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Lo spaziotempo in aramaico

Era un piccoletto. Aveva una fronte ampia e un occhio furbo, e monete troppo lisce nella sacca. Era insomma una spia dei Romani, e non si dava nemmeno troppa pena di negarlo.
Quanto a me, ne avevo avuto abbastanza di queste stronzate. Con quel po’ di argento messo da parte avevo aperto un’attività ad Arimatea, giusto un banchetto. Prestavo a un buon tasso, accettavo pegni, ma non raccoglievo imposte. Troppo rischioso. Non volevo dare nell’occhio e fino a quel momento credevo di esserci riuscito. Ma il piccoletto aveva un accento strano e nell’occhio la luce di chi ha trovato il suo uomo.
“Sei ebreo?”
Si finse sorpreso prima di rispondermi. “Se sono qui…”
“Non vuol dire niente. Io presto anche ai gentili”.

(Questo pezzo è il seguito di Gesù è il mio crononauta e partecipa alla Grande Gara degli Spunti! Se vuoi provare a capirci qualcosa, leggi qui. Puoi anche controllare il tabellone).

“E allora perché me lo chiedi?”
“Hai un accento curioso. Da dove vieni?”
“Dalla Cilicia”.
“E fin qui sei arrivato, prima di trovare qualcuno disposto a prestarti denaro?”
Affettò un sorriso. “Non cerco esattamente denaro”.
“Allora sei nel posto sbagliato”.
“Ne ho più di quanto me ne serva”.
“Buon per te, ma sei nel posto sbagliato”.
“Cerco una persona”.
“Sei nel posto sbagliato”.
“Giuda, si chiama”.
“Buona fortuna, siamo in Giudea”.
“Iscariota”.

D’istinto lo avrei preso per il collo e appeso al muro, intimandogli di non ripetere mai più quel nome. Ma se era una spia dei Romani torcergli un capello mi sarebbe costato molto più caro di quanto potessi sostenere in quel momento. Così rimasi a sentire la mia lingua che diceva:

“Quell’uomo è morto impiccato”.
“Così dicono”.
“Io peraltro non lo conoscevo”.
“Certo”.
“Fu qualche anno fa, la sera in cui Romani crocifissero…”
“Quel tipo di Nazareth”.
“Certo che in Cilicia ne sapete di cose”.
“Ci teniamo informati. Per esempio, so che il corpo non è mai stato trovato”.
“Trafugato dalla tomba, dicono. Ma i suoi discepoli vanno dicendo in giro che è risuscitato dai morti e…”
“Non mi riferivo al nazareno”.
“Ah no?”
“Ma all’Iscariota. Secondo alcuni non si è impiccato affatto”.
“Ah sì?”
“Secondo alcuni coi soldi del sinedrio ha messo su un banchetto da usuraio ad Arimatea”.
“Dunque i Romani sanno questo”.
“I Romani sanno tutto”.
“E allora che altro vogliono da me? Io sto filando dritto”.
“C’è qualcosa che non torna. Tu hai fatto tradito il tuo amico, per una certa somma in argento”.
“Non era mio amico”.
“Il sinedrio dice di non averti pagato”.
“E voi gli credete? Avranno usato fondi in nero…”
“Dicono che i soldi te li avrebbe dati lo stesso Gesù”.
“Ne ho abbastanza di queste stronzate”.
“Ti ha davvero pagato perché tu lo tradissi?”
“Non posso spiegarti”.
“Credo che dovresti sforzarti”.
“E certo, spiegare lo spaziotempo in aramaico a un tizio del primo secolo dopo Cristo, che ci vuole”.
“Cos’è il primo secolo dopo Cristo?”
“Partiamo bene”.

Se volete continuare a dare speranza a questa idea poco originale che mi era venuta e che avrebbe dovuto perdere facile contro David Bowie venuto dal futuro, dovete mettere Mi piace su facebook, o esprimervi nei commenti. 

28 pensieri su “Lo spaziotempo in aramaico

  1. Visto che se la gioca contro Capodanno, che non mi prende neanche di striscio, voto Gesù (effettivamente poco originale) prima ancora di leggere l'altro approfondimento.
    Magari se avessimo potuto leggere qualcosa di più su Bowie le cose sarebbero andate diversamente.

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  2. Questi sarebbero tipo gli incipit, giusto?
    Oddio che belli li voto tutti e due *_____*
    (altro che Grosse Koalition se fosse per me…)
    Anche se questo sa/ricorda un po' IL BUON GESù E IL CATTIVO CRISTO di Pullman

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