In questo pezzo vorrei approfittare della presentazione dell’ultima Cosa Meravigliosa di Steve Jobs per spiegare perché non sono un Mac.

Cos’è questo boato?

Ma sì, è chiaro che non sono un mac, lo si vede da lontano. Puoi dirlo da come mi vesto, da come cammino – a certe persone l’eleganza semplicemente non calza, puoi vestirli di tutto punto e sembreranno dei pinguini. Io per esempio sono una persona maldestra e apprensiva. Rompo molti oggetti, perché li maneggio male. Ho le dita tozze, riflessi scarsi, e malgrado questo mantengo una certa manualità spavalda, che mi spinge a sperimentare, a spingere le cose al limite, a sfidare quotidianamente il dio dei piccoli incidenti domestici. Poi le cose si rompono, e io ne soffro. Ne soffro molto, con un’intensità che alla mia età è imbarazzante, voglio dire, sono solo… cose. Ma costano, e mi fanno sentire piccoloborghesemente colpevole in misura proporzionale al prezzo. Questo mi tiene istintivamente lontano dai prodotti di gamma medio-alta: io non sono Mac perché se fossi Mac, e mi facessi male, ne soffrirei troppo. Lo so qual è la vostra obiezione.

I Mac non si rompono.

Le batterie non si surriscaldano. I ventilatori non si impregnano di polvere – la polvere nei Mac non ci entra proprio, c’è una specie di karma elettrostatico che glielo proibisce. I Mac non cadono dal tavolino, ma se dovesse succedere probabilmente cadono in piedi, da bravi felini. Il software dei Mac è il migliore dell’universo e non grippa mai.

E questo ci porta al secondo problema. Io non sono un Mac, ma coi Mac ci ho lavorato. E so che non è vero quel che dite, insomma, è un’impostura. I Mac si guastano. Si surriscaldano. Cadono, come tutti i gravi di questo mondo, e spesso dal lato imburrato. Il software si pianta. Per esempio c’è stato un periodo nel 2004 in cui questo blog piantava i Mac, di sasso. Neanche una schermata blu, niente: il vecchio orologino cominciava a girare e continuava in eterno, bisognava staccare la spina (ok, succedeva solo con explorer, e Bill Gates ne era senz’altro più colpevole di Jobs, ma succedeva. I Mac si piantano, è nel novero delle cose possibili). La Apple ha dei centri di assistenza come tutte le aziende di questo mondo, e fanno incazzare i loro utenti come tutte le aziende di questo mondo. Può darsi che si rompano di meno: è il minimo, coi prezzi che fanno. Ma questa storia dell’immortalità dei Mac è pura superstizione. E non mi piace.

Non è che siano tutti così, gli utenti Mac. Ne conosco tanti che sono normalissime persone, magari un po’ più eleganti della media, che comprano prodotti di gamma medio-alta per lo stesso motivo per cui io li scanso, e che quando si guastano se ne lamentano. Però ci sono anche quelli che a un certo punto della conversazione tirano fuori l’argomento: “non dà mai problemi”. Dimmi che sono meno vulnerabili. Dimmi che hanno un customer care migliore (sarebbe una bugia, ma accettabile). Ma non dirmi che i software e gli hardware di Jobs non hanno mai mai mai mai problemi, perché io davanti a dei mac impallati ci ho passato delle ore di vita, e di lavoro, e mi pagavano pure a progetto, maledizione.

Cosa porta gli utenti Mac (non tutti, ma comunque troppi) a santificare i prodotti che comprano, arrivando a negare che possano avere difetti o problemi?
a) Alcuni sono i ricchi. I ricchi certe volte semplicemente non fanno in tempo a rendersi conto. Cambiano laptop ogni diciotto mesi, e quindi non sanno cos’è l’usura. Hanno sempre gadget belli puliti e veloci e credono sia merito della tecnologia di Jobs, e non dei loro fottuti soldi. Però li posso capire, hanno un’esperienza limitata delle cose.
b) Alcuni sono in cattiva fede. Di notte, quando nessuno li vede, bestemmiano i numeri verdi come gli altri poveri mortali. Però ormai al bar si sono fatti conoscere come quelli che Pensano L’Impossibile e altre menate di marketing, e devono reggere il personaggio. Quindi vanno in giro a parlare di quanto siano indistruttibili i mac e di come tutti ce l’abbiano con loro perché sono invidiosi eccetera eccetera. Li posso capire, hanno un personaggio da reggere.
c) Poi ci sono quelli che ci credono davvero. Ecco. Questi sono quelli che mi spaventano sul serio. Io lo so che ogni fideizzazione è un atto di Fede: lo dice la parola. Ma i clienti fideizzati, poniamo, della Mercedes, non arrivano a negare che la loro macchina possa avere avuto anche problemi, per esempio al radiatore. O lo fanno? In tal caso mi spaventa anche la Mercedes.

