non sono compatibili con l'attività che ivi si svolge come ad esempio un teatro, un cimitero durante un funerale o a scuola.

    @Anonimo.
    Se Catone il censore ti disgusta (ho il sospetto che sia l'antispam che fiuta in automatico le tue corbellerie) non ti resta che una cosa da fare onde non dover più sottostare a tale ignobile ricatto.
    Vedrai che una volta che ti sarai liberato dalla terribile oppressione censoria, la nausea svanirà e tu avrai molto più tempo da dedicare alle persone che ti sono care.

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  25. Ma se non un maestrino, almeno papà te l'ha spiegato che su internet c'è anche gente con idee diverse dalle tue, e non ci puoi fare nulla? E che scrivere che li prenderesti a botte, senza nemmeno firmarsi, è più ridicolo che virile?

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  26. Infatti l'antispam ha già agito mentre preparavo la risposta e il commento dell'anonimo è sparito: ottimo, mi piace questo antispam!

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  27. Totò sosteneva che la sua fosse una fame ereditaria, discendendo egli da intere famiglie di affamati.
    E qui siamo di fronte al trollaggio evoluto, che magari discende anche lui da generazioni e generazioni di troll, magari prima di internet erano di quelli che andavano nudi sotto l'impermeabile, chi lo sa.

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  28. Mi puoi dire dove è scritto “li prenderesti a botte”?

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  29. Alle 21:46, appena staccato dall'altoforno immagino: “Se sequestrassi il cellulare a mio figlio ti spezzerei di botte. Con sommo piacere”.

    Tengo molta paura.

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  30. Sei in grado di distinguere una cosa romanzata da una cosa reale?

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  31. Bell'articolo Leonardo !

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  32. La crociata dei maestrini contro i cellulari è il perfetto esempio di quanto la casta degli insegnanti sia arretrata e bigotta. Rassegnatevi, i ragazzi sono troppo intelligenti per farsi educare da dei coglioni come voi. E baloccarsi coi cellulari è molto meglio che ascoltare le stronzate di laureati ingnoranti fancazzisti. Che si credono pure investiti di una missione. Che risate.

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  33. Crociata contro i cellulari?
    Qui si parla di educare la gente ad usare il cellulare in maniera responsabile.

    Siccome però sei un po' duro di comprendonio, ti farò una metaforina facile facile.
    La gente viene educata al fatto che si fa la pipì in appositi luoghi e non dove capita, però quelli come te interpretano tale atto come una crociata contro la vescica.
    Già ti immagino tuonare contro gli stupidi maestrini che ti sfogano la propria frustrazione impedendoti di far pipì in cucina!

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  34. Buuuuh…. ma io non dicevo per davvero….. era solo una cosa romanzata,…. non lo dire alla mamma….

    il troll più sfigato mai visto su internet, e ne ho visti tanti.

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  35. non essere troppo severo con te stesso

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  36. Leonardo, censura pure anche questo. Mi spiace dirti però che ti devi rassegnare al fatto che ci sia gente che la pensa in maniera tendenzialmente opposta alla tua.
    Ora vai a dormire che domani ti aspetta una durissima giornata di lavoro…quante ore hai domani 2 o 3?

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  37. Fin qui non ho censurato nessun “pensiero”. Solo cancellato un po' di capricci, che non rendono onore a chi li fa.

    In questi giorni stai scrivendo molto, ma quasi sempre le stesse cose, e unicamente per disturbare. Continuerò a comportarmi con te in questo modo: è inutile che te la prendi. A me toglie qualche secondo ogni tanto, a te molti minuti: si vede che hai molto tempo a disposizione, beato te.

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  38. Vede Leonardo, lavoravo in una acciaieria, 12 ore al giorno, ora sono in cassa integrazione. Ora le è forse più chiaro perchè ho molto tempo a disposizione?
    Spero che la prossima volta abbia il buongusto di risparmiarsi il “beato te”.