Io non sono (a), ma mi piacerebbe ogni tanto esserlo. Non sono (b), ma in tante cose ci somiglio. Quello che veramente non voglio essere, quello che non sarò mai, è Mr (c). Io non voglio essere Mac perché la Apple mi spaventa come concetto. Io non sopporto i clienti Mac perché fanno propri gli slogan pubblicitari della loro ditta preferita, una cosa che mi sgomenta: credono alla pubblicità. Io non credo alla pubblicità, da quando avevo cinque anni e mi spiegarono che non è vero che chi non mangia la Golia o è un ladro o una spia. È un punto fermo della mia educazione: gli slogan mentono. Se uno mi dice “Less Is More” non penso “wow, che profonda verità metafisica”, penso “cosa vorrà fottermi questo coniatore di slogan? Uhm, diffidiamo”. Io ho paura quando sento o vedo o leggo tutti i clienti Mac che parlano bene del loro prodotto. È una cosa che mi terrorizza, come l’invasione degli ultracorpi. Tra l’altro è una cosa per niente italiana.

Io sono un italiano maldestro e apprensivo, che trova consolazione nel poter maledire, a qualsiasi ora, tutti i grandi marchi dai quali dipende la sua vita: telecom, vodafone, enel, autostrade, trenitalia, eni, microsoft, samsung, nokia, acer, HP, ministero della pubblica istruzione: non posso vivere senza di loro, ma mi consolo odiandoli con tutto il mio cuore, con tutta la mia anima. Come un abitante dell’inferno di Dante (altro luogo assai italiano), consolo le mie sofferenze prospettando pene ancora più atroci per gli amministratori delegati che per avermi succhiato sangue lacrime ed ore di callcenter mi raggiungeranno presto, precipitando verso luoghi più profondi. Questa è l’unica consolazione del consumatore moderno, secondo me. Invece il cliente Apple è un tale che sembra appena sceso malvolentieri dal Nirvana, dove ha fatto quattro chiacchiere con Shiva, Maometto e la new entry Steve Jobs, per informarci del nuovo celestiale gadget. Il gadget sarà celestiale quanto vuoi, ma fratello, ripigliati. Nessuno s’innamora del suo spacciatore, non è sano. Quelli che ti vendono i prodotti sono i tuoi nemici. Tu hai bisogno di loro, non puoi più vivere senza di loro, ma non importa: sono tuoi nemici lo stesso. Li devi maledire, li devi odiare, devi andare alle presentazioni e urlare maledizione, Steve, è tutto qua? Un tablet senza presa usb, per chi cazzo ci hai preso? Per dei bambini di cinque anni che hanno bisogno della versione Elettronica del Gioco dell’Oca così la tata filippina non accuserà più il colpo della strega cercando i dadi sotto il divano stile impero? Puoi fare meglio di così! Devi fare di meglio! Altrimenti passo a… boh, all’Asus.

Questa è la mentalità PC. Nessuno è PC perché ama Bill Gates o l’orda dei suoi leccaculo. Più di ogni Mac, il PC odia il PC, e se ha deciso di restare PC è proprio per potersi odiare tutti i giorni. Si decide di essere PC perché l’odio per il proprio fornitore di hardware/software è una cosa sostanzialmente sana, una valvola di sfogo, e forse anche un modo per spingere il mercato a fare di meglio. E a volte ha funzionato, perfino con la Microsoft. Di sicuro ha funzionato con la Apple. Voglio dire che il vero patrimonio della Apple non sono i fanboy pronti a comprare e adorare ogni prodotto rivoluzionario a scatola chiusa. Sono gli utenti brontoloni, quelli che piantarono una grana perché il primo Iphone non aveva il copia incolla, e oggi protestano perché la nuova Cosa Meravigliosa non è multitasking. Si impara dalle critiche, non dall’ammirazione.

Io sono PC. Sono scadente e maldestro, ma del resto anche l’universo lo è. È pieno di oggetti imperfetti che si rompono. Molta gente ha bisogno di vedere il Sacro Graal, o il Gadget Perfetto ogni sei mesi, ma io no. Anche se mi regalaste il Graal, mi cadrebbe di mano, lo scheggerei, maledirei i numi. Sono fatto così, ma il punto è che siete fatti così anche voi. Regalatevi pure il nuovo oggettino, ma ricordate: l’universo è graffi, cadute, crash di sistema, bug, surriscaldamenti, entropia, e polvere soprattutto, tantissima polvere. Particelle dei gadget dei nostri antenati.

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119 risposte

  1. pare che Apple non riconosca la garanzia ai fumatori, alcuni laboratori di riparazione non toccano neppure l'hardware invocando il rischio di bio-hazard, pericolo biologico

    l'utente Mac non fuma?

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  2. Sono stato obbligato a passare al Mac pochi anni fa per lavoro, altrimenti non l'avrei fatto. Non credo di appartenere a nessuna categoria, dico semplicemente che i Mac sono meglio del PC, facendo il confronto, ed è una cosa innegabile.

    (comunque mi è capitato che il masterizzatore non funzionasse più per colpa del fumo)

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  3. E' inutile, è uno dei pochi casi di plagio mentale irrecuperabile

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  4. C'è sempre una terza possibilità, comunque. Linux. Alla faccia di Microsoft e Apple.

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  5. Se davvero non ti rendi conto di quanto una macchina sia assolutamente superiore all'altra, mi vengono in mente due sole possibilità.
    La prima è che fai un uso del computer che non ti permette di rendertene conto – del resto, come diceva qualcuno: i nodi vengono al pettine quando c'è il pettine.
    Ed è l'ipotesi migliore; perchè l'altra è questa.

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  6. Ahò, io uso Mac dal '94 e fumo due pacchetti al giorno (e anche il mio iMac) e posso garantire che i centri di assistenza in Olanda riparano anche i computer dei fumatori, perché ci mandai un portatile ben tre volte prima che capissero quello che non andava: il cacchio di logo luminoso sul retro faceva contatto col monitor. E quindi sfato anche il mito che non diano mai problemi, i Mac.

    Però i Mac sono i primi computer che ho maneggiato sul lavoro e mi sono, per così dire, fidelizzato. Lo cambio in media ogni cinque anni. Ho avuto qualche crash, mai un virus, lavorato benissimo e sopportato pazientemente chi mi dice “fatti un PC” e il suo lo manda regolarmente a ripulire dal malware a 30€ a botta.

    E' vero che non sono più i tempi dei configSys o che diavolo era, e che oggi forse “farsi un Mac” equivale a ciò che era “farsi le Adidas” trent'anni fa, per ostentarle davanti a chi portava le Superga (che pure facevano venire la tendinite e alla sera ti facevano puzzare i piedi di cadavere). Oggi i prodotti si assomigliano molto di più e i Mac potrebbero costare meno.

    Certo con iPhone prima e iPad ora, Apple ha messo sul mercato prodotti ancora migliorabili, ma non immaturi per le logiche di mercati ancora nascenti (molti si aspettavano un prodotto che costasse tra i 999 e i 1499 dollari) e che comunque hanno confinato i prodotti già in circolazione nell'angolo delle fetecchie. Ok, iPad per ora non ha USB e multitasking, però già permetterà ai ragazzini di vedere i siti porno direttamente in bagno, e questa è innovazione.
    Poi, come sempre, su Repubblica ribattono entusiasti che già è stato presentato dalla concorrenza un prodotto migliore: solo che guarda caso è ancora in fase di progetto (come quando ad uno strombazzato aggiornamento di OsX chiosano che Bill Gates ha già giurato che fra due anni VistaXtremeProEditionForMen farà molto meglio assai e tra un crash e l'altro vi canterà anche una ninna nanna. E farà magari un'altra puntatina in Italia per oliare il Parlamento perché sbarri la diffusione di Linux nella pubblica amministrazione e che continuino magari a compilare i moduli vuoti da scaricare in Excel, tanto per rendere indispensabile Office anche chi potrebbe vivere senza.

    Forse per questo continuo ad usare i Mac: nella guerra senza quartiere per attingere dal mio portafogli le favole di Steve Jobs mi piacciono di più.