    Provo un po' di fastidio nel ricevere lezioni da chi lavora 3 ore al giorno con la poltroncina al caldo e trova anche il coraggio di lamentarsi se i suoi alunni vanno in bagno. Mi sembra di esprimere il mio parere in modo garbato, se la fa stare meglio, mi censuri pure.

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  39. @anonimo 8.17
    Cassaintegrato, quindi sostanzialmente prendi uno stipendio senza lavorare, e ti lamenti e ti permetti pure di dare lezioni? Guarda sei un privilegiato anche tu, rispetto a chi lavora con contratti atipici senza ferie e malattia pagate, orari assurdi, stipendi ridicoli, eccetera…

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  40. io quelli che passano da 12 ore in acciaieria a… casa all'80% e se ne dolgono, non li ho mai capiti, che sia lettaratura o meno.
    io faccio ogni sforzo per non essere razzista – e qui siamo davanti a una specie animale diversa, proprio.

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  41. Anonimo, hai un concetto di “ore” tutto tuo.
    Non pretendo di conoscere le tue generalità, ma mi sapresti dire qual era l'acciaieria che ti imponeva turni di 12 ore? son proprio curioso.

    Altrimenti continui a essere un fake come il fascistone, l'omofobetto, la bigotta e tutti gli altri simpatici personaggini che ci hanno allietato

    Ti sembrava di esprimerti in modo garbato mentre davi del coglione a tutta una categoria? Chissà quando ti esprimi in modo brusco.

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  42. il bello di tutti questi troll è che si finisce per parlare di tutto meno che del contenuto del post… quindi sembra proprio che scopo dei troll sia proprio e soltanto impedire agli altri di discutere su qualcosa
    peccato
    perché la vicenda che ha portato alla morte di cucchi ha molti aspetti inquietanti, e forse la sentenza di assoluzione (magari giusta da un punto di vista strettamente legale) non è neanche l'aspetto peggiore
    ps dirmi che non so scrivere non mi pare una grande offesa, visto che è vero, mi fa ridere che a dirmelo sia qualcuno che non sa leggere

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  43. Se passi 12 ore in acciaieria prendi lo stipendio regolare. In cassa integrazione lo stato ti paga quando cazzo gli pare e tu passi lunghi periodi senza introiti. Metti il mutuo e un figlio o due e a bruciare i risparmi è un attimo.
    Ergo, sei in malafede o solo stupido che non ci arrivi, che la cassa integrazione non è una festa?

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  44. Gli straordinari si fanno in tutte le fabbriche che hanno la fortuna di avere lavoro. Tu non lo sai perché non hai mai fatto un cazzo in vita tua.
    Mi dici perché non dovete lavorare dalle otto alle cinque come tutti?

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  45. premesso che sono certamente stupido – ma anche un po' in malthusiana malafede – ti voglio raccontare una vecchia barzelletta:

    “un giovanotto legge placido il giornale seduto sull'autobus. accanto a lui, in piedi, una donna evidentemente gravida.
    un signore lo apostrofa: non lo vede che la signora è incinta? non si vergogna?
    e lui: no, perché? mica so' stato io”

    (spiegone, nel caso non fossi l'unico stupido, qui: se hai fatto due figli sperando che te li tirasse su l'acciaieria evidentamente non sono l'unico stupido, qui)

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  46. Ma tutto 'sto codazzo di rompicoglioni (troll mi sembra un eufemismo), è perché hai sequestrato troppi cellulari?
    Sz

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  47. dai, non arrabbiarti, ritiro tutto – anche intimidito dalla tua veemenza.

    hai ragione tu: mettersi nella condizione di rimpiangere l'acciaieria È MEGLIO.
    anzi, azzardo: probabilmente il PSV ha creato l'Uomo con questo esclusivo scopo.
    (ramen)

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  48. Ora mi dispiace darti una notizia, ma “dalle otto alle cinque” non sono, appunto, dodici ore.

    (Tu comunque non hai mai lavorato in un'acciaieria, va da sé).

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