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  7. Detto questo, preciso che l'iPad lo comprerei solo nella versione Meliconi.

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  8. …cioè tu vuoi dire che non è che i mac non funzionino meglio dei pc, ma che non occorre santificarli come fanno certi tuoi conoscenti?

    bè, la domanda è una sola: c&%*o di gente conosci?

    claudio

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  9. il mac va bene per chi non sa gestire un pc e per chi lavora molto con i multimedia, per il resto è un sistema talmente chiuso e limitato che non può definirsi “migliore” di nulla e che non a caso punta sui fanboy. spaventa da sempre anche me l'acriticità diffusissima tra gli user apple.

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  10. Questo commento è stato eliminato dall’autore.

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  11. Il Mac non è un sistema chiuso. Non c'è nulla con cui non possa interagire.

    Il Mac non costa più dei PC… è vero, nel 1999 ho comprato un G4 molto più caro dei PC di allora – circa 3 milioni se non ricordo male – ma 1) non è andato mai in assistenza; 2) funziona tutt'ora, regolarmente acceso tutti i giorni, legge perfettamente qualsiasi blog al mondo, si impalla (cioè: riproduce a scatti) solo con l'ultima versione di Flash, ma in quanti hanno ancora funzionante a pieno titolo un PC del'99?

    Dal '94, anno in cui sono diventato MacUser, ho comprato 4 computer diversi (non uno l'anno) e ho avuto bisogno dell'assistenza due volte solamente, una negli anni '90 e una nel 2005.

    Non ho mai speso cifre favolose eppure il mio hobby principale è la produzione di video in grafica 3D (come dal mio blog si può vedere) per la quale uso il mio ultimo computer, un iMac del 2007.

    Sul posto di lavoro uso un Windows PC e la differenza di qualità ce l'ho sotto gli occhi.

    Eppure non sono un fans e sono convinto che, eticamente parlando, Jobs non batta di troppo Gates (che comunque ha avuto più “culo” nella vita, per la sfortuna di molti di noi!).

    Ammiro molto i post di Leonardo, ma anche a lui, come a tutti del resto – me compreso – può capitar di straparlare di cose che non conosce bene 🙂

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  12. Riposto che ho corretto una cosa.
    Un computer non è un'auto, dal 1980 che li uso, non ne ho mai fatto cadere uno, figurarsi graffiarlo, hai le unghie di una tigre? Quanto a stabilità gli unici sistemi stabili erano i Digital con VMS o similari, i Mac crashavano anche peggio dei DOS/windows, ora non più, ora sono Unix certificati. In quanto alla chiusura, Apple li fa così chiusi che sul Mac ci puoi montare anche una distro Linux e risparmi, e anche un windows Vista e/o windows7 (Vista se hai il gusto dell'horror). Steve Jobs io lo sputazzo ogni volta che mi tocca vederlo, Mai comprato un'Iphone, ma forse adesso che è quasi decente e che Palm è ormai alla frutta potrei ricredermi.

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  13. Lol, la calata dei fanboy non e' tardata…

    Onestamente, il fanboy Apple lo trovo utile: strapagando qualsiasi prodotto, “fa girare l'economia” come diceva Silvio una volta.
    Poi si inventa giustificazioni di vario tipo per autoconvincersi che non ha buttato soldi nel cesso, nooo, effettivamente il prodotto li vale tutti, e' superiore…

    Poi vabbe', riempie di schifezze i filesystem condivisi, ma quelli son problemi altrui.

    Certo, sull'iPhone o l'iPad non installi niente se non ti autorizza Apple (o fai il jailbreakaing, illegale in divesi paesi), ma perche' dovresti? Al massimo in un paio d'anni l'applicazione che ti serve verra' fuori. E intanto boh, ti fai un sudoku.

    Poi lo so, per vendere software per iPhone/iPad devi pagare il pizzo a Steve, ma questo ti garantisce protezione, sai, e' un brutto mondo la' fuori.

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  14. Devo confidarti che una volta ti ho visto passeggiare mentre mangiavi una mela. E la prima cosa che ho pensato è stata: ” Per Dio, gurda un mac che cammina”

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  15. @GiacomoL(ol):
    non sono un fanboy – a parte che vado sui 50 – uso MAcOS da 16 anni perché è migliore di Windows, e perché spendo di meno in hardware (un Mac ha una vita di gran lunga superiore e meno accidentata dell'assemblato economico; se vuoi il PC di qualità paghi altrettanto se non più di un Mac).

    @Leonardo:
    di un post così, francamente, non si sentiva la mancanza, basta andare su Punto Informatico, in qualsiasi post che parla di Apple, per trovare valanghe e valanghe di commenti che battono e ribattono su questi argomenti: tutta fuffa, inutile fuffa; l'unica cosa che conta con i computer e quello che ci fai e con quale computer lo fai meglio.
    Tutto il resto, compresa la pseudosociologia dell'utente Mac o Windoz o linuxaro, è semplicemente aria fritta, che non diverte neanche più tanto.

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  16. bravo! tutte osservazioni logiche e intelligenti!
    complimenti!

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  17. C'è sempre Linux. Che va su PC e su Mac, quindi a te la scelta.

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  18. io uso il computer tipo da vent'anni e passa (dal dos, per dire). negli ultimi 15 il mac in ufficio. se un computer lo usi, lo tiri, fa crash. il mio g5(ora ha tre anni) va a c@#&% e sto insitendo per farmelo cambiare con uno nuovo. lavoro nella grafica e a casa ho un pc. ho sempre avuto un pc perché costa meno.
    sul mac negli anni mi s'è rotto tutto prima o poi: monitor, disco fisso, masterizzatore, ecc.
    l'unica cosa che non ho avuto sono malfunzionamenti da virus (ma se il 95% degli utenti usasse il mac?).
    io ho un lettore mp3 creative da 20 gb da quasi 5 anni… altri che conosco in 5 anni hanno cambiato ipod 3 o 4 volte, sono passati per l'ipod touch e ora sono all'iphone 32 gb, col quale fanno tutto. ovviamente non gli si è mai rotto niente (non fanno sicuramente in tempo a invecchiare), ma in cinque anni io ho speso meno di 200 euro per ascoltare mp3 e un centinaio per telefonare, loro hanno speso migliaia di euro (e alcuni di loro ascoltano della musica imbarazzante)

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  19. Questo post non parla di Mac e PC, forse parla di religione (Umberto Eco una volta definì il Mac cattolico e Windows protestante, anzi calvinista, perché consente la libera interpretazione dei testi ma dà per scontato che la salvezza non è per tutti), ma parla della labilità delle cose, e dell'apparente libertà delle scelte umane. Sostituite al PC il Ministero dell'Istruzione e avrete un post contro la riforma epocale.

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  20. Il mio iPhone non si è rotto.
    Me l'hanno rubato.

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  21. >iPad per ora non ha USB e multitasking, però già >permetterà ai ragazzini di vedere i siti porno >direttamente in bagno, e questa è innovazione.

    Mica tanto… senza il supporto a Flash la maggior parte dei video non si vedono. E cmq credo che sia difficile reggere un iPad con una mano sola. Probabilmente è più pratica la PSP.

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  22. la storia del fumo e dei mac è vera.
    un mio amico ha smesso di fumare per mantenere la garanzia.

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  23. “A certe persone l'eleganza semplicemente non calza, puoi vestirli di tutto punto e sembreranno dei pinguini”.

    Ecco, io non voglio essere quello che interviene nei commenti e dice “installa Linux”, ma tu non mi aiuti.

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  24. Ma come si fa ad identificarsi in un prodotto, un marchio o in un'azienda? Io non sono ne' un PC ne' un Mac, IO sono me stesso! Se proprio devo seguire qualcosa, preferisco la filosofia del software libero di GNU/Linux e della Free Software Foundation. Questo è quello che credo e che cerco di insegnare ai miei figli (anche perché a scuola nemmeno sanno cos'è il “software libero”!!!).

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  25. Io sono PC, sono PD e odio SB.
    In ogni caso credo che me lo mettano lì.

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  26. (con PC intendo personal computer, gli altri si capiscono)

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  27. Mi considero un pragmatico (per la maggior parte del tempo uso Windows perché non ci sono menate di compatibilità, tutto quello che attiene l'università lo faccio sotto Linux perché i compilatori sono incorporati, non ho dovuto inseguire LaTeX in mille cartelle e molti programmi di calcolo sono pensati lì, e se mi dovessi dedicare seriamente alla grafica o alla musica mi prenderei un Mac perché pare che “i programmi seri siano solo per Mac”).

    Detto questo, persi completamente la fede nella superiorità Mac quando una mia cara amica, dopo aver investito i guadagni di una mezza estate di lavoro in un MacBookAir o come si chiama, si trovò dopo un mese con l'hard disk fuso.

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  28. Non è una questione di Fede, se non nel fatto che si crede a una cosa che continuamente si conferma (quando alcuni anni fa il Mac era peggiorato avevo perso la Fede?).
    La filosofia di lavoro Mac è migliore perché cerca di aiutarti mentre il PC cerca di ricattarti; è come lavorare con un amico invece che con uno stronzo. Lavorare Mac ti migliora, perché ti chiede di essere migliore e di fare bene le cose. E, a prescindere da tutti i problemi che una bella macchina informatica può creare, questo mi basta e avanza.

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  29. non e' ancora il mercoledi' delle ceneri!

    f

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  30. Io sono un (utente) Mac, fumo e sono meno elegante della media. Mi trovo meglio con il Mac che con il PC, ma ogni volta che devo fare “taglia e incolla” di un file bestemmio Jobs e tutti i suoi antenati. E la seconda volta che ho acceso il Mac mi si è impallato e ci sono rimasto malissimo, poi sarà successo forse un'altra volta in due anni. Comunque hai ragione, mediamente gli utenti Mac sembrano missionari (io compreso, talvolta).

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  31. Da ex programmatore e tecnico informatico che per anni e anni ha lavorato con Windows ( da Dos a Vista ) tre anni fà mi sono permesso , reduce dall'ennessima incazzatura con una macchina windows e stufo del mio lavoro di passare a Apple , comprando un MacBook .
    Da quando è arrivato a casa è stato subito amore !

    Non sarà nemmeno questa la macchina perfetta , ma :
    * ho formattato 2 volte , solo per praticità nella riorganizzazione da zero dei miei file , e non perché i programmi installati rendevano il computer lento come una lumaca …

    * non si è mai bloccato e lo uso quotidianamente almeno 12 ore al giorno per editing video , photo , audio , internet e office.
    ( a parte quando cerco di superare le sue possibilità facendo rendering di effetti video molto complessi con Adobe Premier ).

    * è facile e intelligente… è pensato perchè anche il mio criceto possa usare tutte le sue funzioni.

    *mai visto un virus e non ho antivirus installati che mi occupano memoria ram.

    Purtroppo rimpiango windows solo per una cosa , la compatibilità con i giochi , anche se ora questi si stanno spostando anche su Mac.

    Think Different ! il mac cambia il modo di pensare il computer.

    Termino la mia esperienza dicendo che non c'è un computer migliore di un altro .
    C'è un computer che è fatto per il nostro modo di vedere il computer e quindi per noi sarà il migliore.
    Per me è stato Mac , tanto che ora utilizzo felicemente anche un iPhone.
    Rispecchia esattamente il mio fare , pensare e gestire le cose , direi che ha il mio carattere , mentre prima utilizzavo un sistema (windows) che assolutamente non sentivo mio.

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  32. Oh grazie leonardo. Il Mac è superiore? Echissenefrega. Vuoi mettere il piacere di costruirsi il proprio PC pezzo dopo pezzo. I Steveboys (versione tech dei Papaboys o dei fan di Alessandra Amoroso) mi hanno sempre ricordato quel personaggio di Verdone, quello precisissimo, questo qua insomma

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  33. Io detesto la filosofia Apple e tutte le menate più o meno bloatware che vi gravitano attorno, ma proprio perchè non sono un “fideizzato” non posso non riconoscere che sono sistemi molto migliori rispetto ai microsoft (dal punto di vista sw) e di quasi tutte le altre marche (dal punto di vista hw).

    Costano (molto) di più ma il feeling che riescono ad instaurare con un utente di livello basso e mediobasso valga abbondantemente la differenza di prezzo.

    Che bello comunque non avere a che fare con nessuno dei due… 🙂

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  34. Sì, tutto vero il post di Leo…

    Però qualcuno mi deve spiegare perchè per avere una ricerca file paragonabile a quella del Mac, in ufficio su Windows XP ho dovuto installare googledesktop.
    Qualcuno mi deve spiegare come mai prima dovevo stare a fissare qual cane che cerca cerca e non trova mai…

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  35. gli uomini liberi usano sistemi opensource

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  36. Mamma mia, Leo, te la sei cercata. Se ogni tanto ti diverti a far incazzare gli atei, oggi hai scelto un bersaglio ancora più permaloso. 😀

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  37. prima erano risc e ci si poteva pure stare di pagare il prezzo doppio per un processore che metteva in fila i dati. Adesso sono intel ed hanno un software non “unix oriented” bensì “unix based”. Quindi il mac è: hardware pc + software unix. Ci sono, inoltre, desktop più fighi (visto che la “fighitudine” pare essere il valore aggiunto) tipo kde o beril o compiz e ci sono applicazioni migliori tipo quelle di android. Soluzione: un qualsiasi pc con qualsiasi distro linux residente. Niente soldi per il sitema operativo, una stabilità impressionante (tant'è vero che mac vi si basa)e, non ultimo, il prezzo: zero.

    ghiGno di tacco

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  38. io ho avuto un portatile apple, e mi ha dato un FRACASSO di problemi! Molti di più rispetto al mio microsoft fisso…

    Detto questo, il mac sarà sempre migliore del microsoft finché quest'ultimo non si doterà di qualche tasto che fa la stessa cosa dell'f11 macchiano(se ricordo bene: quel tasto che manda via tutte le finestre) o dell'f9 (quello che fa vedere tute le finestre)

    saluti..

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  39. Propongo un test: comperate due portatili, uno Mac e uno PC, comperate anche due telefoni, l'iPhone e uno con Windows Mobile. Poi andate in un luogo dove ci sia una connessione Wi-Fi, sballate gli oggetti e cronometrate il tempo che passa da quando li accendete a quando riuscirete a navigare su internet in Wi.Fi. Fatto il test ritornate su questo blog che parliamo un po' di informatica…

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  40. Okok ci sta la mentalità del “sono stupidi oggetti inanimati di cui la società consumista ci ha reso schiavi e l'unica cosa che dovremmo fare è odiarli, loro insieme a chi ce li propina”… Sono perfettamente d'accordo sul principio materialistico
    per cui l'unica cosa che conta è la Reale funzionalità dell'oggetto e sono d'accordo anche sul fascino alla Hugh Grant. Però resta che considerando una statistica importante: soddisfazione del consumatore(non dirmi che anche tu non scartabelli i forum per valutare le considerazioni degli utenti quando vuoi acquistare qualcosa) il Mac ( e non i gadget da segaioli come l'iphone o l'ipad) è TRASVERSALMENTE sotto tutti i punti di vista migliore, soprattutto per il rapporto qualità-prezzo, specialmente oggi!

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  41. @ tj -Ho un vecchio Windows udite udite e 480 mghz che funziona BENISSIMO-nessun problema nemmeno con Flash-E mo' come la mettete con sta' storia dei p.c. che ogni tre x due sono dal tecnico? ah si,gia,IO sono un tecnico e quasi nulla è rimasto delle origini di quel vecchio p.c. in Hrdw e Softw,ma funziona benissimo con XP,e va da Dio-Dopodichè ho un Vaio con Installato Ubunti(gia gia Open Source) e un miniMac,ma che rompe il ..azz ogni tot-Non mi lamento apro e ci metto le mani dentro che lo vogliano o meno m'rrangio da sola,e del fan club by Apple boys non m'è mai frga una cippa

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  42. Su questo post sembri un difensore dei berlusconiani, per punti elenchi il male dei comunisti: “eppperchèvvvoi!” senza neanche un'argomentazione seria.

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  43. @gabrybabelle: il pc è adatto agli smanettatori non c'è dubbio, ma come la mettiamo con gli utenti che vogliono interfacce ergonomiche e non hanno alcuna intenzione di perdere tempo con la “rioluzione dei problemi”, PC= per smanettatori e videogiocatori MAC= per tutti gli altri

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  44. Oddio, mi sembriamo dei pazzi. Leonardo ci ha gettato l'osso e noi ci stiamo sbranando mentre lui se la ride.

    Ma chi se ne frega: mi ci ributto.

    Va bene, Apple ti promette una vita diversa e non sempre mantiene, domani potresti trovare che il gatto ha vomitato sull'iPad o che il tuo sogno di mobilità digitale si è infranto davanti ad un sinistro clang clang all'avvio. Però puoi anche scoprire che non basta un piatto di pasta Barilla per fare una famiglia felice o un tic tac per saltare come la Hunziker. E' pubblicità, maledizione, ormai dovremmo esserne consapevoli.

    Poi però ci sono le esperienze personali: c'è chi sa cucinare da Dio e chi zompa anche mangiando porchetta, e chi si trova bene con un Mac senza sentirsi investito di una missione ma anche con la certezza di non doversi giustificare.

    Tornando all'iPad, credo che sia un prodotto valido: non c'è più bisogno di un mammozzone da tavolo o di un asfittico netbook per navigare su Internet, fare di conto, organizzare foto digitali e tutto quell'utilizzo medio per cui ormai non dovrebbe servire un computer. Insomma, non c'è bisogno di prendere il SUV per fare la spesa sotto casa, basta un buon paio di scarpe che ti permettono di muoverti agilmente.
    Certo i primi tempi sarà l'oggetto cult dei fighetti e sarà tremendamente snob lasciare un iPad in bella vista sul divano, ma è indubbio che Apple in questi anni sta forzando sull'innovazione stimolando anche una concorrenza fatta di produttori a volte sonnacchiosi sulle proprie posizioni. E ha dimostrato la capacità di inserire i nuovi prodotti in un ambiente che razionalizza l'anarchia dei vecchi shogun dei media spaventati dai cambiamenti tecnologici e permette loro di continuare a fare quattrini in un mondo che non capiscono più.

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  45. Grazie a tutti, prima non capivo che cosa fosse un prodotto di culto (o il culto di un prodotto), adesso l'ho capito.

    Saluti da uno che per convinzione e professione considera qualunque calcolatore più piccolo di uno z/Server (si legge Mainframe IBM :-)) con z/OS poco più di un giocattolo.

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  46. A me piace l'estetica dei Mac,e ne ho uno a casa, ma al lavoro uso un PC: i problemi ce l'ho con entrambi ma è quasi sempre colpa mia! Vado per i 60 e sono pure di sesso femminile: non c'è una categoria a parte?

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  47. Ecco, un altro problema coi macchisti è che nel 2010 avevano ancora difficoltà a portarsi i porno in bagno. Poi finalmente Jobs gli ha dato una mano… No, sul serio, la prossima volta vi mette un pentolino sul microprocessore e vi scopre l'acqua calda in diretta.

    Ma vanno bene tutti gli argomenti. Tranne quello che arriva e scrive Think different. Allora, no. Dopo i 15 anni è fatto divieto di usare uno slogan pubblicitario in una discussione. Proprio nell'istante in cui mi chiedi di “pensare diverso” usi meccanicamente uno slogan che vuol dire tutto e nulla, fai la figura del boot aziendale.

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  48. Ehi tu!
    Tu che il mac e il pc tanto è uguale, che ahitè t'eri fatto abbindolare dai luccichini d'una pubblicità menzognera, però ora hai capito ch'è tutto un trucco, che hai pagato solo un pretenzioso design posmoderno e intanto il touchpad ci aveva pure un tasto in meno.
    Tu che vuoi tornare al più presto ad essere – come Leonardo – disordinato ma onesto, imperfetto ma vero…
    …se vuoi organizziamo uno scambio alla pari.(*)

    (*) fino ad esaurimento scorte.

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  49. Questo commento è stato eliminato dall’autore.

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  50. A me il Mac sembra meglio e li preferisco ai Pc. Si tratta del mio punto di vista, non cerco di convincere nessuno, anche perché non m'interessa. Da 8 anni ho l'irrinunciabile vantaggio, dopo decadi in cui ho fatto da assistenza gratuita a chiunque avesse un problema con Windows in quanto considerato “quello-che-è-esperto-di-computer”, di rispondere: “mi spiace, ho un mac, non so più come si sistemano gli errori di sistema/gli antivirus/i crash ecc ecc che ci sono su Windows, posso aiutarti con quelli del Mac”.

    Quando capita di avere di fronte un utente mac al tizio consegno tre/quattro dritte, un paio di link e anche se si tratta di un cerebroleso non mi chiederà MAI PIU' di sistemargli il computer.

    Sarà un caso? Può essere, non mi interessa, mi accontento del risultato 😉

    Questo post mette Leonardo sullo stesso (identico) piano di quelli che con un mucchio di leggende metropolitane alimentate dall'orrida fidelizzazione al marchio cercano di evangelizzare gli utenti Pc narrando le gesta degli immortali Mac.

    Non ci fanno una bella figura né gli uni (i mac-integralist) né gli altri (Leonardo, nel caso specifico).

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